Milite Ignoto, Licata: “Con la cittadinanza onoraria diviene testimonianza per la promozione della pace”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Francesco Licata, capogruppo Pd, in consiglio comunale in merito all’assegnazione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.
Penso che sia importante capire cosa sia e cosa rappresenti il milite ignoto, ed è così che lo vorrei raccontare oggi. La prima guerra mondiale, o grande guerra, fu combattuta con armamenti nuovi e micidiali. Le nuove dottrine militari, la guerra di logoramento, la trincea resero diversa questa guerra rispetto a quelle che fino ad allora furono combattute, non solo nel nostro paese ma nel mondo intero. Le 12 Battaglie dell’Isonzo, la sconfitta di Caporetto (che portò in prima linea i Ragazzi del ’99, persone che avevano appena compiuto 18 anni,) il Generale Diaz che frenò l’avanzata nemica sulla linea del Piave, gettarono le basi per lo slancio finale che portò a Vittorio Veneto e all’armistizio di Villa Giusti costarono al nostro paese un immane sforzo economico e produttivo e soprattutto il sacrificio di oltre 600.000 caduti ed un numero ancor più cospicuo di feriti, molti dei quali mutilati.Quello che fu impressionante, nella grande guerra, fu il numero di salme rimaste ignote, perché impossibili da identificare a causa delle condizioni in cui granate, gas o mitragliatrici le avevano ridotte.Ecco perché oggi,a 100 anni di distanza è giusto rendere omaggio a questa persona che rappresenta un simbolo, un simbolo per tutti.
E’ impensabile ai giorni nostri immaginare un popolo europeo come un “secolare nemico” o immaginare ragazzi di 18 anni mandati al fronte e mai più tornati, molti nemmeno con la possibilità di essere riconosciuti.
Ma questo è stato, ed il milite ignoto rappresenta questo sacrificio, queste immani sofferenze che i nostri bisnonni (come i miei che quella guerra la hanno combattuta) hanno dovuto soffrire. Rappresenta tutte le madri che non hanno più potuto vedere i loro figli ed ancora peggio quelle che non hanno avuto nemmeno un luogo in cui piangerli. Il milite ignoto rappresentava un amico, un fratello, un marito in cui la nazione intera poteva riconoscersi… un caduto senza nome che rappresentava una generazione che aveva quotidianamente affrontato le più terribili armi spesso nelle condizioni climatiche più avverse per tre anni e mezzo.
Il Milite Ignoto è diventó un simbolo di identità nazionale, quella di un popolo fatto di contadini, operai, gente comune che aspirava ardentemente alla libertà e che voleva dimenticare la Grande guerra.
L’anonimato della salma ha saputo trasformare il dolore del singolo in dolore collettivo, nel lutto di tutti, riuscendo finanche a trovare riposo e memoria. Oggi in questo consiglio comunale vogliamo concedere la cittadinanza onoraria ad un soldato voluto come “di nessuno” ma percepito come “di tutti” che, da un lato possa ricordare ed onorare il sacrificio dei Caduti in tutte le guerre e le sofferenze delle popolazioni civili, da un lato possa essere testimonianza per un momento di riflessione comunitaria e collettiva e soprattutto per la promozione della pace
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