Via Roma, lettera aperta sui problemi della ciclabile: dalla sosta selvaggia, alla pericolosità degli incroci fino ai “tuffi” dei pedoni

SARONNO – Ad un mese dalla realizzazione della segnaletica arrivano i primi riscontri dei saronnesi sulla pista ciclabile di via Roma. In particolare pubblichiamo la lettera firmata inviata da un saronnese alla redazione.
“Sono un grande utilizzatore della pista ciclabile di via Roma. A tal proposito desidero commentare i lavori eseguiti dall’amministrazione comunale. Sono davvero stupito come si possa realizzare un progetto così fatto male. In primo luogo è sotto gli occhi di tutti che via Roma dal distributore Eni al centro città ha una pista ciclabile con tre diverse logiche visive che confondono i fruitori ma in ogni caso nessuno si è posto il problema di quanto sia pericolosa”.
Il saronnese entra poi nei dettagli: “La prima questione è quindi: non si può avere un unica pista ciclabile uniforme? Seconda questione. Ad ogni incrocio deve essere evidente agli automobilisti che stanno attraversando una pista ciclabile. Infatti ad ogni intersezione non vi è traccia evidente affichè gli automobilisti che si immettono o eventualmente svoltano a destra si rendano conto che stanno attraversando una pista ciclabile. Coloro che vi transitano rischiano il collo ogni volta. In particolare chi sbuca da via Carugati guarda naturalmente a sinistra (strada a senso unico), peccato che la pista ciclabile è a doppio senso. In terzo luogo, i negozi che si affacciano sulla pista ciclabile dovrebbero avere una transenna (possibilmente esteticamente piacevole) che quantomeno non consenta agli avventori del negozio stesso di lanciarsi sulla pista ciclabile con rischi per loro stessi e per coloro che la percorrono”.
Torna anche il problema della sosta selvaggia: “In ultima analisi non faccio poi commenti di quanti mezzi per la consegna merci siano costretti durante il giorno a parcheggiare sulla pista ciclabile per mancanza di parcheggi. Quindi in tono assolutamente polemico dico che si dovrebbe suggerire all’amministrazione comunale che non si fanno i lavori per fare un dispetto all’amministrazione precedente ma magari si fanno per migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Concludo dicendo che i soldi pubblici a mio avviso sono stati spesi molto male e se non si pone rimedio alle irregolarità progettuali che ho evidenziato, prima o poi succederà qualche guaio serio”.
È attivo il servizio di notizie in tempo reale tramite Whatasapp e Telegram de ilSaronno.
Per Whatsapp aggiungere il numero + 39 3202734048 alla propria rubrica ed inviare allo stesso numero il messaggio “notizie on”
Per Telegram cercare il canale @ilsaronnobn o cliccare su https://t.me/ilsaronnobn
10122021
Lascia un commento
Commenti
Via Roma, le luminarie, la Criterium… I litigi continui… Saronno mia, ti sei resa conto di chi hai scelto come guida?
La realizzazione di questa pista ciclabile è stata ispirata da un solo criterio quello di demonizzare tutte le scelte fatte dalla precedente amministrazione, hanno usato come leva i bagolari per demonizzare Fagioli,che rifaceva comunque marciapiedi e pista ciclabile senza eliminare alcun parcheggio,ed ora mi sa che questi stessi bagolari gli si rivoltano contro.
A parte le giuste osservazioni dei commenti precedenti e le criticità che rimangono,ma ci rendiamo conto che per perseguire un loro obbiettivo politico ,quello di eliminare Fagioli, questi signori hanno portato avanti un progetto che non ha alcun senso e che ha creato solo un danno ai negozi di quella via ed ai cittadini che vi abitano che finalmente speravano di poter rivedere la luce del sole.
-
Puro vittimismo. Nessun di centrosinistra avrebbe potuto “eliminare” Fagioli se la cittadinanza avesse apprezzato il suo lavoro. E’ la cittadinanza che non lo ha voluto più, e non lo voleva più perché voleva tagliare decine di alberi in via Roma (ma lasciate tranquilli dove sono sti bagolari!), abbattere l’area dell’ex-distretto sanitario, ridimensionare la zona ZTL, abbattere i ponticelli.
Fagioli era contro il passato da conservare e il futuro da creare. Così come La Lega (non quella Nord, quella di Salvini). Gente che sostiene la caccia e rimpiange la liretta svalutata.
La cittadinanza lo aveva capito, il centrosinistra se ne è solo fatto interprete. Questo è il gioco democratico.
Occhio e croce io le piste ciclabili non le vedo così affollate di biciclette.
-
Sono stati buttati via fior di quattrini per un capriccio, siamo messi malissimo e soprattutto 4 anni sono tantissimi quanti soldi sprechera ancora l’attuale giunta saronnese
Belli commenti. Sembra proprio di essere lì con voi a vedere i cantieri…
Sembra la storia di Milano: due anni di esperti del web che si lamentavano e spiegavano come farle bene perché erano un disastro e campagna elettorale tutta contro le ciclabili.
Risultato: Sala rieletto con il 60% al primo turno.
Le ciclabili sono un’opportunità, fenomeni!
…… e mancano le panchine che erano un prezioso aiuto per i pedoni sempre più anziani che dal quartiere campo sportivo (regina Pacis) vanno e tornano da centro con gli acquisti
La “sosta selvaggia” è quella dei mezzi che riforniscono i negozi. Non è che quei negozi possono fare arrivare la merce col teletrasporto. Bisognava ovviamente pensarci, ma lo scopo era fare a tutti i costi la pista ciclabile e non abbattere i bagolari, il risultato è questo !
A Saronno mancano piste ciclabili, marciapiedi e parcheggi.
Aggiungerei anche Autovelox, per quanto i cittadini non lo vogliano ammettere, la velocità delle macchine persino in centro città è troppo alta.
Gli automobilisti avranno più rispetto dei pedoni e vedranno di più i ciclisti, i quali sprovvisti di piste ciclabili o marciapiedi decenti sono costretti ad utilizzare la strada. Il Comune si sveglia? Ho bisogna far investire qualcuno?
Scopo dell’opera era lo sfondo per il selfie. La gente non capisce e non apprezza.
Sembra tanto un’azione politica occulta di tu@Saronno ai danni dell’assessore Cicerone: nuovi litigi?
Comunque fino ad ora tutti hanno parlato di “via Roma” intendenti in realtà neanche 200metri di una strada lunga due chilometri!
…e tutto questo per salvare delle piante che, data la loro età, sono inutili e pericolose.
Però, tradizione della sinistra, fare sempre il contrario di chi amministra in quel momento, cancellando i progetti, con l’aiuto delle belle arti, ecologisti etc. etc. (i ponticelli di via Reina e Via D. L. Monza ne sono un esempio).
Le ragioni sono semplici…
se vai a Los Angeles capisci che la citta’ è disegnata per le auto (corsie per girare, parcheggi etc.)
se vai in Germania capisci che le citta’ sono disegnate per avere le piste ciclabili che siano utilizzabili e su percorsi utili (periferia-centro-stazione-comune-ospedali)
In Italia siamo bravi a fare altre cose… palazzi etc…
bisognerebbe studiare i flussi di movimento e creare una rete di ciclabili collegate… altrimenti piazzarne 300 mt. a caso dove (forse) c’è spazio… non migliora la viabilità.
-
Questo è il commento più serio tra tutti. le piste ciclabili non si fanno a capocchia, un pezzo qui e l’altro là. Si parte dall’insieme, si individuano i flussi da/a e su questo si costruiscono arterie ciclabili come Dio comanda, senza soggezione per nessuno.
E per favore lasciate in pace i bagolari.
Sono e rimango totalmente contrario all’idea dell’amministrazione precedente di abbattere i bagolari, e ringrazio quella attuale di averli preservati.
Sono totalmente favorevole a che Saronno abbia una mobilità leggera degna di lei.
Ciò detto, sono d’accordo sul principio fondamentale espresso nella lettera del cittadino saronnese e cioè: le piste ciclabili devono essere comode, sicure, sgombre da ostacoli; altrimenti meglio lasciar perdere, a maggior ragione se anziché eliminare pericoli vanno ad accrescerli.
Si prende la critica in modo costruttivo e si corregga ciò che va corretto in questa ciclopista di Via Roma che rimane comunque una scelta di progresso.
Mah … il primo rilievo non è un rilievo: l’intervento effettuato quest’anno riguardava solo un tratto di via Roma, non il resto, che, ovviamente, è rimasto come era prima. Quanto alle transenne fuori dai negozi mi sembra una boutade: dopodichè se i pedoni si buttano sulla ciclabile non è colpa di chi ha fatto il progetto, ma dei pedoni.
Confermo e rilancio, manca un cordolo ben rialzato che divida nettamente la carreggiata e la pista ciclabile, che protegga i ciclisti in caso di invasione della pista da parte di un auto e che ne impedisca la sosta selvaggia…
Forse con un po’ di umiltà bisognava ammettere che non c’era modo di salvare quei bagolari (che non sono neanche questi grandi alberi secolari) ma bisognava piantare altri alberi più adatti per recuperare spazio e arrivare ad una sistemazione migliore.
Ora ci troviamo oltre 300 mila euro spesi per un lavoro fatto male che non va bene come pista ciclabile, ha sottratto parcheggi in una zona già critica e crea problemi ai commercianti.
-
Ma lasciate in pace sti bagolari. A me vanno benissimo dove stanno.
Che pasticcio all italiana!
Che via Roma fosse un disastro, come dice l’articolo rifatta solo per fare un dispetto all’Amministrazione precedente lo si era capito da subito
CHIASSA’ ORA COSA DIRA’ LA CICERONI…
Attendiamo risposta dell’assessore ai lavori pubblici: arriverà?