“Come va Saronno?”, Leva (Con Saronno): “Priorità? Revisione del Pgt con un processo partecipativo”

SARONNO – Oggi è Angelo Leva segretario di Con Saronno, a rispondere alle domande di “Come va Saronno?” il momento di riflessione e analisi lanciato da ilSaronno nel periodo estivo per fare il punto della situazione degli ultimi mesi in città e delle priorità per la ripartenza.
Ecco le risposte alle 5 domande
Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2021 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
Un plauso all’ organizzazione per emergenza covid, a come è gestita la città e I rapport coi cittadini sui temi scuola, sport, lavori pubblici. Rimandata a settembre la valutazione sulla fase progettuale dello sviluppo della città futura.
L’Amministrazione e il consiglio comunale usciti dall’ultima tornata elettorale lavorano a pieno regime. In questi mesi non sono mancati gli scontri, le crisi e i colpi di scena. Quali sono state le sorprese, quali i punti di forza e quelli di debolezza?
Punti di forza: comunicazione coi cittadini, forte orientamento all’obiettivo della realizzazione del programma elettorale. Punti di debolezza: eccessivo allargamento della base partecipativa del processo decisionale. Sorpresa: la coalizione è in grado di mettere a disposizione competenze notevoli e diversificate che consente all’Amministrazione di non fare uso di consulenti.
Le sfide di quest’inizio estate sono state l’ospedale, con la riforma sanitaria in corso, la sicurezza e la ripartenza post Covid… come si è mossa Saronno?
Saronno sta concertando con le forze regionali una organizzazione territoriale di eccellenza in tema di sanità e secondo le risorse e le regole stabilite dalla recente legge regionale
Cosa inseriresti tra le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
L’avvio del processo di revisione del piano di governo del territorio (PGT) e avvio contestuale del processo partecipativo. Le grandi sfide sono la viabilità, la qualità della vita, l’accesso ai servizi, il recupero delle aree dismesse, il verde cittadino
Recovery fund: l’Amministrazione è al lavoro per ottenere fondi per rilanciare la città: su cosa si dovrebbe investire nel lungo periodo?
Sulla creazione delle infrastrutture di collegamento col Saronnese che consenta in future di stabilire una collaborazione coi comuni vicini su una migliore gestione dei servizi e sulla creazione di servizi nuovi. Non abbiamo una legge che obblighi I comuni a collaborare quindi le infrastrutture consentiranno di stabilire una negoziazione virtuosa che potrà creare beneficio a tutti
Le domande sono rivolte a tutte le forze politiche presenti in città, a partire da quelle che siedono in consiglio comunale. Potranno rispondere davvero tutti: capigruppo, segretari, consiglieri, candidati, ex e interessati alla politica saronnese. Le risposte verranno pubblicate a partire dal 26 luglio su ilSaronno nella sezione politica (le troverete tutte qui).
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Commenti
Fermate quell orrendo grattacielo in costruzione dietro l iperal ! È disgustoso e dannoso per la città ! Fate un ricorso al TAR , mettetevi di traverso !
Un intervento riassumibile in una riga : basta cemento , basta edilizia da 10 piani di morbidezza
Intervento curioso, pensando al PGT di Uboldo: cementificazione spinta, volumetrie al massimo, consumo allegro del territorio. Chissà chi l’avrà deliberato, forse i marziani.
Senza offesa, ma questa è un lunga sfilza di banalità. Da questa serie “come va Saronno?” fa impressione la generale banalità e ripetitività delle risposte. Non un guizzo, non una analisi d’insieme del territorio, non una strategia organica per il futuro. Quest’ultima intervista non è da meno.
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Si chiama politica degli ultimi 40 anni.
Bene quanto affermato da Angelo Leva. In particolare: “Revisione del PGT con un PROCESSO PARTECIPATIVO”, la partecipazione è libertà e democrazia.
Mi permetto aggiungere la necessità di una preliminare revisione a breve di qualche regola del PGT: un ridimensionamento delle volumetrie con un riesame delle altezze e delle distanze. Inoltre, evitare la monetizzazione degli standard (se lo spazio è poco si costruisca di meno).
Saronno ha già una densità abitativa molto elevata e, pertanto, è indispensabile una futura crescita urbanistica razionale! È in gioco la qualità della vita, attuale e futura, dei Saronnesi!
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Oggi un modello di sviluppo urbano sono le megalopoli e quindi per forza di cose se non si fanno delle scelte coraggiose che per contenere questo tipo di espansione, credo sia inevitabile.
È impossibile contemporaneamente creare un centro urbano attrattivo e dove risiedono attività economiche ed evitare il sovraffollamento.
Tutti vorrebbero lavorare sotto casa.La verità oggi è che c’è chi specula sul lavoro di altri anche con una semplice vendita di casa.
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Ottimo intervento