Oggi Gadda (Iv) in diretta su “Assegno unico e nuovo modello di welfare”

VARESE – “L’approvazione in via definitiva dell’assegno unico e universale è un risultato storico perché finalmente prende forma e concretezza il primo tassello del family act” a dichiararlo è Maria Chiara Gadda, parlamentare e componente della cabina di regia nazionale di Italia Viva, sull’approvazione in via definitiva dell’assegno unico e universale. “Nel nostro Paese – continua – si parla da anni di famiglia, ma non si è mai davvero investito in politiche strutturali in grado di mettere al centro le giovani generazioni e i bisogni di una società che cambia. Essere riformisti significa farsi carico delle aspettative delle persone, e uscire dalla logica degli interventi spot. Di questo bisogna essere grati alla ministra della famiglia Elena Bonetti, e sono orgogliosa di fare parte di un partito come Italia Viva che ha messo da sempre questo punto come irrinunciabile anche negli accordi di governo. Mi fa piacere che anche gli altri partiti sostengono finalmente questa battaglia in modo convinto”.
“La pandemia sta mettendo a dura prova le famiglie e i ragazzi, proprio per questo abbiamo necessità di completare rapidamente l’intero processo di riforma previsto dal family act che prevede, oltre all’assegno unico e universale, il sostegno alle spese educative dei figli, la riforma dei congedi parentali, l’incentivo al lavoro femminile, il sostegno al protagonismo dei giovani e delle giovani coppie, anche rispetto alle politiche abitative che sono un enorme problema nel nostro Paese”.
“Mettere a disposizione di tutti i nuclei familiari una cifra su cui contare ogni mese per il mantenimento dei figli è una svolta epocale, perché significa che è la società tutta a farsi carico delle giovani generazioni e del loro percorso di vita. Infatti l’assegno, che sarà operativo dal primo luglio, è previsto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni. Maggiorato dal terzo figlio, e senza limiti di età per i figli disabili. Varrà anche per le categorie fini ad oggi escluse, come gli autonomi. E proprio nella consapevolezza del carico che molte famiglie sostengono anche oltre il limite di età fissato in 21 anni, ad esempio rispetto al percorso universitario, il Family act prevedrà sostegni economici al raggiungimento dell’autonomia lavorativa e abitativa”, aggiunge Gadda. “Reputo fondamentale il combinato disposto con altre misure avviate dalla ministra Bonetti, che ridanno protagonismo agli enti locali e al terzo settore. Per esempio l’avviso pubblico appena pubblicato dal ministero della famiglia che mette a disposizione dei comuni la prima tranche di 700 milioni di euro per asili nido, materne e centri polifunzionali per le famiglie. Se vogliamo tornare a crescere come Paese, avere più donne nel mondo del lavoro, e recuperare il gap educativo di questi mesi, servono servizi territoriali capillari, moderni e adeguati a questa sfida e maggiore sussidiarietà coinvolgendo il non profit impegnato in moltissime attività di interesse generale.” conclude.
Nella giornata odierna, alle 18.30 Maria Chiara Gadda interverrà in diretta Zoom all’incontro “Assegno unico e universale, il sostegno alle famiglie nel Family act” organizzato da Italia Viva Varese nell’ambito de “La primavera delle idee” a la campagna lanciata da Italia Viva per promuovere la partecipazione attiva e l’ascolto dei cittadini. Con Gadda parteciperà all’incontro Ileana Piazzoni (capo della segreteria tecnica della ministra Elena Bonetti). Modera Nicoletta San Martino.
(in foto: Maria Chiara Gadda)
31032021
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Commenti
Mi spiace. Non ci credo a questi soldi a go go per i figli
Di certo il merito non è di IV
Forse sbaglio ma non è stata eletta dagli elettori del P D che hanno votato PD?
Assomiglia alla quasi omonima Maria Chiara Grandis giornalista di RAI 3
Non fosse che la proposta di legge nasce con il PD
Ciaone