Visto da Varese: Estate e pandemia, addio viaggi in piena libertà

di EZIO MOTTERLE
Pareva una previsione puramente scaramantica, mesi fa, quella che immaginava un’estate di spostamenti limitati causa rischio covid, vacanze insomma a chilometro zero o quasi, niente liberi tutti di viaggiare con l’emergenza sanitaria finalmente alle spalle. E invece eccoci qui a fare i conti ancora con le incerte prospettive della pandemia, scrutando giorno dopo giorno decisioni tali da modificare in corsa comportamenti messi a rischio dalla galoppata della variante delta. Uno scenario ormai destinato volenti o nolenti a frenare viaggi vecchia maniera, fondati su movimenti spensierati in libertà, e a rilanciare nel contempo quelle soluzioni immaginate ormai come un ripiego nemmeno più da considerare. Altro che scaramanzia, insomma: quei timori tornano a pesare proprio nel pieno tempo della vacanza, per ora sotto forma di appelli più o meno accorati alla prudenza, ma presto cin nuove restrizioni, visti i numeri del contagio sempre più in agguato tra le frontiere nazionali ma anche tra quelle regionali, una situazione che fa anche sfumare la prospettiva che il green pass europeo con doppia vaccinazione fosse il baluardo invalicabile per garantire la normalità o quasi. Ed ecco che per necessità si riscopre in tutta fretta un mondo di occasioni sotto casa che offrono mete vicine lungamente trascurate, col Varesotto in prima fila a proporre soluzioni suggestive già divenute gettonatissimi luoghi di svago stile vacanza. Dai laghi alle valli, dai tesori d’arte ai monumenti, tutto a portata di mano per un turismo locale o di prossimità che già annuncia per la stagione risultati brillanti. Soluzioni credute ormai nel cassetto si propongono viceversa come mete di primo piano, luoghi del presente e del passato sospesi fra storia e preistoria, un elenco lungo supportato da puntuali campagne promozionali che stanno veicolando in provincia flussi turistici importanti, con tutto quel che ne consegue anche sul piano economico. E così si ridimensionano anche le immagini-cartolina inviate sui social per documentare gli exploit vacanzieri, non più spiagge esotiche bordate di palme o scorci di capitali alla moda, ma quiete sponde di laghi con lo sfondo di paesini adagiati nel verde. Un relax senza pretese ma a portata di mano, libero o quasi dai condizionamenti indotti dall’emergenza, antidoto in molti casi obbligato alla ricerca di mete più lontane e blasonate dove l’incognita dell’emergenza sanitaria resta dietro l’angolo condizionando la vita di tutti. Per quanto tempo chissà.