Chiusura Gianetti, lo shock delle istituzioni locali: “Schiaffo a centinaia di famiglie”

CERIANO LAGHETTO / SARONNO – Chiusura Gianetti, shock da parte delle istituzioni locali: “Una decisione grave che apre un’altra ferita sul nostro territorio dopo la drammatica chiusura della multinazionale francese Rhodia tra 2007 e 2009 – rimarca il vicesindaco di Ceriano Laghetto, il leghista Dante Cattaneo (qui nella foto d’archivio) – Questa lettera inviata ai lavoratori, in un caldo sabato pomeriggio di luglio, è uno schiaffo a centinaia di famiglie già provate da questo anno e mezzo di pandemia. Siamo e saremo al fianco dei lavoratori e spero che ci si possa sedere intorno ad un tavolo per trovare una soluzione comune”.
“Preoccupazione per una notizia che giunge come un fulmine a ciel sereno, in quanto i nostri concittadini che lavoravano in questa realtà sono parecchi. Faremo di tutto per tenere alta l’attenzione su questa grave situazione”, commenta il sindaco leghista di Cogliate Andrea Basilico.
I lavoratori della Gianetti sono per la maggioranza residenti nella zona fra Ceriano, Saronno ed immediato circondario.
Alla Gianetti è dedicata una sezione del Mils, il Museo dell’industria e del lavoro saronnese di via Don Griffanti a Saronno, che presenta così l’azienda.
La “Soc. Anonima Giulio Gianetti” fu fondata nel 1880 da Giulio Gianetti che possedeva un negozio di ferramenta e di profilati in ferro e acciaio nelle vie centrali del borgo di Saronno. Con il progredire della mobilità e l’allargamento del mercato regionale e nazionale Gianetti passò a produrre cerchi ed assali per carri e carrozze. Inizialmente specializzandosi nella fabbricazione di cerchioni in ferro per le ruote in legno dei mezzi di trasporto dell’epoca.
Nel 1913 pur restando profondamente legati a Saronno, i Gianetti costruirono lo stabilimento di Ceriano Laghetto dove vennero installati macchinari per la realizzazione di nuovi prodotti: trattori e macchine agricole, motociclette. Le Costruzioni Meccaniche Gianetti diventarono un importante fornitore dell’industria automobilistica e dei trasporti in forte crescita in Italia.
Nel 1950 morì Giuseppe Gianetti e l’impresa fu ereditata dalla vedova Nina Biffi. Assunta la denominazione “Giulio Gianetti Saronno S.p.A.”, nel 1959 la Sig.ra Biffi cedette l’azienda al gruppo Fergat di Torino.
Parte integrante del gruppo C.L.N. Magnetto di Torino, la “Gianetti Ruote S.p.A.” è a tutt’oggi uno dei maggiori produttori europei di cerchi e ruote per autoveicoli leggeri e pesanti e motocicli.
A seguire il pasaggio della Gianetti Ruote nel Gruppo finanziario Quantum Capital Partners (Qcp) e produce ruote in acciaio di alta qualità per vari costruttori di veicoli commerciali come camion, rimorchi e autobus; suoi clienti sono fra gli altri Daimler, Iveco, Man e Volvo.
04072021
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Commenti
Dante smettila di fare il buonista, anche perchè su questa vicenda tu non sai concludere niente sia politicamente che umanamente
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Ma smettila…almeno su questo maggioranza e opposizione siate uniti!!!!!!!
La Lega ha attualmente il ministro dello sviluppo economico, dopo il selfie provate a fare qualcosa, ora non potete piu’ dire è colpa di…
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In Italia siamo impegnati su fronti ben più importanti vedi dl zan son mesi che si dibatte….. Altro che prendersela con la lega…..altro che sviluppare economia
Andrà tutto bene…c’è sempre il reddito di cittadinanza e i tutor per trovare subito un lavoro.
Ringraziate i comunisti difensori dei lavoratori
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Quelli sono morti, purtroppo non si può dire altrettanto dei fascisti
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Hai il ministro dell’economia della Lega, adesso vediamo se oltre dire baggianate e farvi selfie sapete combinare qualcosa
#lapacchiae’finita -
Ri Graziano le autorità locali e regionali, che a fronte del licenziamento delle rappresentanze sindacali di parte avversa avranno anche gioito
Solo a inizio anno erano stati licenziati i rappresentanti sindacali senza che nessun rappresentante politico, neppure locale, si facesse vedere o avesse nulla dire…