Visto da Varese: Vacanze sostenibili lungo il percorso della via Francisca

di EZIO MOTTERLE
Una vacanza sostenibile passeggiando fra storia e natura. L’effetto pandemia, con relative restrizioni a contatti e spostamenti, rilancia la popolarità di antichi percorsi facilmente accessibili, uno dei quali attraversa il Varesotto riscuotendo crescente interesse. La “Via Francisca del Lucomagno”, che nella sua parte italiana percorre la Lombardia da nord a sud entrandoci dalla Svizzera all’altezza di Lavena Ponte Tresa, si conferma uno dei “cammini” più apprezzati che attende per i prossimi mesi un alto numero di appassionati, italiani e non solo, nel quadro di un incremento già registrato la scorsa estate, 400 presenze e tremila pernottamenti in 40 strutture tra ostelli, locande e b&b. I 135 chilometri lombardi, da Ponte Tresa a Pavia (l’intero percorso parte da Costanza, in Germania) prevedono otto tappe che alla fine agganciano la “Via Francigena”, offrendo la possibilità ai pellegrini di proseguire il viaggio carico di suggestioni e riflessioni sino a Roma. Per chi arriva dal centro Europa, inoltre, la “Via Francisca” è fondamentale per raggiungere Vercelli e da lì Briançon ed Arles, in Francia, per dirigersi fino a Santiago di Compostela. La via si snoda in un territorio urbanizzato, che ha saputo però conservare elementi capaci di renderla unica e ben inserita nel verde, toccando cinque parchi (Argentera, Campo dei Fiori, Medio Olona, Altomilanese e Valle del Ticino), tra luoghi simbolo di fede come il Sacro Monte di Varese (sito Unesco), la badia di Ganna, il monastero di Cairate, l’abbazia di Morimondo e la basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, ma anche testimonianze storiche importanti come il monastero di Torba (altro sito Unesco) e borghi antichi come Castiglione Olona, l’Isola di Toscana in Lombardia. Il tutto tra laghi, fiumi, canali e navigli, che arricchiscono il paesaggio. Sul tragitto, va ricordato, sono previste anche le deviazioni necessarie e un’apposita segnaletica per chi lo voglia percorrerlo in bici. Una volta giunti a Pavia la credenziale offerta a tutti visitatori (gratuita) timbrata nei vari punti tappa dà diritto a ricevere il “testimonium”, certificato che attesta di aver percorso il cammino, proprio come i pellegrini di un tempo. Un tempo lontano, tornato quanto mai attuale.