Angaroni: “La Saronno sconfinata parte dall’installazione luminosa e intimista a San Francesco”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Chiara Angaroni, presidente della commissione Cultura sull’avvio del progetto Chieseaperte 360°.
Saronno sempre più sconfinata. Il progetto “Chiese Aperte 360°” che la Comunità Pastorale del Crocifisso Risorto promuove con la partecipazione dell’associazione Cantastorie, desidera valorizzare il patrimonio artistico e culturale della città.
Venerdì sera la Chiesa di San Francesco ha aperto le sue porte per ospitare l’arte antica e contemporanea in un binomio pieno di sinergia. Le melodie della civica scuola di musica “Claudio Abbado” di Milano hanno aperto la serata allietando i presenti proponendo brani del 1500, epoca in cui Gaudenzio Ferrari dipinse i 140 musicanti della cupola del nostro Santuario.
E’ stata poi inaugurata l’installazione di Franco Marrocco, già rettore di Brera e artista saronnese dal titolo” Illumina le tenebre de lo core mio”. Posta nella cappella di San Cosma e Damiano in San Francesco. Un’opera luminosa ed intimista in cui la protagonista è la luce. Una luce quasi dorata, una luce profonda che rivela alti significati. La luce nella antichità è sempre stata un elemento importante dalla filosofia, alla pittura, alla poesia.
Saronno vanta tanti artisti conosciuti e non. Come ho sempre sostenuto, l’arte e la cultura possono portare ad un nuovo Umanesimo che vuol dire rieducazione emotiva delle persone. E’ importante che la nostra città presenti tali artisti alla collettività. Essi rappresentano un vanto per Saronno e grazie a loro può diventare davvero sconfinata ed essere un polo attrattivo per la provincia.
Bello vedere come l’arte antica e quella contemporanea si uniscano in una armonia perfetta. Ecco l’opera di Marrocco incastonarsi perfettamente con gli affreschi recentemente restaurati dando vita ad un’unica grande opera tra le navate della Chiesa.
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Commenti
Un’opera luminosa e……..intimista? Sicura che non sia un refuso della presidente della commissione cultura? “Sconfinata” fa pensare ad un aggettivo da attribuire forse ad altro!
Saronno città sconfinata grazie alla comunità pastorale e non certo per merito dell’amministrazione PD.
I comunisti duri e puri avevano trasformato le chiede in granai. I cattocomunisti invece le trasformano temporaneamente in gallerie di arte.
Ma non capisco: cosa ha fatto il comune (e nello specifico l’amministrazione Airoldi) oltre cacciare l’associazione Cantastorie dal museo degli oggetti di scena della Pasta?