Prepositurale: il presepe, col ricordo di don Angelo, vince il concorso diocesano (categoria parrocchie)

SARONNO – La Fondazione Oratori Milanesi (Fom), come ogni anno, ha coinvolto diverse realtà diocesane -famiglie, scuole, parrocchie, oratori – nella 33esima edizione del concorso dei presepi avendo lo scopo di diffondere la cultura del presepe mettendo al centro di queste feste il mistero grande della Natività.
Anche in questa occasione il gruppo presepe della parrocchia S.S. Pietro e Paolo ha deciso di concorrere con il presepio realizzato insieme alla comunità, che è stata coinvolta grazie all’invio delle fotografie del proprio presepe casalingo. Tra centinaia di partecipanti, una specifica commissione diocesana di giudici ha valutato vincitore nella categoria parrocchie proprio il presepe di Saronno.
La notizia è stata resa nota domenica 10 gennaio, in tarda serata e ha colto tutti di sorpresa: “Sono stati tanti i pensieri che si sono affollati nella mente di coloro che l’hanno ideato e realizzato – spiegano gli organizzatori – tra le tante difficoltà legate all’incertezza delle disposizioni governative, alle precauzioni prese, alla perdita di don Angelo Ceriani che ha sempre sostenuto e incoraggiato il gruppo presepe. Come non mai, la realizzazione di questo presepio è stata accompagnata da sentimenti di paura, indecisione e incertezza a causa dei tempi che stiamo vivendo. Ma Monsignore Mario Delpini, arcivescovo di Milano ha voluto donare speranza con il suo discorso durante la premiazione. Egli afferma che il presepe invita a scoprire come vincere la paura, qualsiasi essa sia. C’è chi ha paura del buio o di perdersi ma proprio nel presepe c’è la stella cometa che rischiara la notte più scura indicando la via. C’è chi ha paura delle disgrazie ma nel presepe troviamo Gesù che è il Dio con noi, Egli è sempre con noi. C’è la paura di Dio che possa punire l’uomo per i suoi sbagli ma Delpini ci ricorda che nel presepe Dio è un bambino, come si può aver paura di un bambino? Un’altra paura forse accentuata dalla pandemia è quella dell’essere esclusi e della persona diversa ma nel presepe nessuno è escluso perché tutti sono coinvolti e in cammino verso la grotta. Con questo messaggio l’arcivescovo ci invita a pensare che il presepe non è solo un capolavoro di arte, creatività e fantasia ma è lo strumento per vincere la paura che ci trattiene dalla gioia”.
Il gruppo presepe perciò ringrazia tutti coloro che partecipando con l’invio delle proprie fotografie, ha contribuito a rendere unico e colorato il presepio parrocchiale. E concludono: “Un speciale ringraziamento va anche ad Antonio Moltrasio”
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