Ospedale, presentato piano interventi. Ballabio “Serve anche più personale”

SARONNO – “Finalmente dopo anni ieri nel corso di un incontro sindacale programmato la Asst Valle Olona, di cui l’ospedale di Saronno fa parte, ha presentato un programma di interventi strutturali con gli investimenti previsti e importante novità, la tempistica di realizzazione delle opere”.
E’ Daniele Ballabio di Uil Fpl a fare il punto delle prossime novità per il presidio di piazzale Borrella: “Bene lo consideriamo un primo passo verso la rinascita dell’ospedale ma che deve essere accompagnata da investimenti in nuovi impianti e attrezzature mediche”
Ma serve di più: “Altro vero obiettivo che la Asst deve necessariamente porsi è il reclutamento di personale medico, sanitario socio sanitario e tecnico/amministrativo in numeri adeguati per essere pronti all’avvio della riforma sanitaria che verrà approvata in consiglio regionale a novembre con il previsto avvio della riforma a gennaio 2022 finalizzata, anche con le risorse del Pnrr, nel successivo triennio ad aprire alla assistenza territoriale fatta di distretti sanitari, ospedali di comunità, centrali operative territoriali, case della salute, telemedicina”.
“L’ospedale di Saronno – rilancia Ballabio – in questo nuovo assetto sanitario territoriale deve, assieme al distretto, essere il punto cardine dell’assistenza dei comuni della provincia di Varese coincidenti con il piano di zona. L’ospedale dovrà essere a pieno titolo e con tutti i requisiti pronto per sostenere la sanità del saronnese. Noi incalzeremo la regione i comuni l azienda su questi obiettivi”
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Commenti
Esatto, servono giovani infermieri e giovani dottori perchè molti degli attuali stanno per andare in pensione.
Io questo so, che il Saronnese ha il suo ospedale
Che questo ospedale è pubblico e privo di fini di lucro.
Che questo ospedale lo stanno mandando in malora.
Che, con tutto il rispetto per la loro professionalità, io non ho nessuna voglia di rivolgermi alle
strutture sanitarie private che (oh sorpresa!) appaiono al contrario sempre più floride.
Che io voglio indietro il mio ospedale pubblico e lo voglio ben attrezzato, ricco di professionalità, competitivo.
Che se non mi ridanno indietro il mio ospedale considererò non solo la regione ma anche i vari sindaci del territorio responsabili.
Chissà cosa succederà ora: sempre la solita solfa che non ha mai risolto niente: è dal 1998 con gli azzonamenti che si va avanti così!
E i politici? Che fanno? Bla bla bla.
Dopo 25 anni di distruzione del sistema sanitario pubblico la pandemia ha portato a galla tutte le scelte fallimentari… Visto che devono far vedere che qualcosa fanno approfittatene ora perché passata la pandemia torneranno a stringere i cordoni per girare tutto al privato