Trader online: ecco cosa c’è da sapere su una delle professioni del momento

Ogni qualvolta che sui mercati finanziari si attiva una fase di risk off la volatilità inizia ad investire la maggior parte delle asset classes, causando violenti saliscendi sui portafogli di investimento dei risparmiatori. In questi particolari frangenti qualsiasi tipo di notizia -o dato macro- negativa, che non sia ancora scontata nei prezzi dei vari strumenti finanziari, viene accolta con ulteriori approfondimenti ribassisti: nel recente passato è successo in maniera molto intensa quando all’improvviso ci si è trovati dinanzi ad una crisi pandemica, è accaduto in seguito, con toni minori, in quelle occasioni in cui le Banche Centrali avrebbero dovuto prendere decisioni importanti di politica monetaria e di certo ci saranno altri passaggi analoghi.
Per i trader online la volatilità, tipica di alcuni asset finanziari, viene vista come un’opportunità per individuare nuovi spunti operativi. Chi specula sui mercati riesce infatti a dare il meglio di sé proprio quando è nelle condizioni di confrontarsi sia con trend ribassisti sia con trend rialzisti, anzi solitamente le fasi downside sono quelle che permettono di concretizzare un trade più rapidamente e quindi di rimanere meno tempo esposti a mercato. Perciò il trader online è una delle professioni del momento: poter gestire al meglio il proprio tempo e spazio lavorativo -si può negoziare anche da casa con un computer e una buona connessione internet- e godere, in caso di riuscita nell’attività, di una buona tassazione, è il sogno di chiunque. Per conoscere più dettagliatamente come opera questa figura, è possibile consultare il portale guidatradingonline.net che dedica un approfondimento per capire chi è un trader online al giorno d’oggi e quali sono le caratteristiche che deve avere per ottenere successo nel mondo degli investimenti digitali.
Il processo formativo per diventare trader online
Oggi confrontarsi con questa realtà, per valutare la predisposizione personale nel mantenere una certa resilienza nel corso del tempo, è tutto sommato abbastanza semplice. Il processo formativo, ad esempio, non rappresenta un grosso problema, in quanto l’offerta didattica è sovrabbondante.
Sul web, infatti, la disponibilità di materiale open source è estremamente varia, anzi spesso sono gli stesti intermediari finanziari i primi hub di formazione; sui loro siti istituzionali per gli utenti iscritti sono disponibili gratuitamente guide, webinar e videocorsi, senza dimenticare che diversi professionisti del settore ormai dedicano parte della propria attività all’insegnamento.
Un altro aspetto interessante del periodo valutativo è rappresentato dal fatto che non per forza bisogna essere dotati di un capitale particolarmente elevato, almeno nella fase di start up: La maggior parte dei broker online, infatti, richiede un primo versamento di poche centinaia di euro, quanto basta in fase di test, anche se successivamente un’attività comparabile ad una professione richiede importi superiori.
Lo stesso discorso vale naturalmente per le versioni demo delle piattaforme di trading che, permettendo di muoversi in un ambiente operativo del tutto sovrapponibile a quello standard, risultano estremamente utili nel costruire una strategia di investimento efficace; tuttavia, essendo deficitarie di quella componente emotiva che rappresenta il discrimine tra chi ha individuato una buona tecnica e chi è in grado di applicarla in reale, è preferibile adoperarle per periodi di tempo limitati.
Trading online: strumenti di supporto
Infine anche chi incontra difficoltà nel costruire un valido modus operandi, ha comunque la possibilità di rimanere attivamente in questo campo: difatti la tecnologia ed il mondo dei social hanno aperto la strada ad una serie di strumenti che possono supportare un trader nelle manchevolezze di natura tecnica.
Si tratta, nello specifico, di network a tema finanziario in cui gli iscritti possono visualizzare i trades di altri utenti che condividono le proprie strategie. In questo modo, potendo consultare il rating di ciascun investitore, un risparmiatore può selezionare le strategie più robuste, creandone una personale, sintesi delle migliori, concentrando l’attività di picking sui vari approcci anziché su singoli asset.