ChieseAperte inizia il suo tour 360° portando l’arte contemporanea a San Francesco

SARONNO – Venerdì sera si è ufficialmente avviato il progetto ChieseAperte 360°, promosso dalla Comunità Pastorale e dall’associazione Cantastorie Saronno.
La serata si è aperta con un concerto di un consort di traverse rinascimentale della Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano che ha accompagnato i presenti a riscoprire la musica dell’epoca di Gaudenzio Ferrari. La scelta di iniziare con un concerto permette di comprendere l’idea trasversale che vuole avere questo progetto, che mette in dialogo a 360° gradi l’arte in ogni sua manifestazione.
“La sfida che abbiamo davanti – spiegano gli organizzatori – è quella di pensare ai beni culturali della nostra città in modo complessivo portando i cittadini a cogliere i motivi che tendono alla salvaguardia e alla tutela di quello che ci viene consegnato dal passato, proiettandolo nel presente. Il coinvolgimento dei cittadini e specialmente dei giovani è uno dei cardini del progetto: solo attraverso un’assunzione di responsabilità di tutti noi riusciremo davvero a dare valore al nostro patrimonio. Ci auguriamo che i diversi soggetti che partecipano in sinergia tra loro possano permettere questa fruizione multi livello dei nostri beni storico-artistici”.
Il progetto si svilupperà durante tutto un anno per poi dispiegare i suoi effetti nel futuro e prevede alcune azioni concrete. La comunità pastorale ha promosso il riordino scientifico dell’archivio parrocchiale Prepositurale e dell’archivio parrocchiale della Cassina Ferrara. Queste importantissime fonti, adeguatamente studiate e condensate, permetteranno di illuminare e di far dialogare il passato con il presente. Qui si concretizzerà una prima collaborazione con gli studenti del liceo Legnani e della Fondazione Daimon, che affiancheranno con alcuni professionisti nella fase di parziale digitalizzazione e di studio degli archivi parrocchiali e dell’importantissimo archivio del Santuario di Saronno.
Verrà quindi realizzato un portale web del progetto (www.cantastoriesaronno.it) che permetterà la fruizione combinata della digitalizzazione degli archivi con virtual tour a 360° delle chiese storiche saronnesi: in questo modo la visita potrà avvenire anche a distanza e sarà arricchita dal dialogo tra i diversi beni culturali cittadini. Un podcast rilasciato sulla piattaforma Spotify e sul portale, consentirà una narrazione nuova e coinvolgente di alcuni episodi peculiari della nostra città. La fruizione ordinaria sarà garantita dai volontari dell’associazione Cantastorie, che stanno seguendo i primi incontri di un corso di formazione permanente che consentirà loro di essere pronti ad accompagnare, a raccontare, ovvero a prendersi cura dei nostri beni più preziosi.
L’intervento di Franco Marrocco in San Francesco rappresenta l’inizio del progetto ma anche il suo senso e la sua eredità. San Francesco è uno dei luoghi più significativi di Saronno: uno dei luoghi da cui in un passato più o meno remoto sono partite novità che hanno segnato la città. Un luogo di incontri e di dialogo, un luogo dove si conservava la memoria ma come cosa viva, a servizio del presente e a tutela degli uomini e delle donne. Proprio qui nasce questa idea: far incontrare e dialogare l’arte antica con quella contemporanea in un luogo come quello in cui siamo che non è statico, ma vivo e vissuto, spazio meditativo e di silenzi interiori.
“L’associazione Cantastorie ringrazia personalmente Franco Marrocco per essersi lasciato coinvolgere in questo progetto che ha l’ambizione di guardare al futuro, per permettere quell’apertura che ci proponiamo.Ringraziamo in partocolare monsignor Claudio Galimberti, nostro nuovo prevosto, Franco Marrocco e Giuseppe Bonini, Carlo Mariani, Simone Balestrini e Maurizio Ampollini, presidente di Fondazione Comunitaria del Varesotto che finanzia il progetto ChieseAperte. Ringraziamo anche tutti gli artisti e i rappresentanti delle realtà culturali saronnesi presenti all’iniziativa, augurandoci che questa rete tra i luoghi di cultura generi collaborazioni fruttuose per la nostra città. Ringraziamo le moltissime persone che sono intervenute e che hanno condiviso con noi i primi passi di questo progetto”