Gilli: “Reddito di cittadinanza e progetti di utilità collettiva perchè, a differenza di Caronno e Gerenzano, a Saronno non ci sono?”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del candidato sindaco Pierluigi Gilli in merito al reddito di cittadinanza.
“Con la legge 28/2019, è stato introdotto nel nostro paese il c.d. “reddito di cittadinanza”, approvato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega di Salvini, allora insieme al Governo.
La norma “condiziona l’erogazione del beneficio alla dichiarazione di immediata disponibi-lità al lavoro e all’adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale” e prevede che “il beneficiario è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, socia-le, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non inferiore al numero di otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici ore complessive settimanali”.
I Comuni, quindi, possono promuovere dei Progetti di Utilità Collettiva per richiedere ai ti-tolari del reddito di cittadinanza di dedicare ore lavorative a beneficio della collettività in base al-le esigenze individuate dai Comuni stessi, con particolare riguardo a quanto determinatosi a causa del Corona Virus.
Molti Comuni hanno usato questa possibilità, come il Comune di Caronno Pertusella, che ha ad esempio realizzato due progetti: 1) “Entriamo a scuola in sicurezza!” per 15 persone beneficiarie del RdC, impiegate a supporto delle attività di vigilanza e controllo, anche del distanziamen-to sociale, all’ingresso/uscita delle scuole, e quant’altro occorrente; 2) “Al passo con la scuola”, per 4 persone a supporto dei volontari per la mobilità sostenibile degli alunni; il Comune di Gerenzano, invece, ha realizzato il progetto “Refezione scolastica”, per 10 persone beneficiarie del RdC, impiegate a supporto dello svolgimento del servizio di refezione scolastica per la distribuzione dei pasti e per la pulizia degli ambienti.
In questi progetti si evidenziano, da una parte, l’esigenza delle Amministrazioni Comunali di integrare e supportare le loro attività, al fine di potenziare e migliorare gli standard di qualità dei servizi offerti al cittadino, nonché di creare, al contempo, nuove opportunità che le risposte a tali bisogni possono offrire in termini di empowerment delle persone coinvolte ed occasione di arricchimento e crescita dell’intera comunità. Ciò allo scopo di favorire l’inclusione sociale stimolare il senso critico e l’importanza dei comportamenti individuali poten-ziare i servizi; promuovere il senso di responsabilità.
Come si vede, una finalità lodevole di una legge molto discussa, che unisce il reddito di cittadinanza alla consapevole compartecipazione dei beneficiari alla gestione di servizi nell’interesse collettivo di tutta la comunità in molti settori, oltre a quelli di cui agli esempi appena fatti, come potrebbe essere il supporto ad attività sociali, culturali, artistiche, ambientali (ad es. supporto alla sorveglianza di parchi e giardini, alla manutenzione dei medesimi, alla gestione dell’igiene e della pulizia nelle scuole e nei luoghi pubblici e così via).
Un’opportunità di crescita per i beneficiari del reddito di cittadinanza e di concreto suppor-to ai Comuni, sempre più bisognosi di aiuto in carenza di personale e di mezzi, soprattutto oggi, col le problematiche del Covid 19.
Ci si domanda, quindi, come mai il Comune di Saronno, che sta attraversando notevoli dif-ficoltà all’inizio dell’anno scolastico, come verificato in questi primi due giorni di ripresa, non abbia approfittato di questa importante facoltà integrativa e, quindi, senza predisporre un PUC (Progetto di Utilità Pubblica) abbia rinunciato ad un supporto di grande utilità, abbandonando così i beneficiari del RdC alla condizione di nulla fare.
E dire che il RdC è stato approvato anche dall’attuale forza dominante dell’Amminstrazione saronnese, la Lega, che non smette mai di tuonare contro i nullafacenti… Due pesi e due misure? Non conoscenza della normativa o svogliatezza?
Fatto sta che altri Comuni si sono dati da fare; Saronno ha battuto la fiacca.
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Commenti
Dono d’accordo! Sarebbe giustissimo impiegare chi percepisce quel reddito in attività utili a livello locale
C’è un aspetto da tenere in considerazione e questo aspetto è la Privacy. I centri per l’impiego si devono occupare per ricollocare chi non ha un lavoro, come accade negli altri paese europei. I comuni hanno già troppe persone che timbrano e si imboscano. Negli altri paese europei l’aiuto è più corposo e non è demonizzato come in Italia. Il problema in Italia sono gli stipendi dei nostri politici, i benefit e i privilegi. Gilli prima di esternare si informi meglio.
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.Ma che cosa c’entra? Allora tutti i Comuni che utilizzano questa possibilità sono dei dementi???
Ennesima prova della totale inadeguatezza di questa Amministrazione
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Certo. Sempre colpa del Sindaco. La sinistra ha messo in ginocchio un intero paese.