Regione Lombardia, Andrea Monti (Lega): “Esaltazioni e deliri di conquista dal Pd milanese”

MILANO – “La vittoria elettorale del Pd a Milano rischia di trasformasi in una grande sbornia, foriera di esaltazioni e deliri di conquista, vogliono mettere le mani sulla Lombardia”. A scriverlo è il consigliere regionale e assessore nel comune di Lazzate della Lega, Andrea Monti, sul suo blog personale.
“Le urne – continua il consigliere regionale – erano chiuse da una manciata di minuti, le agenzie battevano i primi exit pool, e già Pierfrancesco Maran si gettava addosso ai microfoni dei cronisti lanciando la sfida: «con questi numeri possiamo conquistare la Lombardia».
A raffreddare gli entusiasmi del recordman piddino di preferenze, giusto il giorno dopo, ci ha pensato direttamente il sindaco Beppe Sala in modalità padre padrone: «Maran vuole avere un futuro politico, ragioneremo insieme perché continui ad avere centralità con una formula diversa». Una supercazzola politichese per ridimensionare il ruolo di un assessore, Maran, che in questi cinque anni non è stato particolarmente gradito dal primo cittadino milanese.
Rimaniamo però sullo stato di esaltazione del Partito Democratico milanese, che ha pensato bene di lanciare già il guanto di sfida per le regionali del 2023, convinti ancora una volta che sfondare Milano significhi conquistare automaticamente anche la Val Brembana e tutta la Pianura Padana. Certo, la sconfitta del centro destra a Milano è stata pesante nei numeri, ma attenzione che rischia di essere una illusione ottica, almeno nelle dimensioni percepite.
L’affluenza a Milano si è fermata al 47,72%, quasi sette punti in meno della media nazionale, che ha segnato un comunque deludente 54,69%. Nel municipio 1, il salotto milanese, addirittura siamo fermi al 44,6%. Ciò significa che gli elettori del centro destra non sono andati a votare, la responsabilità è sicuramente di tutta la coalizione, regalando a Sala una vittoria imponente nei numeri, che rischia però di non riflettere il vero sentimento dei milanesi. Perché un sindaco davvero amato trascina alle urne, i milanesi hanno scelto invece di rimanere comodi sul divano.
E poi la Lombardia non è Milano, ma questo non lo riescono proprio a capire i salottieri di sinistra. L’uscita di Maran tradisce il vero spirito del Pd, quello che continua a condannarli a una non comprensione dell’anima vera e profonda della Lombardia. Così come ci si illude che la Lega abbia abbandonato, come dice Maran, lo spirito e la voglia di essere sindacato del territorio. Si illude che la battaglia per l’autonomia della Lombardia, che loro hanno osteggiato fino a ipotizzare una inverosimile richiesta di commissariamento della nostra regione, sia stata dimenticata o accantonata. Non è così, come si accorgeranno già nei prossimi mesi.
Noi continuiamo con il buon governo della Lombardia, impegnati a cavarci fuori da questa crisi sanitaria ed economica, lasciamo al Pd l’esaltazione e la voglia di vincere le elezioni per mettere le mani sulla Lombardia. Pensiamo a lavorare per i lombardi, perché al di là delle campagne gratuitamente e volutamente ostili, è una cosa che ci riesce bene. I numeri della campagna vaccinale lo dimostrano, dicendo che siamo ai vertici in Europa, non solo in Italia. Ci vediamo nel 2023.”
(In foto: Andrea Monti)
06102021
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Commenti
Bravo Monti continuate cosi!!
Dopo che avete distrutto l’ospedale di Saronno qui non governerete mai mai mai più.
Domanda OT per la redazione. Quanti commenti ricevete in media al giorno che dovete controllare?
Milano ha già avuto un sindaco della Lega. I tempi della “Padania libera” sono morti da molto tempo. Rassegnatevi
La sonorità degli schiaffoni politici ricevuti da un elettorato consapevole non fa vedere a questi leghisti di essere finiti in una spirale che li porterà nel 2023 fuori dalla Lombardia per colpa di un “capitano” che ha perso la bussola. Umiltà è un termine che non conoscete. Pausa di riflessione neanche. Stop
Mi sa che gli unici che hanno bevuto, ma per dimenticare, siete voi. Si avvertono ancora gli effetti nei “ragionamenti” che ci propone.
A Milano siete arrivati al 13% per quello che avete messo in campo e’ gia’ troppo.
Un pizzico di umiltà di fronte all’esito di Milano forse era dovuto, invece no, come sempre tutti vincitori. Squallide anche le dichiarazioni di chi pronosticava l’uso del Malox da parte di qualcuno… Veramente un brutto esempio di politica. E vedo che continuate con questo modo di fare. Peccato. Speriamo nella prossima generazione. Anziché riflettere sui tanti errori e candidati non all’altezza presentati e cercare di mostrare un pizzico di umiltà e volontà di migliorare si continua con questo fare da “gradassi”… attenzione, perché prima o poi anche la Lombardia si sveglierà e finalmente capirà che bisogna cambiare, indipendetemente da chi ci sarà, e smetterla di votare “per partito preso”.
I nodi vengono sempre al pettine
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dio ce ne scampi, la sinistra fa danni irreparabili
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Luoghi comuni ne abbiamo, finora molti danni sono stati fatti da qualcun altro.
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Milano è rinata grazie alla sinistra
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