Rifiuti vaccino Astrazeneca, Astuti: “I conti regionali… non tornano”

VARESE – “La vaccinazione gioca il ruolo più importante nella lotta al covid-19 ma, ad oggi, in Regione Lombardia ci sono ancora delle criticità da correggere tempestivamente. Ieri mattina dalle risposte date dal direttore generale Welfare in Commissione sanità scopriamo che l’adesione alla campagna vaccinale tra i 70 e i 79 anni è bassa (716.861 su 995.000 persone, circa il 72%) e per questo c’è bisogno che Regione Lombardia avvi una seria una campagna di sensibilizzazione. Soprattutto alla luce del fatto che, come reso noto dallo stesso direttore, il 15% dei vaccinandi rifiuta AstraZeneca. Un problema non da poco, perché i numeri sono in costante crescita nonostante le dichiarazioni della vicepresidente Moratti che ridimensiona la percentuale – portandola al 5% – sconfessando, di fatto, quanto detto dal direttore solo qualche ora prima”. A riepilogare questa circostanza è il consigliere regionale del Varesotto, Samuele Astuti del Pd.
Ora più che mai c’è bisogno che ai cittadini arrivino informazioni certe e univoche. La confusione nella comunicazione istituzionale genera incertezza e il risultato rischia di essere la mancanza di fiducia e la fuga dalle somministrazioni e, francamente, sarebbe un grosso guaio.
(foto: Samuele Astuti all’ingresso dell’ospedale di Saronno)
15042021
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Commenti
Senza contare che continuano a prendersela con la mancanza di vaccini quando dal sito di regione lombardia stessa ne risultino 500.000 liberi
Continuare a fare polemica e campagna elettorale come fa Astuti è prorpio biasimevole , se proprio ci tiene pensi a chi ha vaccinato meno in Italia ed anche dove ci sonno molti casi di “furbetti ” salta fila .. risulta la Toscana , amministrata dallo stesso partito di Astuti .
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Polemica? Ricordo 12 mesi di polemiche di Fontana, Gallera ecc. veramente inutili in piena pandemia, si ricorda il teatrino zone rosse?
Che poi hanno scoperto poter fare tranquillaente.
In regione sono talmente preparati ad affrontare questi temi che per il direttore il riscontro e’ 15%, per la Moratti il 5%… annamo bene!
La prima sensazione è che in Lombardia i vertici non abbiano tempo di parlare tra loro… e magari in un periodo di grande difficoltà come questo può anche capitare, vuol dire che stanno lavorando, senza perdere tempo, giorno e notte e non c’è tempo per un confronto.
Dopo un momento di riflessione però qualche dubbio viene.
L’elenco delle incomprensioni tra i vertici della Regione Lombardia e i cittadini diventa ogni giorno più lungo; passi per i vaccini antinfluenzali che sono rimasti chissà dove e non sono stati inoculati, settimane fa abbiamo scoperto che, oltre a mandare persone over 80 a molti chilometri di distanza (anche se c’era un centro vaccinale vicino), molti anziani non sono stati ancora vaccinati.
Capita di sentire di centri vaccinali che vengono chiusi e di altri che, sono aperti ma, non hanno vaccini, sembra che in Lombardia sia il paziente che debba andare al vaccino e non il vaccino al paziente.
Adesso queste ultime dichiarazioni discordanti ci mettono ansia e ci fanno diventare sospettosi.
Che la colpa non sia di altri, come sempre ci viene detto e invece la colpa sia dei vertici della Regione?