Visto da Varese: Che queste feste l’Epifania se le porti pure via…

di EZIO MOTTERLE
Musica in piazza o in discoteca fino alle ore piccole, ristoranti sold out per cenoni sontuosi, folla di vacanzieri in partenza da Malpensa. Pareva un cliché scontato anche per i varesini quello delle feste di fine anno, programma atteso e consumato secondo tradizione che solo dodici mesi fa aveva coinvolto allegramente decine di migliaia di persone. Scorrere le cronache vecchie appena di un anno proietta invece verso un mondo allontanato e stravolto d’improvviso dall’effetto pandemia. Da tre giorni siamo tornati in zona rossa, domani parentesi arancione, poi di nuovo rosso e da giovedì chissà. Il lessico dell’emergenza ha ormai di vivo soltanto i colori. Il resto è stato quasi completamente assorbito da giornate monotone e grigie, segnate da problemi più che da sorrisi, da angoscia più che da relax, prive comunque di quello scenario di fantasia e libertà caratteristico del periodo fra Natale e Capodanno. Quanto all’Epifania, che le feste quest’anno se le porti pure via, si sussurra ormai richiamando il celebre adagio nei centri urbani semideserti, neve e gelo a far da sfondo ad uno scenario di desolazione. Non che siano mancate o manchino, compatibilmente con le rigide regole sugli spostamenti, occasioni per fare due passi a piedi o magari qualche chilometro in auto. Ma volete mettere… Domani ad esempio si torna per un giorno a poter girare liberamente nel proprio comune di residenza, che per molti può anche voler dire un contesto ameno, ricco di opportunità, senza contare la mobilità entro trenta chilometri garantita ai tanti paesi con meno di 5mila abitanti. Manca però la voglia, serpeggia l’incertezza, si avvicina un panorama economico-sociale di grande emergenza, una situazione che spegne il fascino delle luminarie, stendendo un velo opaco su un paesaggio reso scintillante dall’inverno. Auguri poco convinti, relegati sempre più spesso all’ironia dei messaggi sul cellulare, difficile spingersi oltre, confidando davvero in un 2021 carico di positività mentre i numeri dell’emergenza sanitaria continuano a diffondere grande dolore e preoccupazione. Potrà far poco anche la Befana, per migliorare il clima di rassegnazione: che dunque si porti pure via in fretta queste feste sottotono. Quello che era un rimpianto stavolta è una speranza.