Legnani, il preside risponde alla mamma: “I protocolli anticovid sono attivi. Abbiamo effettuato le verifiche senza riscontrare irregolarità”.
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del preside Mario Parabiaghi in merito alla lettera aperta della mamma di uno studente positivo.
il presidente Mario Parabiaghi, in spirito collaborativo con i genitori, per fare da un lato chiarezza, richiamando nel contempo tutti (personale scolastico, alunni, genitori) a una maggiore consapevolezza e responsabilità, invia questa dichiarazione a genitori, alunni, personale docente e non.
“Il Liceo Legnani, anche a seguito delle informazioni raccolte da alcuni genitori, ha predisposto una verifica interna in merito a quanto segnalato a mezzo stampa circa il rispetto nei vari ambienti dei protocolli di sicurezza attivati in conformità con le disposizioni vigenti della normativa anti-covid.
Da quanto emerso, non è stato svolto un torneo tra classi, come invece riportato, ma giochi in palestra dove alcune classi si sono confrontate rimanendo però ciascuna nella propria “bolla” di sicurezza. Alcuni alunni risultavano già positivi alla data dello svolgimento di tali giochi e quindi non presenti in istituto.
Come dimostrano le cifre esponenziali dei contagi, inoltre, non è possibile avere certezze circa l’origine del contagio, se proveniente dalle aule scolastiche, da una frequentazione esterna, dall’utilizzo non corretto dei dispositivi di protezione o da una festa affollata organizzata dagli studenti stessi, esternamente all’istituto, nei giorni precedenti il Natale.
La stessa disposizione di didattica a distanza è stata emanata per ragioni massimamente precauzionali, dato l’incremento di casi in tutto il bacino di utenza dell’istituto, e non certo per un’attività scolastica avvenuta tre giorni prima, tempistica chiaramente non congrua con un riscontro epidemico.
In questi mesi il Liceo Legnani ha attivato tutti i protocolli anti-contagio e ha cercato di alleggerire le presenze in palestra, proponendo anche progetti alternativi attraverso il dipartimento di Scienze Motorie: in primo luogo con lo svolgimento di attività presso la piscina cittadina (occasione purtroppo non sempre sfruttata dalle classi) e nei prossimi mesi di gennaio e febbraio con attività di classe e individuali all’aperto presso la locale pista di pattinaggio.
La segnalazione, discussa dai rappresentanti anche presso il Consiglio d’Istituto, è ritenuta dalla presidenza e dai docenti comunque preziosa per una sempre maggiore attenzione e per una ulteriore verifica, che verrà effettuata prima del rientro, dei protocolli vigenti e della loro attuazione.”
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Commenti
Forse controllare e obbligare i docenti ad indossare la mascherina sempre e correttamente sopra il naso non sarebbe male. L’esempio viene dagli adulti.
Parole, parole, parole….poi ci sono i fatti che raccontano tutta un’altra storia ed esplosione di contagi
Grazie sentite al Preside. Ha risposto con educazione e precisione a chi non si era documentato e aveva preferito buttarla in polemica e in propaganda.
Nelle scuole italiane si dà troppo spazio al ruolo dei genitori. Si lasci fare a professori il loro mestiere.
Risposta chiara ed esaustiva. Troppo spesso si dà la colpa agli altri di nostri comportamenti sconsiderati
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C’è da dire anche che le regole non sono state così stringenti.
In classe con mascherina e poi fuori dalla scuola non era obbligatoria.
Sui mezzi pubblici ammassati e con mascherina chirurgica.
Il fine settimana nei locali probabilmente a contagiarsi e poi lunedì a scuola.Alla fine stiamo parlando di contagiati, se la scienza ritiene che è sufficiente solo il vaccino per stare insieme nei locali e poi ci sono tutti questi contagiati, forse c’è tutto questo pericolo.
Avranno preventivo i contagi attuali e non credo che lo stato voglia far morire la gente.