Sabato 29 presidio in piazza: “Dov’è finita l’iniziativa dei 19 sindaci del Saronnese per l’ospedale?”

SARONNO – “Vaccini senza profitti, subito e per tutti, qui e ovunque!
commissariare la sanità lombarda, abrogare la legge 23! ripristinare con i cittadini la medicina pubblica di territorio: case della salute e l’ospedale a Saronno! Sapete che questo è lo stesso titolo del comunicato dello scorso presidio, tenuto il 10 aprile? Evidentemente non è cambiato molto da quel giorno, anche se la nostra pressione cresce”.
Inizia così la nota del la Società della Cura del Saronnese che annuncia un presidio sabato 29 maggio dalle 10 alle 12 in piazza Libertà davanti all’ospedale.
“Vediamo la situazione. Punto 1: i vaccini per tutti gli abitanti del mondo, subito e senza profitti per le multinazionali. Dopo che il presidente Usa Biden si è detto favorevole alla deroga sui brevetti dei vaccini, i governi europei sono rimasti spiazzati. Il parlamento europeo ha votato un ordine del giorno a favore della deroga, ma i governi, riuniti al Summit Mondiale per la Salute di Roma settimana scorsa non hanno deciso nulla in tal senso. Allora la nostra campagna continua: oggi raccogliamo firme, finalmente anche cartacee, per permettere la produzione di vaccini su vasta scala, dato che oggi l’85% di essi resta in Occidente. Ma la pandemia o è sconfitta ovunque, o è destinata a rimanere.
Punto 2: riscrivere da zero la fallimentare Legge sanitaria regionale (“Legge Maroni”).
Oggi decine di piazze in Lombardia tornano a chiederla a chi governa da quasi trent’anni la Regione Lombardia, quelli che hanno costruito sul profitto dei privati la distruzione della sanità pubblica di questa Regione, cianciando di “eccellenza lombarda”. Un’eccellenza fatta di smantellamento del servizio pubblico e territoriale, per favorire le prestazioni più profittevoli, a cliniche ed ambulatori, oltre che servizi provati di cooperative, che hanno proliferato nell’affidamento ai privati di un numero sempre maggiore di servizi, soprattutto per anziani e malati cronici.
Il governo commissari la sanità lombarda, per lo meno incapace se non addirittura colpevole di mala gestione della pandemia dal primo giorno a oggi. Lo chiedono da un anno 100mila lombardi.
In un documento a parte sono indicate le linee per riscrivere la Legge sanitaria regionale, perché ciò che farà la Regione sarà una finta revisione della legge vigente (23/2015, cd. “Legge Maroni”), i cui pessimi annunci riguardano anche l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Valle Olona, di cui Saronno fa parte, con i vertici dell’ASST a ribadire ancora recentemente la volontà di confermare (senza soldi) l’ospedale unico di Busto e Gallarate, oggetto proprio in questi mesi del processo “Mensa dei poveri”, che coinvolge anche l’eurodeputata FI saronnese Lara Comi.
Ed infine, punto 3: dov’è finita l’iniziativa dei 19 sindaci del Saronnese?
Devono riprendere con forza le richieste avanzate alla Regione sul futuro dell’ospedale di Saronno! Se Letizia Moratti (assessore) ed Emanuele Monti (presidente della Commissione Sanità) sono latitanti su tutti i fronti, altrettanto cominciano ad esserlo i nostri primi cittadini, che da ormai tre mesi hanno posto le loro domande e devono immediatamente chiederne risposta.
Al Sindaco di Saronno, Augusto Airoldi, portavoce dei 19, chiediamo inoltre – come fatto ormai due mesi fa – di avviare senza indugio il percorso pubblico e partecipativo per la ricostruzione del sistema sanitario, sociosanitario e sociale del territorio, prendendo spunto dalle esperienze, anche lombarde, già esistenti, per riavvicinare ai cittadini quei servizi che non solo in pandemia, ma anche quando finirà, potranno prevenire nuove tragedie e garantire quella sanità pubblica, universale, preventiva, di qualità che prevede l’articolo 32 della Costituzione.
Si può fare. Si può cambiare, concretamente, come in Italia La Società della Cura afferma nel Recovery PlanET, il suo documento per un utilizzo dei fondi europei in arrivo a favore delle persone!
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Commenti
Ma come, 19 sindaci di tutti gli schieramenti politici…… Bla bla bla battiamo i pugni sul tavolo in regione (Renzi docet) bla bla bla…….
L’ ospedale dopo il covid chiuderà.
Coi soldi del recoveryfund si faranno le case della salute cioè degli ospedali europei lowcost per i meno abbienti e mi fermo qui con le critiche altrimenti …..zac la censura giornalistica scatta implacabile
Cercate di essere precisi nei comunicati. La manifestazione che si terrà sabato 29.5 dalle 10 alle 12 si terrà in piazza Libertà oppure davanti al piazzale dell’Ospedale????? Grazie
Ricordo che si passò alle Aziende Sanitarie perché il precedente sistema, al quale si vorrebbe tornare, aveva mandato allo sfascio la sanità con immenso spreco di denaro pubblico.
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Già,perché adesso si naviga nell’oro!
Come al solito si fa’ un” minestrone ” x dire che lottiamo su tutto x non ottenere nulla , partiamo dal piccolo l’ ospedale di Saronno questo si che fine hanno fatto gli anestesisti? Sono stati assunti lavora a pieno regime se xchè?
Proclamo pieno di inesattezze ed ideologico. Strano che non fanno accenno al vaccino sputnik ancora vietatissimo nella libera europa
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Vietatissimo per il semplice fatto che la Russia non ha mai voluto veramente farlo omologare, se poi contiamo che gli stessi cittadini russi preferiscono non usarlo.. Il silenzio è quello russo
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La Russia non ha voluto farlo omologare, falso. I cittadini russi non lo usano vero ma perché gli hanno detto che non è “obbligatorio” farlo come da noi nella libera Europa dove circoli solo se hai fatto il vaccino “americano” mai testato prima. La libera Europa tarda ad esaminarlo perchè ritiene che i test umani a cui è stato sottoposto in Russia non sono stati etici cioè il cattivo Putin ha obbligato con la forza le persone a farsi iniettare il vaccino per prova.
La guerra fredda lasciata dagli yankee tarda a scomparire.
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