Lega Saronno: “Il Pd conferma le ragioni delle critiche al Ddl Zan”

SARONNO – Prosegue il dibattito fra le forze politiche cittadine sul Ddl Zan. Ospitiamo l’intervento di Marco Castelli della sezione locale della Lega.
La spiegazione offerta dal Pd saronnese, è preziosa ed educata, ma non solo non smentisce le motivazioni addotte nel mio comunicato precedente, ma addirittura le conferma. Infatti la sezione Dem risponde, da manuale, dicendo che “Se uno viene picchiato, il reato non sarà più o meno grave a seconda delle preferenze sessuali della persona offesa, ma sarà più o meno grave se quella aggressione, quella violenza fisica sono impartite per umiliare il ragazzo omosessuale o la persona disabile.”
Quindi se un delinquente, perchè quello resta, volesse pestare un soggetto per umiliarlo in quanto omosessuale o disabile, avrebbe un’aggravante specifica che non sarebbe prevista se il soggetto aggredito e umiliato per altre stupide e perverse ragioni, fosse eterosessuale. In questo il disegno di legge è molto chiaro. E confermo la lettura dicendo che concretamente va a creare una differenza, o sperequazione se preferite, se la vittima in questione è omosessuale o eterosessuale, disabile o normo dotato.
Al pari dell’ articolo 4, che la sezione saronnese Pd spiega molto bene dicendo che “Il Ddl Zan non persegue l’opinione in sé che taluno possa avere su transgender, omosessuali o disabili ma se tali “parole” siano usate per incitare all’odio, alla discriminazione e alla violenza.”
Ancora grazie, per la conferma. Infatti, probabilmente nel mio precedente comunicato ho dato per scontato questo passaggio: il punto è che la discrezionalità per quel che riguarda la nuova legittimità di espressione è nelle mani dei giudici che dovranno decidere se un’opinione espressa sia o meno discriminatoria. Quindi già di per sè questa eventualità aggiunge un limite alla libertà di espressione. Fatto salvo per gli eccessi, già normati dai reati di calunnia, ingiuria, minaccia o istigazione a delinquere, il problema si aprirebbe per tutte quelle posizioni molto dibattute, come ad esempio poter affermare che “Esistono solo maschi e femmine”, oppure poter ribadire la propria contrarietà all’adozione per le coppie omosessuali, o dichiarare che “l’unica famiglia è quella tradizionale” e via discorrendo.
E a sostegno di tali tesi vi sono numerosissimi casi registrati nei paesi “progressisti”, alcuni dei quali citati nel mio precedente comunicato.
Ringrazio la sezione del Pd saronnese per continuare il dibattito nello specifico, mentre per quel che concerne i giudizi alla Fedez espressi nei confronti della Lega non mi sembra il caso di commentare. Forse la serenità che tanto vedono mancante in noi, faticano a trovarla loro stessi perchè troppo impegnati a cercare di ingraziarsi a fine elettorale la comunità Lgbt, a cui evidentemente sono ancora troppo debitori per potersi permettere di correggere un Ddl che si conferma essere un bavaglio ideologico, altrimenti ingiustificato.
Marco Castelli Lega Lombarda Saronno
21052021
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Commenti
Fedez non centre le baggianate omofobe ecc le hanno dette i vostri.
Tranquillo con il ddl non finivano in galera, ma restano affermazioni immonde.
Allora e’ proprio vero che quando leggete non capite ???
Prima la padania
Prima il Nord, ma alla bisogna va bene il prima chiunque: sardi, campani, pastori, nonne, idraulici
No Europa
Basta Euro
Draghi il nemico del futuro dei nostri figli, ma anche Draghi nuovo Presidente della Repubblica
#isenzavergogna
C’è chi si occupa di recovery fund e futuro del territorio e chi si ostina con queste polemiche senza costrutto…
Castelli fattene una ragione piu’ del 60% degli italiani e’ favotevole alla proposta di legge
Voi menate il can per l’aia, forse perche un po’ troppi di voi se ne escono con esternazioni da delirio su questi temi (vedi chi invoca il forno ecc).
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Mi dice dove si trova il dato di tale percentuale? Non mi pare ci sia stato un referendum
Vede che come al solito non ha capito nulla : si tratta di una aggravante non sulla base della natura dell’aggredito , ma sulla motivazione.
Per spiegarglielo in modo che sia comprensibile anche a lei e ai suoi accoliti: se le rubano la macchina , la condanna è per il furto e non dipende dall’orientamento sessuale o dal colore della pelle del proprietario della macchina
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Può anche essere che io non capisca, e la ringrazio per la sua pazienza nel cercare di spiegarmi ciò che a suo dire non capisco, ma la logica di per sè ha il suo peso:
1) se, come dice brillantemente lei, il discrimine è nella motivazione, esiste un discrimine che di per sè genera una sperequazione, appunto non sul fatto di per sè (gravità, crudeltà, efferatezza,…), ma sull’intenzione, presunta o manifesta, che animerebbe il fatto. Per farla semplice, non per lei che evidentemente non ne ha bisogno o non vi è speranza, ma per altri subalterni che come me si addentrano nella questione con i pochi strumenti che possiamo avere a disposizione: se un cretino aggredisce un omosessuale che tifa juve, si dovrebbe stabilire se lo ha aggredito solo in quanto juventino o anche in quanto omosessuale. Se lo avesse aggredito in quanto omosessuale, il cretino avrebbe un aggravante in più rispetto ad aver aggredito uno juventino eterosessuale.
Se uno dovesse apostrofare un soggetto in quanto omosessuale, rischierebbe una condanna o un’aggravante rispetto a stigmatizzarlo con un insulto di differente natura.
2) Determinare giuridicamente le motivazioni determina, giocoforza, un aumento della discrezionalità del giudice: difficilmente si può stabilire oggettivamente quale motivazione animi un cretino che insulta o aggredisce un’altra persona, quindi il magistrato, per quanto probo e integerrimo possa essere, viene chiamato ad esprimersi con una crescente soggettività, e ciò animerebbe ovviamente sempre più polemiche riguardo la sentenza che per forza di cose sarebbe ulteriormente opinabile. Per evitare ciò, si può presumere che se un omosessuale fosse aggredito, e le ragioni di tale aggressione non dovessero essere esplicitate, sarebbe molto probabile l’applicazione di tali aggravanti, onde evitare polemiche ulteriori.
3) Se fosse come dice lei, con un esempio abile nel non parlare del DDL in questione visto che del furto è sempre di un oggetto e non di un soggetto con la sua dignità in ballo, il fatto (aggressione, ingiuria, minaccia, ecc. ecc.) è già normato, indipentemente da orientamento, genere, etnia,…quindi renderebbe la legge Zan inutile.
4) Se tale legge non fosse animata da fervore ideologico e piglio rieducativo al quale una parte della SX ha aderito ci sarebbe un’emergenza in atto che giustificherebbe tale urgenza. Ma se il Ministero degli interni non dice balle, dal 2010 l’Osservatorio sulle discriminazioni conta una media di 26,5 segnalazioni all’anno. In termini numerici è meno di quello che accade mediamente in una scuola all’anno per bullismo.
La ringrazio per il commento di un’intelligenza e profondità fortunatamente rare, e le auguro un buon week end…solidale!