Investimenti: si prospetta un anno da record per gli ETF

Investimenti: si prospetta un anno da record per gli ETF
Il contesto macroeconomico sempre più incerto ha portato al boom di investimenti in ETF, uno strumento finanziario molto apprezzato dagli investitori privati. Secondo l’analisi di ETFGI ripresa da Il Sole 24 Ore, dopo una raccolta di 767 miliardi di dollari nel 2020 soltanto nei primi 6 mesi del 2021 sono stati investiti 659 miliardi di dollari in ETF, una performance che potrebbe portare questi particolari fondi d’investimento quotati in borsa a battere ogni record quest’anno.
La prestazione più significativa è quella relativa agli ETF azionari, ovvero fondi che replicano i principali indici azioni globali, oggetto di una raccolta di 459 miliardi nel primo semestre 2021, a fronte di 366 miliardi nel 2020 e 283 miliardi nel 2019. Secondo gli esperti di BlackRock, il settore degli iShares (indici globali) potrebbe arrivare a valere entro il 2025 fino a 15 mila miliardi di dollari, trainando il comparto degli ETF azionari che potrebbe continuare a crescere in modo considerevole nei prossimi anni.
Al contrario per gli ETF obbligazionari l’andamento è decisamente meno esplosivo, infatti rispetto a una raccolta di 231 miliardi di dollari nell’intero 2020 quest’anno gli investimenti nel primo semestre 2021 si sono fermati a 112 miliardi, mostrando una tendenza stabile senza nessuna accelerazione come avvenuto nell’ambito azionario. Tuttavia ci potrebbe essere un’espansione anche per questi prodotti finanziari, specialmente qualora lo scenario macroeconomico dovesse peggiorare nei prossimi mesi e spingere la richiesta di maggiore sicurezza da parte degli investitori.
Come funzionano gli investimenti in ETF
Al giorno d’oggi esistono diverse soluzioni per investire in ETF, fondi indicizzati che replicano l’andamento di un indice di riferimento o di un tipo di asset specifici. Un’opzione apprezzata in ambito retail è il trading CFD sugli ETF, infatti diversi broker regolamentati offrono questa possibilità.
Uno dei più apprezzati, a questo proposito, è senza dubbio eToro, i cui bassi costi per l’apertura di un conto d’investimento permettono di operare sugli ETF anche con piccoli capitali, pagando soltanto uno spread sugli eseguiti senza costi fissi: per maggiori informazioni in merito, è possibile consultare l’approfondimento “eToro deposito minimo” proposto dagli esperti di Investingoal.it.
Il trading CFD consente di investire senza acquistare direttamente gli ETF, speculando sulla volatilità del prezzo aprendo posizioni long o short tramite i contratti per differenza, strumenti finanziari derivati più accessibili e adatti alle operazioni di breve termine come il trading intraday. Questa modalità offre la possibilità di abbattere i costi di gestione, tuttavia bisogna maturare competenze adeguate nell’analisi finanziaria. Per il trading online con i CFD, infatti, è necessario conoscere l’analisi tecnica, utilizzando le indicazioni ottenute dai grafici per mettere a punto strategie operative ottimali.
In alternativa è possibile acquistare ETF direttamente, comprando delle partecipazioni dei fonti indicizzati. In questo caso bisogna tenere conto dell’importo minimo per l’investimento in base al tipo di ETF e dei costi di gestione, commissioni che possono essere più o meno elevate a seconda del fondo quotato e del gestore. L’acquisto di ETF viene preferito in genere per operazioni di lungo termine, poiché si tratta di investimenti realizzati con lo scopo di diversificare il capitale con obiettivi che spesso superano anche i 10 anni.
Il principale vantaggio degli investimenti in ETF sono i costi ridotti rispetto ad altri strumenti finanziari, inoltre sono prodotti finanziari quotati, perciò sono soggetti a rigidi controlli da parte delle autorità di borsa. I fondi indicizzati sono anche più flessibili rispetto ad altri strumenti, in quanto è possibile liquidare la posizione in qualsiasi momento. In più sono abbastanza sicuri, infatti in caso di fallimento dell’emittente o del gestore il patrimonio dell’ETF rimane protetto, senza contare la semplicità d’investimento in confronto all’acquisto di azioni singole.
Quali sono i motivi del successo degli ETF?
Secondo gli esperti gli ETF rappresentano uno degli strumenti finanziari più promettenti per il futuro, con un potenziale di crescita significativo nei prossimi anni. I fondi quotati propongono una soluzione d’investimento facile e accessibile per i privati, su cui operare direttamente oppure rivolgendosi ad un consulente finanziario o ad un servizio di robot advisor. Allo stesso tempo è prevista una crescita del risparmio dopo la crisi causata dalla pandemia, somme che in parte potrebbero essere investite proprio in ETF grazie alla semplicità di questo prodotto finanziario.
Un aspetto da considerare è quello della diversificazione, infatti con gli ETF non si investe in specifiche obbligazioni o azioni ma in un paniere di titoli, un approccio che riduce il rischio grazie alla maggiore diversificazione, una strategia che molte persone con scarse conoscenze finanziarie non sarebbero in grado di realizzare in modo autonomo. Inoltre sono in forte crescita gli ETF green, ovvero i fondi indicizzati incentrati su strumenti finanziari legati all’economia verde, dalle imprese che lavorano con le fonti rinnovabili ai nuovi settori della green economy come la e-mobility.
Tutti questi fattori rendono gli ETF particolarmente adatti al profilo tipo degli investitori di oggi, i quali scelgono sempre di più i fondi quotati per la loro flessibilità, accessibilità, i costi contenuti e la versatilità di questi prodotti finanziari. L’ampia gamma di ETF disponibile oggi permette di scegliere i fondi indicizzati più adeguati, tenendo conto delle proprie esigenze e degli obiettivi d’investimento. Ovviamente è indispensabile prestare attenzione alla selezione degli ETF giusti, analizzando con attenzione il rapporto costi/benefici potenziali di ogni fondo per individuare gli strumenti migliori in base ai risultati che si vogliono ottenere.