Baby gang, Bocedi: “La sicurezza a Saronno dov’è?”

SARONNO – “I genitori lanciano l’allarme, i cittadini hanno paura, la commissione comunale alla Sicurezza è stata creata per nulla, lo spaccio droga continua su tutto il territorio di Saronno, le bande di ragazzini la fanno da padroni e il sindaco Augusto Airoldi cha ha la delega alla Sicurezza cosa fa? Ah sì… scrive al Prefetto! Tranquilli, siamo al sicuro!” Questo lo sfogo di Paolo Bocedi, membro della commissione Sicurezza saronnese e presidente nazionale dell’associazione antiracket Sos Italia libera, che parla dopo la denuncia di alcuni genitori di furti e prepotenze subite dai loro figli sulla via di scuola.
Quello avvenuto nelle scorse ore è un episodio per molti versi simile a quello verificatosi giusto tre settimane fa a Saronno. Lo aveva reso noto il saronnese presidente dell’associazione anti-racket, Sos Italia libera, al quale si era rivolto il papà di uno dei ragazzi aggrediti. In questi casi, dice Bocedi, la scelta migliore è sempre quella di rivolgersi alle forze dell’ordine e presentare denuncia, per consentire che abbiano inizio le indagini e dunque per risalire ai responsabili. Chiamati poi a rispondere di reati gravi, come sono quelli di lesioni personali e minacce. Quella volta, il mese scorso, l’aggressione era stata compiuta da una gang composta da persone di origine straniera, forse si trattava di nordafricano, mentre le vittime anche in quel caso erano stati un gruppetto di giovanissimi di Saronno. Le avevano prese, dopo una lite scatenata dai “bulli” e senza alcuna apparente ragione, ed il padre di uno dei ragazzi presi di mira aveva nei giorni successivi contattato Bocedi, che è anche membro della commissione comunale per la sicurezza di Saronno, al fine di riferire quello che era avvenuto. Un papà comprensibilmente preoccupato, che aveva raccontato a Bocedi tutti i fatti, chiedendogli di mettere in guardia i concittadini e di fare sentire la propria voce perchè simili episodi non si ripetano. “Il genitore mi aveva chiesto se la sicurezza a Saronno esista realmente oppure siano soltanto parole. Avevo subito – rileva Bocedi – naturalmente consigliato questo padre di presentare denuncia alle forze dell’ordine e mi aveva assicurato che avrebbe provveduto”. In via Garibaldi, dove si erano svolti i fatti di tre settimane fa, così come nelle altre strade del centro storico, tra l’altro, ci sono parecchie telecamere a circuito chiuso collegate al sistema comunale della videosorveglianza, sempre utili nel caso di indagini di questo genere; riuscire a rintracciare i responsabili di episodi come questi nelle vie centrale è spesso possibile proprio grazie agli “occhi elettronici”.
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09122021
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Commenti
Debellare queste forme di soprusi e atti delinquenziali sono prerogative delle Forze dell’Ordine preposte, le quali hanno gli strumenti efficaci per intervenire e estirpare questa infame sopraffazione. E’ corretto informare ogni qualvolta si verificano questi eventi descrivendo la pura realtà, senza creare ulteriori ansie e paure ma con l’intento di prevenire.
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Corretto ma c’è anche un fattore culturale che non è solo quello di chi fa queste azioni ma anche del resto della società.
Non sono un esperto, neanche un mago e non ho una soluzione ben precisa ma di sicuro se partiamo dalla scuola educando da bambini alla partecipazione e non escludendo ed emarginando, che in alcuni casi si trasforma in criminalizzare, forse in una decina di anni se ne viene fuori.
Ma se promoviamo sempre il regime autoritario e accentriamo le decisioni nelle mani di pochi, si rischia che quelli meno fortunati poi si ribellano e se la prendono con quelli più fortunati perché non hanno niente da perdere ma tutto da guadagnare.Queste cose se le ho capite io, ce la potete fare pure voi se solo voleste.
La repressione porta solo altro odio.
Il problema sta nella percezione della sicurezza
Perché quando si tratta di manifestazioni in piazza contro il governo si vedono dispiegamenti delle forze dell’ordine, addirittura si vede anche l’elicottero sorvolare la città ma per fortuna non è mai successo niente.
In questo caso dei ragazzi che vanno a scuola, invece, dove ci sono fatti realmente di violenza, niente.
Sembra che ci sia più interesse a zittire le piazze che difendere i giovani e le famiglie.
Comunque, come detto, dietro questi ragazzi che subiscono violenza ci sono dei genitori che si preoccupano.
Chissa cosa direbbe se abitasse a Gallarate
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Nulla, come non l’ho ha fatto a Saronno fino al 5 ottobre 2020 … Un caso chiaramente
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Passaste voi quel che ha passato lui…
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Quindi visto che succede anche a Gallarate e succedeva anche prima di un anno fa allora chissene? È questo il concetto di questi commenti?
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E se abitasse a Napoli o Palermo?
Però abita a Saronno.-
Rimane la stranezza di questa loquacità solo da 1 anno a questa parte, ma sarà un caso
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Quant’è loquace da 1 anno a sta parte