Saronno, ospedale: attivati 2 provvedimenti-tampone per la carenza di personale della rianimazione

SARONNO – La notizia è arrivata nel presidio di piazzale Borella ieri pomeriggio con un’informativa aziendale firmata dal direttore delle risorse umane Paola Bianco dedicata alla “carenza di personale medico anestisista-rianimatore”
L’Asst Valle Olona, azienda ospedaliera a cui fa riferimento l’ospedale di Saronno, ha attivato “una procedura ad evidenza pubblica finalizzata all’acquisizione di ore di personale specialista in anestesia/rianimazione dall’esterno“.
Non solo. La nota continua precisamento che “in relazione alle note criticità in materia di carenza di medici anestesisti/rianimatori acuite da recenti malattie, si comunica che anche per l’anno 2021 è in corso di attivazione l’area a pagamento”.
In sostanza l’Asst ha stanziato le risorse per avere ore aggiuntive su base volontaria dal personale interno all’azienda e aperto la procedura per reclutare personale dalla libera professione.
Si tratta di un intervento che si potrebbe definire “tampone” per dare un respiro alla criticità in cui versa il reparto saronnese che al momento conta solo 6 anestesisti a fronte di 9 che sarebbe necessari come minimo per il funzionamento del reparto. Numeri molto lontani da quelli considerati congrui come dimostra il paragone con gli altri presidi dell’Asst Valle Olona dove ilnumero di anestesisti è di 20 più il primario a Gallarate e 19 più il primario a Busto Arsizio.
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Commenti
Finalmente i risultati del nuovo Sindaco si fanno vedere. Bene!
non ho mai avuto un account facebook, ma ne farò uno per evidenziare le inesatezze di questo giornalino
PAGHIAMO UN MANEGER PER AVERE QUESTE SOLUZIONI??ANDIAMO BENE.!!
Non era piu’ semplice assumere i 3 che mancano all’organico????
No emettiamo una bruttissima nota burocratica che pietisce qualche ora da operatori privati.
Siamo alla distruzione del nostro ospedale.
Fra un po’ scenderemo in piazza contro questa immonda gestione della salute, bene primario come detta la nostra Santa Costituzione
positivo il “tampone” per evitare la chiusura del reparto per carenza di personale ma non basta!!! Ci aspettiamo molto di più…un piano strategico di lunga gittata che ripristini la piena funzionalità di tutte le Unità Operative che sono tutte in sofferenza causa carenza personale. Quando la riapertura del punto nascita? Quando la riapertura e il ripristino di tutte le attività pre-Covid? Quando tutti i passi per mantenere la promessa di una struttura di 1° livello?
Questa notizia collocata nell’immaginario generale può paragonarsi all’azione di soccorso che viene eseguita da ONG in mezzo al mare per i gommoni provenienti dalla Libia. E’ inaccettabile che chi nella sanità di Regione Lombardia gestisce risorse umane per garantire un servizio pubblico ospedaliero adeguato non abbia il coraggio di dirottare temporaneamente due unità specializzate da due strutture in sovrabbondanza della stessa ASL. Forse la stanchezza assessorile ha contagiato anche gli uffici regionali?
Regione basta prenderci per i fondelli!