Pneumatici per le auto elettriche Bridgestone presenta la nuova tecnologia ai passi col tempo

Il rapido sviluppo della mobilità elettrica, che garantisce zero emissioni ha portato molte case automobilistiche a impegnarsi in questo settore con l’introduzione di nuovi modelli di autovetture e di furgoni. Di pari passo anche gli pneumatici si sono evoluti e le case produttrici hanno iniziato a sviluppare degli pneumatici appositi. Una delle migliori case di progettazione e realizzazione, Bridgestone è ormai una sicurezza anche per quanto riguarda questa tipologia di pneumatici, che richiedono un engineering particolare, dato il diverso comportamento dell’auto durante la marcia con l’assenza del cambio e la “coppia” senza variazioni.
Le caratteristiche principali da tenere presente nella progettazione e realizzazione degli pneumatici destinati alle vetture elettriche tre. La prima è un utilizzo “intelligente” della quantità di materiali in modo da non incidere sul peso del pneumatico, la seconda la ricerca di una bassa resistenza al rotolamento, che consente di avere un consumo minore dal punto di vista energetico e di conseguenza garantire una maggiore autonomia per le batterie della vettura, e la terza il mantenimento di performances di ottimo livello in tutte le situazioni di guida, sia sul bagnato che sull’asciutto e anche nella percorrenza in curva e nel momento della frenata. Bridgestone, una delle case leader in campo mondiale per quanto riguarda il fatturato ha da poco tempo iniziato una collaborazione con Microsoft che ha come finalità lo sviluppo del “Tyre Damage Monitoring System“, un dispositivo di monitoraggio. Questo sistema è in grado di rilevare in tempo reale se gli pneumatici hanno subito dei danni e utilizza il “Connected Vehicle”, un modulo messo a punto proprio da Microsoft. IL TDM System ha ricevuto un grande interesse da parte di una delle maggiori aziende costruttrici di auto, la tedesca Volkswagen, che ha intrapreso una collaborazione mirata con Bridgestone. Una sperimentazione per la quale Volkswagen ha scelto di utilizzare la nuova ID.3 ingegnerizzata con la tecnologia “Enliten” la berlina di fascia “compact”, molto attesa sul mercato e che fa parte della nuova linea di vetture elettriche della Casa automobilistica tedesca. In particolare questa tecnologia è applicata con gli pneumatici Bridgestone Turanza Eco progettati ad hoc per questa linea di autovetture.
Dal punto di vista tecnico, le gomme che sono caratterizzate dal sistema Enliten hanno una migliore scorrevolezza e quindi riducono la resistenza al rotolamento del 30% rispetto ad una gomma estiva tradizionale. Da questo deriva quindi un calo dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2 nelle vetture con alimentazione tradizionale, mentre per quelle elettriche una maggiore percorrenza con una ricarica singola. Facendo un altro confronto con una normale gomma estiva, quella realizzata con la tecnologia Enlite pesa in media il 20% meno, circa 2 Kg. per ogni pneumatico ed anche questo dato contribuisce ad un risparmio energetico ulteriore e non ultimo il minore utilizzo della materia prima per la realizzazione degli pneumatici, porta ad una maggiore attenzione nei confronti dell’Ambiente che ci circonda.
La gamma Bridgestone presente sul mercato per quanto riguarda i Turanza Eco con tecnologia Enliten, che sono specifiche per le vetture elettriche Volkswagen ID, comprende tre misure con diametro 18, 19 e 20 pollici. Per quanto riguarda i modelli da 19 e 20 pollici è presente una ulteriore dotazione, quella della tecnologia B-Seal, un altro progetto che la casa di pneumatici ha sviluppato per garantire alla gomma una tenuta d’aria temporanea se si verifica una foratura, in modo da poter continuare a viaggiare.
Per garantire queste novità dal punto di vista qualitativo, Bridgestone ha attuato un approccio innovativo legato sia alla fase di progettazione che a quella di produzione degli pneumatici. La tecnologia Enliten miscela delle mescole “proprietarie” e questo garantisce un miglioramento della resistenza all’usura e la riduzione della profondità del battistrada degli pneumatici, oltre ad un nuovo concetto nel design dello stampo e uno spessore interno del pneumatico ridotto e rinforzato. Di questo nuovo approccio da parte della sua azienda ha parlato il CEO e President Bridgestone EMEA, Paolo Ferrari, il quale ha sottolineato come oggi sia responsabilità di tutti a partire dalle aziende per terminare con i singoli, di lavorare avendo come scopo una sostenibilità sempre maggiore. Quello che viene fatto quotidianamente in Bridgestone è un contributo fattivo a questo impegno, che è stato sintetizzato in “Our Way to serve”, documento che racchiude i valori cardine dell’azienda. I nostri clienti, ha proseguito Paolo Ferrari, sono nostri partner e quindi l’azienda si assume la responsabilità di dare loro un attento e completo supporto in modo di aiutarli a raggiungere, nel miglior modo possibile, quelli che sono i loro obiettivi. Un cammino che è importante anche per la visione aziendale a lungo termine per il sostegno dell’ambiente. Entro il 2050 infatti Bridgestone si è posta l’obiettivo di realizzare i propri prodotti utilizzando soltanto materie prime rinnovabili e sostenibili e la tecnologia Enliten rappresenta un grande passo in avanti su questa strada. Anche Steven De Bock, nella sua veste di “VP Consumer Replacement e OE di Bridgestone EMIA” ha commentato la grande svolta che Bridgestone ha portato avanti nello sviluppo degli pneumatici sostenibili, parlando anche dell’orgoglio della casa di pneumatici per la partnership avviata con Volkswagen, che in passato aveva visto gli pneumatici Turanza Eco Enliten montati sulla Golf 8.
Nel corso degli ultimi anni, anche a seguito dei trend sociali attuali dal punto di vista economico e da quello tecnologico, Bridgestone ha iniziato una veloce trasformazione da produttore di pneumatici “premium” ad una vera e propria azienda leader nelle soluzioni per la mobilità. A conferma di questo cambiamento, nel corso degli ultimi anni, Bridgestone Corporation ha fatto consistenti investimenti in R&D, pari a circa 800 milioni di euro all’anno, che rappresentano il budget più alto in questo settore, che vengono impiegati per lo sviluppo concreto di nuove tecnologie, con soluzioni e prodotti innovativi che permettono ai clienti, alle loro flotte ed agli utenti finali delle autovetture un passaggio ad una maggiore efficienza e sostenibilità.