Pnrr: “Bene i 5 milioni e la rigenerazione diffusa ma si riuscirà a concretizzare rispettando i tempi?”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Azione in merito al Pnrr.
Come noto, nell’ambito del Pnrr, Saronno potrà beneficiare di rilevanti finanziamenti a fondo perduto per progetti destinati alla rigenerazione urbana: 5 milioni di euro per gli anni 2022-2026.
Innanzitutto, intendiamo sottolineare quanto sia importante avere governi a livello nazionale e internazionale capaci di azioni lungimiranti e pragmatiche, come nel caso di NextGenerationEU. L’ingente piano di aiuti dell’UE, di cui anche Saronno potrà beneficiare, ci rende orgogliosi di essere europei.
Inoltre, ci congratuliamo con il Comune per la sottomissione della richiesta e l’ottenimento dei fondi. Condividiamo in particolare la decisione annunciata di investire soprattutto in strutture e iniziative – in senso lato – educative (scuola, sport, cultura): una reale ripartenza sarà possibile solo investendo nel futuro della città.
In merito a quanto fin qui dichiarato dalla Giunta, offriamo di seguito alcune riflessioni e considerazioni.
Per prima cosa, notiamo che, mentre gli altri Comuni del Varesotto hanno richiesto e ottenuto fondi per progetti molto specifici, il Comune di Saronno invece ha annunciato un ambizioso progetto di rigenerazione diffusa. L’approccio ci sembra interessante, ma anche molto rischioso. Dalle prime dichiarazioni degli assessori competenti, infatti, si evince un livello ancora elevato di astrattezza e un elenco di numerose aree che difficilmente potrebbero essere tutte “rigenerate” con le sole cifre a disposizione. L’approccio olistico è apprezzabile, ma solo a patto che non si traduca in una serie di annunci confusi e di dubbia realizzabilità. Rimaniamo quindi in attesa di un piano dettagliato per poter analizzare e, se possibile, contribuire con proposte.
In aggiunta, speriamo che non si renda necessario “rimediare” con i fondi del Pnrr ad errori passati, per esempio per rifinanziare parte della nuova scuola Rodari o per risanare ulteriori buchi nel bilancio del teatro. Speriamo che quando l’assessore Ciceroni parla di “riqualificazione” del teatro abbia in mente un serio progetto strutturale e non l’ennesimo versamento riparatore.
Infine, esprimiamo preoccupazione in merito alla gestione dei tempi e dei processi decisionali. Riuscirà la maggioranza a mettere da parte tutti i motivi di disaccordo in un momento così delicato? Riuscirà a concentrarsi in modo costruttivo sui lavori, facendo sì che siano tutti assegnati e conclusi entro le scadenze prefissate? Il termine per l’affidamento dei lavori è il 30 settembre 2023. Entro il 31 marzo 2024 i Comuni beneficiari dovranno aver realizzato almeno il 30% delle opere, pena la revoca totale del contributo assegnato. Il termine finale per il completamento e la certificazione dei lavori è il 31 marzo 2026.
Speriamo che la progettazione sia questa volta misurata alle capacità gestionali del Comune e della Giunta e che si riesca a garantire il rispetto delle scadenze, in modo da non sprecare nulla di questo importante finanziamento.
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Commenti
cercate di perdere anche questi fondi !!!!!
Buon reminder per l’attuale amministrazione. Visti i precedenti, meglio ricordare loro le scadenze !
5 milioni potrebbero essere anche insufficienti.
Bisogna partire da un progetto, dai bisogni della città e poi capire quanto costerà realizzare.
Se servissero ad esempio 20 milioni, i 5 milioni pur essendo una cifra considerevole per noi poveracci, non basterebbero.
Un esempio concreto potrebbero essere i 4 milioni che sarebbero dovuti arrivare per la scuola rodari, tanti soldi ma sufficienti a costruire una scuola di cartone.
Se parliamo solo di cifre ma non parliamo di contenuti, non si capisce cosa concretamente si può fare con quei soldi e se sono sufficienti per vantarsene.
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Ancora con sta storia della scuola di cartone? Non la beve nessuno ed è pure irritante perché vuol dire negare l’evidenza di un grandissimo fallimento. A mio modesto parere si farebbe figura molto migliore a glissare sull’argomento invece di insistere con questa espressione
Ecco quelli del “sì, va bene, però”, anzi no, “l’approccio olistico”, poca azione e molta teoria, anche staccata dalla realtà
Concordo con la riflessione.
Anche a me le dichiarazioni dell’assessore sono sembrate molto astratte e generiche e mi chiedo su quali basi possano essere state approvate per il finanziamento PNRR: non serve presentare progetti dettagliati per ricevere finanziamenti europei? Se sì, dove sono questi dettagli?
Ah certo, se ci foste voi fareste tutto a tempo di record. Il solito bla-bla-bla di chi sta a guardare dal divano…
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Invece dato che ci stanno Ciceroni e soci si perdono anche i 4 milioni già acquisiti 🙂
Vedi un po’ tu 🙂 🙂 🙂
Un vezzo molto diffuso nella cultura politica italiana allocata in questo periodo storico fuori dal Governo è quello di esternare spesso considerazioni il cui contenuto mediatico è impattante e fuorviante per chi legge ma che si manifestano poco concrete nella sostanza. Avere fiducia delle persone che si dedicano abitualmente con progetti condivisi alla visione futura di questa città siano essi amministratori pubblici o funzionari responsabili degli uffici comunali sarebbe una presa di coscienza seria e credibile.
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La fiducia la si conquista coi fatti.
Dire e non fare alimenta la sfiducia. -
Giusto, fiducia cieca in così luminosi e acuti Amministratori con la maiuscola! E bando alle critiche! Compagni, allineati e compatti!
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A volte non basta la fiducia, bisogna sponare e controllare.