Figli e viaggi d’istruzione, importanti ma troppo cari: come sostenere le spese

I viaggi d’istruzione svolgono un ruolo fondamentale per i ragazzi, sia per una questione di svago e di cultura, sia perché rappresentano una preziosa opportunità di inclusione. Di contro, i costi da sostenere per finanziare questi viaggi diventano sempre più impegnativi, con il rischio di privare i figli di una possibilità unica nel suo genere.
Oggi approfondiremo alcune informazioni riguardanti questo tema, con un riferimento alle linee guida su come far fronte alle spese inerenti alla partenza dei propri figli.
L’importanza dei viaggi d’istruzione per i figli
Per prima cosa, i viaggi d’istruzione rappresentano una risorsa unica per la crescita culturale dei ragazzi, dato che consentono loro di scoprire luoghi particolari e ricchi di storia. In secondo luogo, il turismo scolastico è una forma di svago indispensabile per spezzare la fatica dell’anno, e per creare un rapporto meno formale fra alunni e professori. A maggior ragione, dopo due anni di stop causati dalla pandemia, per gli studenti è tempo di tornare alla ricorrenza della gita scolastica e godersi la possibilità di apprendere in modo diverso.
Come se non fosse già abbastanza, partire per un viaggio d’istruzione vuol dire anche inclusione. Per fare un esempio concreto, i ragazzi con difficoltà di socializzazione hanno un’ulteriore possibilità per legare con i propri compagni di classe e di scuola. Tutto, dunque, molto utile e stimolante. Ma c’è una nota dolente, ovvero il costo crescente di tali viaggi. Spesso i genitori hanno difficoltà a sostenere le spese in questione, e cercano in tutti i modi delle alternative valide per soddisfare la volontà dei propri figli. Oggi esistono infatti anche alcuni finanziamenti particolari, ad esempio si consiglia di approfondire il funzionamento del miniprestito su Younited-credit.com, una soluzione ideale per rispondere alle esigenze didattiche dei ragazzi. Seguendo questa strada, infatti, insieme ad alcuni semplici accorgimenti per il risparmio in casa, sarà più semplice affrontare le spese e preservare una situazione di benessere familiare.
Spese detraibili per le gite scolastiche e altre informazioni
Le famiglie hanno la possibilità di poter contare su alcune detrazioni, che riguardano le spese per la mensa e per le gite scolastiche: per quest’ultime si parla di una quota del 19% su un tetto di spesa massimo corrispondente a 786 euro. In realtà questo pacchetto di facilitazioni comprende anche altri elementi, dato che vengono incluse anche le spese per il nido (al 19% ma in questo caso entro un tetto massimo di 632 euro per bambino). Altrettanto importanti, poi, sono le regole riguardanti le uscite didattiche con minori; come spiega la normativa di riferimento, per ogni viaggio d’istruzione è prevista la presenza di almeno un docente referente, dunque responsabile della situazione.
Naturalmente il bambino potrà partire soltanto se i genitori firmano l’apposito modulo di accompagnamento, ovvero la delega di autorizzazione. Se invece si parla delle gite scolastiche in un paese straniero, servirà un ulteriore attestato di accompagnamento firmato e validato dal commissariato di polizia.