Ex Cemsa. arriverà il parcheggio-parco. Legambiente chiede trasparenza sui chiaro-scuri “prima che i giochi siano fatti”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la dettagliata e precisa nota di Legambiente sullo sviluppo del progetto del parco dell’ex Cemsa.
L’infrastruttura in progetto si colloca nel retro stazione, a cavallo tra via Gaudenzio Ferrari e via Varese, all’interno dell’area ex Cemsa. A valle di lunghe vicissitudini economiche avvenute a cavallo tra i decenni 2000 e 2010, lo stato di fatto (ossia: realizzazione del supermercato generi alimentari e non alimentari, dei negozi di cibo per animali e di prodotti per la casa con relativo parcheggio non drenante e pista ciclabile fine a se stessa) e gli interventi futuri rispondono al progetto approvato con Delibera di Consiglio Comunale n°32 del 30 maggio 2019 che tuttora prevede:
- Lotto 1: strutture commerciali a singolo piano e relativo parcheggio (10500 m2);
- Lotto 2: torre di altezza massima 60 m (4300 m2);
- Lotto 3: condominio di altezza massima 30 m (5200 m2);
- Lotto 4: funzione pubblica (20400 m2), prevalentemente a parco (17500 m2).
Allo stato attuale solamente il lotto 1 è stato realizzato; i lotti 2 e 3 ci risultano in fase di definizione architettonica con gli uffici comunali mentre per il lotto 4 non sono giunte notizie fino alla pubblicazione in Albo Pretorio della Delibera di Giunta Comunale n°112 dell’8 ottobre 2021.
L’atto di indirizzo individua tre strutture oggetto di rigenerazione urbana di cui la Giunta intende perseguire la restituzione all’uso mediante Finanza di Progetto (Project Financing) e fissa i relativi criteri guida. In termini più espliciti: si prevede che un soggetto privato si faccia carico degli investimenti più corposi, ottenendo in cambio un privilegio sugli introiti che le attività genereranno almeno fino a completo ritorno dell’investimento iniziale.
Tra tali strutture compare anche il nostro lotto 4, con una differenza: esso è denominato non Parco, bensì Parcheggio-Parco. Infatti, con l’obiettivo di affrontare l’annosa e ben nota carenza di posteggi in area retro stazione, viene inserito l’ulteriore elemento del parcheggio interrato, evidentemente necessario per gli equilibri del Project Financing trattandosi di struttura che genera fatturato, a differenza del semplice parco.

Le principali osservazioni che ritiene di formulare Ambiente Saronno OdV, circolo locale di Legambiente, sono le seguenti:
- La soluzione individuata dalla Giunta appare tecnicamente corretta nell’ambito delle finalità che (immaginiamo, pur perplessi) si propone: recuperare un’area ad oggi degradata e inaccessibile, ampliare i parcheggi di interscambio presso la stazione, garantire gli equilibri economici; d’altra parte tra i criteri di indirizzo è prevista tutta una serie di verifiche di compatibilità territoriale.
- L’ampliamento dei parcheggi presso la stazione in centro città porta tuttavia a un potenziale problema di dimensioni maggiori, storiche: ossia la solo temporanea risoluzione del deficit di posteggi nella zona; tra alcuni anni, nell’ipotesi di un utilizzo intensivo del nuovo parcheggio interrato, la sua attrattività potrebbe generare un nuovo deficit di posteggi; quali superfici useremo allora per ampliare ulteriormente? La creazione di nuovi parcheggi qui appare relativamente accettabile solamente nel caso in cui fosse realizzata contemporaneamente una vera pista ciclabile lungo via Varese, sopprimendo tutti i posteggi che risultassero interferenti: incentivo alla mobilità ciclistica e parcheggi più vicini alla stazione. Quali saranno le conclusioni del Piano Generale del Traffico Urbano in merito a questi flussi? Non sarebbe meglio diminuire il numero di stalli piuttosto che conservarli o addirittura incrementarli? E i parcheggi per il condominio e per la torre che ruolo avranno in questo bilancio?
- Non bisognerebbe insistere esclusivamente sui flussi che gravitano sulla stazione in centro città, ormai ineluttabilmente satura almeno nei giorni feriali e negli orari di punta; la stazione di Saronno Sud è al contrario un’infrastruttura sottoutilizzata che potrebbe assorbire parte del traffico non più gestibile dalle povere vie del nostro centro se inserita in un contesto urbano funzionale e rassicurante, con capacità di interscambio ancora maggiore.
- La presenza di un parcheggio interrato al di sotto di un parco pubblico pone il problema della compatibilità delle superfici di areazione, come anche correttamente individuato dalla Delibera stessa, ma pure un potenziale vincolo alla dimensione e al numero di essenze arboree che potranno essere messe a dimora (quanto potrà essere spesso lo strato di terra disponibile per la vita delle piante?); un parco pubblico senza alberi di una certa rilevanza, oltre a mancare l’obiettivo di recupero delle fallanze pregresse, non potrebbe ritenersi una realizzazione completa e soddisfacente; inoltre, qualora qualcuno dei vincoli territoriali (griglie di aerazione, impatto visivo, impatto sonoro, traffici non gestibili dalle vie afferenti…) risultasse impossibile da soddisfare, quale diverrebbe il progetto? Una buona volta il puro e semplice parco oppure sarà mantenuta la fossa attuale?
- Il cantiere del parcheggio interrato escluderà la realizzazione del parco per diverso tempo e potenzialmente fino a termine lavori; qualora il cantiere si arrestasse per qualche imprevisto o per la necessità di acquisire pareri o autorizzazioni, anche la formazione del parco ne risulterebbe ritardata; nella memoria di alcuni nostri iscritti, ex studenti al Politecnico di Milano, è vivido il ricordo del sofferto parcheggio di via Ampere all’uscita di Piola M2 che ha creato notevoli disagi in superficie per quasi dieci anni; possiamo consapevolmente permetterci questo rischio a Saronno, città soffocata da aree dismesse non valorizzate (finora), dall’inquinamento atmosferico, dal traffico, dal consumo di suolo, dalla mancanza di spazi di aggregazione e in sostanza di bellezza naturale?
- Un’ultima osservazione riguarda la natura dello strumento scelto per la realizzazione: la Finanza di Progetto consente sicuramente di realizzare progetti importanti, assolutamente non gestibili con il bilancio comunale (si pensi anche all’intero Palazzo Visconti), ma presuppone un rischio di impresa: a chi sarà in carico il rischio di impresa per il nuovo Parcheggio-Parco? Nel caso rimanesse al Comune, sarebbe l’intera comunità a dover rimborsare al privato i possibili mancati introiti, con tutte le conseguenze del caso. Posto che il disfattismo non è un atteggiamento che ci appartiene, d’altra parte abbiamo notizia recente della sosta selvaggia di fronte al Municipio, sede della Polizia Locale con multe quasi assicurate, piuttosto che utilizzare l’adiacente autosilo di via Milano (a pagamento); sicuramente se gli automobilisti replicheranno questo atteggiamento anche per il nuovo silo sovviene qualche dubbio sul quadro economico, che sugli introiti della sosta a pagamento inevitabilmente si baserà.

In conclusione, è importante rimarcare come questo isolato di Saronno, di accoglienza per numerosi ospiti anche stranieri, sia assillato da problematiche di ordine pubblico (spaccio, tossicodipendenza, sporcizia, disturbo della quiete …) dovuti anche alla mancanza di un contesto urbanistico attrattivo e gradevole per la società civile, che abbia un effetto spontaneamente dissuasivo; è evidente la necessità di uno spazio aggregativo, ma civile. Per non parlare poi dei benefici ambientali (controllo della temperatura, ossigenazione, biodiversità) di un’area verde adeguatamente alberata.
Aspetto certamente non secondario è anche l’integrazione del futuro Parco con l’area dismessa ex Isotta Fraschini, poiché attraverso questo avverrà presumibilmente l’accesso dei professori e degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Brera provenienti da Milano. All’interno della stessa ex Isotta Fraschini è presente un bosco spontaneo che, per essere accessibile, dovrà – secondo le ipotesi – essere in gran parte abbattuto e nuovamente piantumato previa bonifica del terreno, con evidente allungamento dei tempi. Possiamo permetterci di aspettare anche il parcheggio-parco, soprattutto per i necessari effetti di mitigazione sulla qualità dell’aria?
Ciò detto, Ambiente Saronno invoca la massima trasparenza da parte della Giunta Comunale su questo progetto, per tutti gli aspetti evidenziati, non solo a giochi fatti ma anche mentre vengono elaborate le scelte definitive, poiché il nuovo Parcheggio-Parco interverrà sugli equilibri trasportistici, economici, sociali, e ovviamente ambientali, della città intera.
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Commenti
Ma perché esiste Legambiente ? Mai sentiti in questo anno!
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Sono le solite ipocrisie sinistre, un esempio su tutti abete vero in piazza, lo avessero fatto altri se ne sarebbero dette di tutti i colori
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Per fare proclami come questo praticamente inutili
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Carissimo utente che, come anche tanti altri polemici, si identifica sicuramente con il proprio nome di battesimo,
Posso suggerirti l’utilizzo della funzione “cerca” direttamente su questo sito. I risultati ti sorprenderanno.
la stazione di Saronno Sud non è sottoutilizzata ma INUTILE… chi sano di mente andrebbe a prendere il treno lì con una disponibilità inferiore di corse e per di più senza diretti?!?!? Comunque Legambiente può stare tranquilla che nessun privato metterà mai soldi per finanziare quella roba a quelle condizioni
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Saronno Sud fruisce della medesima frequenza di Caronno Pertusella, Cesate, Garbagnate…
Va resa più ospitale – perché il problema grosso è quello lì – e si rivelerà una soluzione per evitare il traffico e salire su treni meno affollati (quanto meno in partenza, mentre da Garbagnate in giù in un futuro sarà attivata la S13 per Pavia).
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C’era un progetto di espansione del parcheggio di Saronno Sud, bocciato in favore di un’improponibile ciclabile sulla vecchia Saronno-Seregno. Sicuramente i pendolari erano favorevoli, indovinate chi voleva la ciclabile ?
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I parcheggi lungo via Varese non possono essere sostituiti da parcheggi a pagamento, sia chiaro.
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Vediamo quale politica tariffaria sarà perseguita dal Comune (è uno degli aspetti da discutere), tuttavia a mio parere il posteggio comodo in centro non può essere regalato, quando ci sono altre soluzioni gratuite o meno costose, mentre invece rendere via Varese, come altre vie, veramente ciclabile sarebbe una priorità assoluta.
Quando vorrà il cielo che saranno attivate le tariffe integrate complete, autobus urbani e interurbani saranno ricompresi nel biglietto del treno rendendo la scelta intermodale priva di costi aggiunti oltre che calmierata per le fasce più deboli.
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Il parcheggio è la priorità, a saronno la carenza di posteggi è critica.
Di ciclabili direi che ne abbiamo abbastanza, ampiamente sottoutilizzate
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Va bene Tutto…
dico solo che per avere un bel parco pubblico dietro alla stazione occorre già ora pensare ad un supporto di sorveglianza importante per non trovarci poi ad avere il nuovo punto spaccio in città.
Mi chiedo se un progetto del 2019 sia ancora attuale nella parte dei costi.
Vedi scuola Rodari, i prezzi sono cambiati in due anni si sono raddoppiati.
Se il progetto è stato realizzato tenendo conto anche dei costi di realizzazione, oggi attualizzandolo, ci stiamo sempre dentro o c’è bisogno di più soldi?
I famosi costi/benefici oggi sono gli stessi di quelli iniziali?
Non è che si rischia anche di perdere quest’opportunità?
Se si perde quest’occasione sono state solo chiacchiere e soldi buttati.
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non ti preoccupare che quelli che dovranno costruire il condominio e la torre ci rientrano tranquilli dei costi, per quanto riguarda invece il parco scordatelo che non lo faranno mai a meno che il comune non cacci i soldi prendendoli dalle tasche dei cittadini
Bravi, un articolo chiaro ed esaustivo, su un argomento che riguarda il futuro della nostra città. Speriamo che le vostre osservazioni vengano prese in seria considerazione da chi di dovere.
Difficile costruite un autosilos recuperando spazio in verticale?
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Un autosilos esiste già ed è parzialmente utilizzato. La costruzione sotterranea porterebbe le criticità che abbiamo evidenziato nelle osservazioni. Se fosse in altezza dal punto di vista ambientale porterebbe ulteriori criticità.