Assessore Moratti punta il dito: “Speranza pretendeva che dicessimo che l’errore era nostro”

SARONNO – “Mi sono insediata da una decina di giorni e come mia abitudine ho studiato i dati e li ho approfonditi, accorgendomi sin da subito che c’erano elementi non coerenti. Dati che erano relativi al numero di contagi per 100.000 abitanti che risultavano al di sotto della media nazionale così come i dati relativi all’ospedalizzazione e perciò mi è risultato chiaro che fosse necessario avviare un nuovo confronto con il Ministero. Per questo avevo chiesto una sospensione di 48 ore dell’ordinanza per avviare un ulteriore confronto tecnico e valutare se era giusto stare o non stare in zona rossa. Il ministro pretendeva che dicessimo che c’era stato un errore nostro, ma non era un errore nostro. I dati che abbiamo mandato a Roma erano dati corretti. Non lo abbiamo accettato per la dignità della Regione, per le nostre famiglie e le imprese, anche perchè questo errore è stato un danno enorme per la nostra regione”.
Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti.
“Una settimana dopo essere stati erroneamente posti in zona rossa – ha continuato – siamo stati riallocati in zona arancione, ma soltanto perché siamo riusciti a instaurare un dialogo tecnico da noi fortemente voluto e richiesto. Restare in zona rossa avrebbe avuto un costo altissimo e provocato un nuovo danno alla nostra regione. Sarebbe bastata da parte del Ministero, la volontà di sospendere per approfondire, mentre non è stato così e si sta cercando di ribaltare sulla Lombardia un errore che non ha compiuto. Continueremo a lavorare lealmente ma anche a chiedere che venga rispettato il nostro operato e a far valere le nostre ragioni sulla veridicità di questi fatti”.
“L’anomalia – ha concluso – si è creata nella settimana 35 per questo è stato richiesto un approfondimento tecnico. I flussi di Regione Lombardia sono sempre stati uguali per 35 settimane e sono sempre stati accettati puntualmente. Il meccanismo di calcolo complessivo dell’Rt non è noto, ma non è trasparente. L’elemento che ha fatto sballare i dati non ci è noto ma come abbiamo sempre detto, serve a questo punto della fase pandemica un’evoluzione dello strumento di calcolo.
L”indice Rt sintomi’ non è significativo in una fase di stabilità della pandemia. Serve poter affiancare all’Rt sintomi degli altri indicatori più pregnanti a rappresentare la situazione. Valorizzare di più il dato dell’incidenza dei tamponi”.
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Commenti
Che la gente del nord abbia fede e speranza in Roma…. è drammatico.
Quanto dilettantismo nella gestione leghista della Regione!!! Disastrosa gestione covid, sciagurata gestione della vaccinazione antinfluenzale e adesso… scopriamo che non sanno neanche contare! Elettori ricordatevene quando voterete!!!
Allora sarà colpa mia… mah
La Lombardia è sulla strada di un nuovo primato : quello di essere gestiti da un numero di incapaci.
Ok abbiamo capito che la sinistra vuole punire la regione Lombardia con brogli informatici stile elezioni americane
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Anonimo parli dei brogli che nessuno ha dimostrato, nessun tribunale ha sentenziato, che nei posti dove hanno riconteggiato è emerso che Biden guadagnava 200 voti? Parli di quei brogli smentiti persino dal responsabile elezioni nominato dallo stesso Trump? ecc. ecc. Perchè se è così allora la situazione della Regione è ancora piu’ grave di quello che sembra.
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Ha letto la documenrtazione? Per cortesia, si informi. La sinistra non c’entra NULLA. E parlaimo dell’ISS.
Meno male che si torna in aula in presenza, la DAD ai lombardi fa male così come fa male lo smart working…
Adesso a scuola in presenza ci manderemo anche tutta la giunta regionale…
chissà se impareranno a contare
I dati della Lombardia sono stati forniti da chi aveva ricontato i voti per Trump.
Colpa vostra, non giratela a chi non c’entra
Cara successore di Gallera perche’ i dati li da Babbo Natale??
Altra toppa altro giro…
La situazione era stata già segnalata da alcuni sindaci lombardi (vedi link sopra), i quali avevano notato che dal portale di monitoraggio COVID della Regione, atto a informare le amministrazioni comunali lombarde sull’andamento della pandemia sul territori, comparivano numeri anomali; in pratica pareva che chi fosse stato segnalato contagiato rimaneva in questo stato a vita. Ora… il sistema di monitoraggio e’ lo stesso usato in Veneto e li non si sono verificati problemi, quindi si suppone che il problema lombardo sia dovuto ad una gestione dei dati da parte di Regione non congruente. Stranamente e’ lo stesso problema avuto con le segnalazioni allo Stato che hanno poi portato alla zona rossa. Lascio le conclusioni ai lettori.
Il gatto Silvestro arrampica molto meglio!
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??
Si sente anche nella nostra zona il rumore delle unghie della Moratti che si arrampica sugli specchi….
Dimissioni subito, grazie