Primo consiglio comunale, dal programma condivisio al capogruppo a rotazione: il discorso di Giuseppe Calderazzo

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Giuseppe Calderazzo consigliere comunale del Pd preparato per la prima seduta del consiglio comunale ma non letto in risposta dell’appello a contenere gli interventi per contenere i tempi alla luce del coprifuoco.
Grazie, innanzitutto un saluto al sindaco, al Presidente del Consiglio, ai membri della Giunta, ai colleghi consiglieri comunali e soprattutto al pubblico che purtroppo è costretto a seguirci a distanza.
Consentitemi di esprimere il mio più sincero sentimento di gratitudine per essere qui oggi, sedere tra questi banchi e avere l’opportunità di rappresentare non solo l’elettorato che ci ha dato fiducia, ma ogni cittadino di Saronno. Non è solo orgoglio: poter migliorare la vita di chi ti vive accanto è innanzitutto un privilegio, umano prima che istituzionale.
Come sapete, subentro per surrogazione ad altri due consiglieri che mi hanno preceduto in termini di preferenze, ma ci tengo a precisare che in questo posto si sarebbe potuto sedere chiunque di noi. Anche chi non era candidato al Consiglio. Ciò che intendo dire è che noi del Partito Democratico non ne facciamo una questione di persone o di nomi. A noi interessano, da sempre, solo e soltanto le idee. Infatti ecco perché la decisione come gruppo è stata quella di adottare l’alternanza all’incarico di capogruppo tra tutti i consiglieri.
Il presupposto fondante della nostra presenza in questa coalizione, l’abbiamo ripetuto spesso nei mesi scorsi, era ed è basato tutt’ora sul profondo rispetto – oltre che di una condivisione di modalità, perché soprattutto in questo caso la forma è sostanza – su un’adesione alla stessa piattaforma di valori e contenuti. Questi concetti e obiettivi sono stati condivisi e recepiti all’interno del programma di coalizione. È dunque un programma che sentiamo intimamente nostro e nel quale crediamo con convinzione.
Noi solo a questo abbiamo fatto e faremo riferimento. Il programma sarà il nostro faro.
Questa Consiliatura non è semplicemente “importante”: è decisiva per mettere le basi della Saronno che verrà, senza retorica né piani faraonici, ma attraverso scelte concrete, decise e realizzabili.
Abbiamo inoltre la grande responsabilità e il compito di riavvicinare i cittadini alla politica, intesa come l’insieme delle piccole e grandi scelte quotidiane che ognuno di noi compie ogni giorno, dentro e fuori quest’aula. Non possiamo limitarci a prendere atto dell’astensionismo e della “delega in bianco” al Consiglio, chiunque essa premi.
Su questo aspetto, che coinvolge ogni singola realtà del Paese, noi dovremo lavorare con costanza, senza cercare risultati immediati ma seminando bene e con pazienza. L’ha ricordato Liliana Segre qualche tempo fa: è molto facile restare indifferenti e lasciare che altri decidano, poi ci si pente ed è troppo tardi.
Nell’auspicio che ognuno di noi – pur nelle rispettive differenze – saprà esprimere il massimo di sé stesso nell’esclusivo interesse della città, io vi ringrazio e auguro a tutti buon lavoro.
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Commenti
Cambiare la città significherebbe cambiare i cittadini.
Bene avanti cosi e covid permettendo cambiate questa citta’ mezza moribonda.
Ma Banfo non c’è? Oh che bello, finalmente non lo sentiremo più ????
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Appunto ma Banfi e Silighini dove sono?? ???