Vivicislago, Paticella e “il risiko della politica in paese”

CISLAGO – Le dimissioni dell’assessore comunale al Bilancio, Fabio Paticella, e le recenti vicende della politica locale sono al centro di un comunicato della forza di opposizione, Vivicislago.
Il Risiko politico dell’Amministrazione Cartabia non si placa e, proprio come ci aspettavamo, anche l’assessore Fabio Paticella, al quale rivolgiamo gli auguri per un futuro sereno, è fuori dalla compagine governativa. Tutto sta proseguendo come da copione, scritto dopo le vicissitudini degli ultimi mesi, tanto che lo stesso Sindaco, nell’ultimo consiglio comunale, aveva preannunciato che avrebbe preso provvedimenti. In quella sede infatti, gli inopportuni interventi di qualche assessore in tema variazioni di bilancio, i lunghi silenzi e l’incapacità di fornire risposte adeguate da parte delle due nuove figure che in giunta detengono le deleghe all’istruzione e allo sport, hanno lasciato il pubblico attonito e ci hanno fatto provare, ancora una volta, un imbarazzante disagio nel sedere tra i banchi di questa amministrazione.
Le continue battaglie, tutte interne alla maggioranza targata Cartabia, hanno tenuto impegnati i componenti del gruppo in una guerra di opportunismi e prepotenze, scorrettezze e inganni, proprio come nel famosissimo gioco di guerra del Risiko, dove tutti sono contro tutti, in una storia di conflitti, alleanze, salti di campo e ritorni. Peccato che amministrare un paese non sia un gioco e i continui rimescolamenti in giunta e in consiglio, oltre che generare confusione e totale mancanza di produttività, calpestano la dignità e l’intelligenza dei cittadini. Il sindaco Gianluigi Cartabia, in quattro anni, ha conferito il ruolo di vicesindaco per ben tre volte, a tre distinte persone, ha perso colei che ricopriva il ruolo di assessore all’istruzione e commercio e due consigliere comunali, ha lasciato vacante l’assessorato ai servizi sociali dopo la remissione delle deleghe da parte di Chiara Broli, rimasta però in Consiglio in una posizione non meglio identificata, ha nominato due assessori esterni non eletti dai cittadini e ha dovuto scontrarsi con diversi consiglieri, troppo spesso soggetti a incredibili ripensamenti, o che, per motivi diversi, hanno scelto di rimettere le deleghe.
Questi continui cambiamenti di ruoli, di gruppi consigliari, di incarichi e rimescolamenti di deleghe, nominando figure esterne non scelte dai cittadini, sono incompatibili con tutto ciò che la buona politica locale dovrebbe garantire. Come può la macchina comunale funzionare e gli uffici lavorare agevolmente e tempestivamente, se ogni due giorni cambiano le figure con le quali i dipendenti comunali devono interfacciarsi e dalle quali dipendono le scelte politiche del paese? Non conosciamo chi prenderà il posto di Paticella, entrato in giunta dopo le dimissioni del primo vicesindaco Lista, ma che sia ancora una volta una figura esterna non eletta dai cittadini, nominata dalle segreterie provinciali di partito, che non conosce le esigenze del nostro paese e dei Ccslaghesi, ci lascia ancor più basiti e amareggiati. Basterebbe un po’ di coerente oggettività, soprattutto da parte di chi ha dato loro fiducia, per rendersi conto che, in questi quattro anni, a Cislago, l’amministrazione Cartabia ha fallito, commettendo un errore dopo l’altro. È il momento di dire basta ai giochetti delle segreterie di partito, ad un Sindaco incapace di guidare un gruppo, che gruppo non è mai stato, più impegnato a risolvere i problemi interni piuttosto che quelli del paese. È arrivato il tempo di pensare davvero al bene di Cislago e dei cittadini, mettendo da parte colori, simboli e giochi di partito, ma affidandosi alle competenze, alla serietà e all’impegno delle persone che scelgono, senza secondi fini, di mettersi davvero al servizio della comunità.
Romina Codignoni, Debora Pacchioni, Claudio Franco
per il gruppo consiliare Vivicislago
08102020
Lascia un commento
Commenti
Gentilissimi di vivicislago sfogliando il giornale , casualmente ,mi sono imbattuto nelle vostre dichiarazioni; non entrò nel merito delle stesse se non per cercare di correggere alcune affermazioni che ormai sono state sdoganate per buone da tutti coloro che non hanno mai cercato/voluto approfondire le norme vigenti attraverso la “ratio che le ispira “ ! Dunque la riforma che ha portato alla nomina diretta del Sindaco aveva più significati 1) rafforzare il ruolo dello stesso quale guida dell’azione amministrativa ed è per questo che ha introdotto il principio tale per cui Egli può nominare i propri collaboratori scegliendoli di persona ovunque lui ritenesse opportuno (cd assessori Esterni)? Infatti ove fosse scelto un consigliere comunale questo dovrebbe dare le dimissioni dal consiglio. Pertanto ne consegue che solo il consiglio rappresenta la volontà degli elettori, quindi quando votiamo un candidato di una lista lo facciamo per assegnare a lui un ruolo politico di rappresentante delle nostre idee e non certo il ruolo amministrativo che, quello sì, viene affidato al candidato sindaco il quale, infatti, presentando se stesso presenta anche il suo programma amministrativo. Pertanto “tecnicamente “ quello che fa il sig Cartabbia è esattamente quello che la norma prevede. Ricordo a lor signori che così facendo in una amministrazione (la giunta) l’unico responsabile è e resterà colui che è stato scelto dai cittadini ai quali , Lui è solo lui, risponde (anche delle scelte dei suoi primi collaboratori) gli assessori infatti rispondono al Sindaco il quale, proprio per la fiduciarieta’ della nomina può esonerarli quando non li ritiene più in grado di raggiungere gli obiettivi loro assegnati. Ringrazio per l’attenzione
-
La ratio che ispira il sindaco di Cislago è quella di arrivare seduto sulla cadrega fino alle elezioni, per fare questo ha acconsentito che la sua giunta venisse fatta a pezzi senza fiatare come si è ben capito durante tanti consigli comunali, il resto è pura accademia.
-
Tutto giusto , poi se il tutto e condito da urla e offese magari lo è un po’ di meno e quello che di è visto in questo ultimo anno …. si commenta da se
Ha fatto bene Franchi a non accettare e a non buttarsi in questa mischia…
Tanti con un caffè all’opposizione e qualche mascherina sistemano tutto