Dieta vegana: pro e contro

Dati alla mano, sono sempre di più le persone che, sia per motivi di antispecismo e ambientalismo, sia per ragioni di salute, scelgono di abbracciare una dieta vegana. Di questo regime alimentare si parla tantissimo, spesso con poca consapevolezza scientifica.
Ecco perché, di base, nel momento in cui si decide di metterlo al centro della propria quotidianità opportuno rivolgersi a un dietologo, a un nutrizionista o a un dietista, in modo da avere, da parte di un esperto, una valutazione di fattibilità sulla base delle proprie condizioni di salute e dello stile di vita. Al netto di ciò esistono comunque alcuni punti che è possibile chiamare in causa e che valgono a livello generale. Quali sono? Scopriamoli assieme nelle prossime righe di questo articolo.
I vantaggi di una dieta vegana
Come si può leggere sulle pagine di subito.news, la dieta vegana presenta diversi vantaggi. Tra questi, è possibile citare indubbiamente l’importante introito di fibre. Questi nutrienti sono fondamentali per un’alimentazione sana. Permettono infatti di mantenere attivo l’intestino, con ovvi vantaggi quando si parla di lotta al gonfiore addominale.
I benefici delle fibre non finiscono qui! Da non trascurare è anche la loro capacità di favorire il rallentamento dell’assorbimento ematico degli zuccheri. Questo si traduce nella prevenzione dei picchi glicemici che, molto spesso, sono alla base dell’aumento di peso dovuto all’eccessiva assunzione di cibo fuori pasto a causa degli attacchi di fame.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei motivi per cui vale la pena scegliere una dieta vegana. Oltre a quello appena citato, è doveroso chiamare in causa anche la possibilità di assumere proteine ad alto valore biologico riducendo i grassi poco sani che caratterizzano alimenti come le carni rosse.
Un altro aspetto indubbiamente positivo della dieta vegana riguarda l’ampio spazio dato alle fonti di carboidrati complessi, come per esempio i cereali integrali. Molto utili quando si tratta di prevenire i già citati picchi glicemici, sono fonti di proteine – in misura minore rispetto a cibi come i legumi e il tofu – e di minerali preziosi.
Quali sono i contro?
La dieta vegana ha dei contro? La risposta è affermativa. Tra questi, è possibile citare la necessità, data l’eliminazione di qualsiasi alimento di origine animale, di integrare la vitamina B12, nota anche come cobalamina.
Vitamina idrosolubile che non viene sintetizzata dal nostro organismo ma va assunta tramite fonti alimentari, ricopre un ruolo fondamentale per la salute in quanto favorisce il corretto metabolismo degli aminoacidi e degli acidi nucleici. Da non dimenticare è il suo essere basilare al fine della produzione dei globuli rossi e del midollo osseo. Per consigli specifici sull’integrazione, è il caso di rivolgersi al proprio medico curante.
Un altro aspetto che può essere definito non positivo quando si parla di dieta vegana riguarda il fatto che, in molti casi, i preparati vegani confezionati che si possono acquistare sugli scaffali della grande distribuzione non sono propriamente sani. Il motivo è molto semplice e riguarda il fatto che, per renderli più appetibili, negli ingredienti viene inclusa una quantità di sale molto alta.
Questo, come ben sa chiunque abbia una base minima di scienza dell’alimentazione, è pericoloso per via dell’aumento della pressione arteriosa che, quando è fuori dai valori normali, rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per la salute cardiovascolare. Rimanendo invece sulla questione estetica, esagerare con il sale porta a un peggioramento della ritenzione idrica, problematica con la quale molte persone hanno a che fare.
L’ostacolo che abbiamo appena descritto può essere facilmente aggirato leggendo bene l’etichetta di quello che si compra al supermercato e, se si ha la possibilità di farlo, rivolgendosi a fornitori che producono prodotti plant based, ossia alimenti non di origine animale e non sottoposti a processi di lavorazione industriale.