Saronno si ferma per l’addio a Alessandro Bisi: cerimonia in chiesa, benedizione in piazza Libertà

SARONNO – Già un’ora prima dell’orario fissato per il funerale i saronnesi hanno iniziato ad arrivare in Prepositurale per riuscire ad essere presenti all’ultimo saluto ad Alessandro Bisi il 21enne morto sul monte Legnone dove si era recato per un’esclusione nella giornata di lunedì 3 gennaio.
In chiesa per il rito funebre presenti tutte le autorità comunali: il sindaco Augusto Airoldi con il presidente del consiglio comunale, Pierluigi Gilli. Gli assessori Franco Casali, Gabriele Musarò, Alessandro Merlotti; e tra gli altri i consiglieri comunali Simone Galli, Francesco Licata e Mattia Cattaneo.
Sull’altare molti sacerdoti di Saronno, dal prevosto monsignor Claudio Galimberti all’ex prevosto monsignor Angelo Centemeri e monsignor Armando Cattaneo, don Alberto Corti della parrocchia della Sacra famiglia del Prealpi (dove abita Alessandro con la famiglia), e don Federico Bareggi, il don degli oratori saronnesi.
Sulla bara, di legno chiaro la promessa (cordino simbolo degli scout)
Ai piedi della bara degli scarponcini da montagna.
Il rito funebre si è aperto con la canzone “Su ali d’aquila” davanti ad una chiesa gremita – nel rispetto delle norme anti-covid – da 300 persone.
Dopo la lettura del vangelo da parte del diacono Massimo Tallarini, l’omelia di don Federico Bareggi, che era stato insegnante di Alessandro Bisi al liceo scientifico “Gb Grassi”: “Siamo sbalorditi, sotto shock, colpiti e feriti da questo evento tragico. Forse non siamo ancora riusciti a renderci conto di quel che è successo”.
“Per raccontare Alessandro, partirei dalla foto che è stata messa sul corpo del caro Alessandro, che lo vede di spalle, dall’alto, sulla montagna, si vede tutto il panorama attorno. Ci racconta chi era, cosa è stato in mezzo a noi Alessandro; una foto che ci riempie di luce e di cielo e ci racconta di questo deciderio di cose belle, di cose grandi e infinite. Ci vengono in mente tanti gesti carini, tanto affetto, tante cose belle e buone. ll suo entusiasmo era travolgente, la sua laboriosità pratica, una persona piacevole che ti faceva sentire tanto la stima. In Alessandro c’era questo desiderio del cielo, di cose grandi”.
E pensiero poi all’incidente: “E’ scivolato camminando sulla montagna: ho provato a immaginare quell’istante, chiedendo quanto è preziosa la vita, quanto è facile cha accada qualcosa. Mi sono chiesto se ha avuto tempo di pensare a qualcosa, penso abbia pensato alla sua famiglia. Credo abbia avuto la sensazione essere risucchiato, come attirato nel cuore delle montagne che amava cosi tanto. Ho anche ripensato alle ore di angoscia quando in tanti si sono impegnati nelle ricerche di Alessandro”
Don Bareggi ha ricordato anche l’attività di Alessandro con gli scout e la sua passione con le biciclette, “siamo qui ad augurargli buona strada”.
Al termine del rito il toccante ricordo da parte di parenti ed amici. Ad inziare dai genitori, Daniela e Francesco: “Venticinque anni fa in questa chiesa si è concretizzato il desiderio di vivere la nostra vita insieme, ed il Signore ci ha riempiti di doni, soprattutto i nostri figli. Ma i figli che si sono stati donati non possono essere trattenuti, cosi ora dobbiamo lasciare andare avanti Ale, anche se è dura. Auguriamo ai nostri figli ed a tutti i figli di comprendere sempre meglio quale è il disegno che il Signore ha su tutti loro. In questo Alessandro è stato maestro a buttare il cappello oltre la siepe e ad andarlo a recuperare. Buona strada”.
Anche dagli scout il ricordo sull’altare: “Ale, le parole mancano per esprimere quell che sta succedendo, immaginando il nostro fututo tu eri sempre al nostro fianco, l’idea di crescere e diventare grandi senza di te ci distrugge. Orbitavamo attorno a te, inevitabilmente attratti attorno a te. Lasciavi sempre il segno per l’altruismo, volevi mettere a posto tutto. Amico, sei insostituibile, ci sembra assurdo dire che hai vissuto la tua vita a 21 anni, ma quello che hai vissuto l’hai vissuto pieno, felice, vedendo la vetta più alta, senza mai lasciare indietro nessuno. Hai lasciato un segno nelle nostre vite che non abbiamo intenzione di dimenticare”. E ancora: “Ci hai insegnato molto. Portando, anche concretamente, lo zaino degli altri. Hai sempre avuto fame di esperienze: ti porteremo sempre dentro di noi”.
Mentre i fratelli hanno ricordato “il caldo abbraccio della comunità che hai contribuito a ricostruire”.
In funerale si è concluso con la benedizione del feretro all’esterno della chiesa, in un piazza Libertà davvero piena di gente accorse per portare l’ultimo saluto ad Alessandro.
LA SCOMPARSA DI ALESSANDRO
Il dramma per la famiglia è iniziato nella giornata di martedì quando Alessandro 21enne amante della montagna con la passione per le due ruote che era diventata anche il suo lavoro, non aveva dato notizie di sè. Avrebbe dovuto rientrare dopo aver dormito fuori ma il suo silenzio ha preoccupato i genitori che hanno dato l’allarme. Il soccorso alpino, i vigili del fuoco e tanti volontari si sono subito mobilitati per le ricerche rese difficili dal maltempo. Dopo poco meno di 24 ore il corpo senza vita del ragazzo è stato trovato. Era stato vittima di una caduta di 200 metri.
Grandissimo il cordoglio in città dove Alessandro era conosciuto non solo per la sua grande energia ed entusiamo ma anche per l’impegno con gli scout, a casa di Marta e in tanti progetti come quello che l’aveva portato in Nepal nel 2019.
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Commenti
Cari Genitori e fratelli di Alessandro un abbraccio fortissimo,ora il vostro Amato è nel Signore nella sua Luce quando penserete a Lui uno “sguardo verso il Cielo”e lo troverete sempre emiliana e claudio Zucchelli
Ciao Francesco e Daniele sono miriam siete stati i miei capi scout, ho appreso la triste notizia tramite le notizia web ,sono veramente addolorata della vostra perdita, sono genitore anch’io di un ragazzo di 20 anni ,che Dio vi dia la forza di sopportare questo dolore …sentite condoglianze …spero che questo messaggio vi arrivi ….miriam lavazza
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Messaggio arrivato, cara Miriam!
Grazie di cuore a te e a tutte le altre persone che ci sono vicine.
Il Signore trasformi questa vicenda dolorosissima in una sorgente di bene e faccia crescere la nostra fede in Lui, che cammina con noi sulla meravigliosa strada della vita.