Quasi trecento saronnesi in piazza uniti con un nastro blu per le donne afghane

SARONNO – Anche la città di Saronno è chiamata oggi a scendere in piazza per le donne afghane in contemporanea mondiale con tante comunità vicine e lontane. Ad organizzare l’iniziativa il sodalizio Quattro passi di pace.
Il ritrovo è previsto alle 17 in piazza San Francesco: “Inizieremo con una lettura drammatizzata di Ilaria Marchianò che, accompagnata dall’arpa di Gabriella Monti, ci aiuterà a meglio comprendere la situazione attuale delle donne in Afghanistan” A seguire Anita Olivieri, 9 anni, interprete dello Zecchino d’Oro Official e Piccolo Coro TAB “offrirà la sua splendida voce per chi una voce non ce l’ha”.
“Ci faremo quindi accompagnare dal poeta Hafez Haidar tra le pagine de “Le Mille e Una Notte” sempre cullati dal suono dell’arpa. Chiara Milan ci aiuterà a riflettere attraverso alcune canzoni. Nel frattempo l’artista Flavia Discacciati realizzerà un dipinto che commenterà in conclusione”.
“Nelle mani e alle finestre delle case mettiamo un drappo blu, come quello che le vuole nascondere – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa a livello globale – ripeteremo la marcia ogni sabato, fino a quando sarà necessario. Indossiamo da subito, ogni giorno, un pezzo di stoffa blu per dire alle donne afgane: siamo con voi, vi vediamo, vi sentiamo”.
Quattro Passi di Pace, realizzatrice di questo progetto, è una rete di associazioni che si pone come fine quello di diffondere una cultura di pace, fratellanza e solidarietà, operando in varie forme nel campo del volontariato sociale a Saronno già dal 2014. Nel dettaglio fanno parte del gruppo Acli, Agesci Saronno I, Anpi Saronno, Associazione Auser Volontariato Saronno, Asvap4, AVULSS, GIVIS, Gruppo Alice, Il Sole Onlus, Associazione Centro Recupero Arti e Mestieri, Associazione Culturale “Il Pozzo” di Rovellasca, Centro di Incontro, Masci, Associazione di Promozione Sociale “Gianni Ballerio”, Associazione Multietnica “Oasi” di Rho, Commissione Carità-Missione e Migranti, Emergency Gruppo di Saronno, Giovani Musulmani d’Italia-Saronno, Il Centro Culturale Islamico di Saronno Italia, Il Sandalo Equosolidale, Intrecci scs Onlus, Legambiente Saronno, L’Isola che non c’è, Pastorale Migranti Zona IV, Semplice Terra.
Lascia un commento
Commenti
Non avete di meglio da fare
-
Perché, di grazia, le provoca fastidio questa iniziativa di sensibilizzazione?
-
Lasci perdere, a simili commenti è inutile rispondere
-
Bella iniziativa, fate sparire le inutili bandiere arcobaleno e parteciperà più gente!
Per fare qualcosa di concreto:
In attesa dei vari aiutiamoli a casa loro….
-
…. la coscienza dei partecipanti è a posto!
Quanta gente!!!!
-
A giudicare dalle riprese televisive del tg3 Lombardia forse un centinaio le presenze attive, il resto spettatori e curiosi che passavano per caso.
-
Piu di quanti normalmente si vedono ai banchetti green
Giusto sensibilizzare l’argomento ma poi il cambiamento deve partire da loro, se lo vogliono.
-
…certo, me le immagino le donne, senza lavoro, senza istruzione, vendute come schiave e chiuse in casa, ad organizzarsi per contrastare uomini con fucili automatici che non hanno il minimo scrupolo a torturarle ed ucciderle…
Il commento va bene solo se supportato da idee concrete, altrimenti meglio stare zitti.-
È una mentalità “mafiosa”, ci sarebbero anche gli uomini senza il fucile che per paura o per interesse non contrastano quelli con il fucile.
Credete che si possa arrivare con una bomba in un aeroporto o piazzare bombe così senza l’aiuto della gente locale?
-
-
Una famiglia afghana a casa di ognuno dei partecipanti e già avremmo trovato la soluzione abitativa ed economica per tutti quelli che fino ad ora sono arrivati in Italia: questa sarebbe la vera accoglienza ed integrazione.
Ma non sarà ovviamente così……
L’importante è stato testimoniare e partecipare, al resto come al solito ci penserà la collettività.-
Poteva mancare il commento di mr. “a casa tua”?
Solitamente poi si professa anche cristianissimo…. ma deve aver sempre sempre essersi dimenticato di leggere un qualunque Vangelo! -
C’è chi sensibilizza e chi ospita, chi sensibilizza non può anche ospitare.
-