Aiuti alimentari Covid, Tosi “dà i numeri” a Banfi e Indelicato: “Abbiamo ancora 35 mila euro che ci permetteranno di aiutare altre 300 famiglie”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la risposta dell’assessore ai Servizio Sociali Gianangelo Tosi all’interpellanza presentata dai consiglieri comunali Francesco Banfi (indipendente) e Alfonso Indelicato (indipendente).
Egregi Consiglieri Francesco Banfi ed Alfonso Indelicato, in relazione alla Vostra interrogazione depositata il 27 luglio scorso col numero di Protocollo 19889, premesso che la definizione “urgente” dell’ordinanza di protezione civile era riferita alla medesima, cioè all’urgenza di dotare i Comuni di fondi destinati ad affrontare l’emergenza alimentare ma che essa non stabiliva termini entro i quali i fondi dovessero essere utilizzati ed esauriti dalle amministrazioni locali, preciso che la Giunta ha ritenuto opportuno destinare parte dei fondi (circa il 60% di quanto messo a disposizione dallo Stato) all’intervento effettuato con la collaborazione delle Associazioni (come noto Croce Rossa Italiana, Banco Alimentare ed Emporio della solidarietà) ed il residuo ad interventi diretti a favore dei nuclei famigliari in difficoltà.
Sulla base di questa decisione, in attuazione delle regole di bilancio, l’importo introitato è stato così suddiviso:
– 120.000 euro da erogare come contributo alle associazioni per l’approvvigionamento e la consegna dei pacchi alimentari (ad oggi la spesa impegnata è di 85.000 euro)
– 89.000 euro da utilizzare per l’acquisto di buoni spesa da assegnare ai nuclei famigliari (ad oggi la spesa impegnata è di 62.956,74 euro)
Per la precisione, come vi è ben noto, gli 85.000 euro impegnati ad oggi per l’acquisto tramite le associazioni dei generi alimentari destinati alla composizione dei pacchi sono stati oggetto di due diverse determine (257 del 10 aprile e 289 del 28 aprile), il che significa che per il prosieguo degli interventi siffatti che temiamo di dover affrontare con l’approssimarsi della stagione fredda, disponiamo ancora di 35.000 euro che, sulla base dell’esperienza acquisita nella prima fase corrispondono ad aiuti per circa 300 nuclei familiari nella forma dei pacchi.
Per quanto riguarda, invece, gli interventi assistenziali diretti di tipo alimentare, le relative determine sono state assunte man mano che se ne presentava la necessità e ad oggi la disponibilità residua è di 26.000 euro e pochi spiccioli.
E’ totalmente destituita di fondamento l’affermazione circa la mancata pubblicizzazione della seconda tranche di aiuti alimentari, giacché in relazione ad essa i Servizi Sociali hanno ricevuto circa 150 richieste, esaudendone 55, cioè le uniche, provenienti da nuclei famigliari differenti da quelli aiutati nella prima, corredate dalla semplice documentazione richiesta, ad esaurimento della relativa istruttoria.
Del resto la possibilità di accedere a questa seconda tranche è stata pubblicizzata tramite stampa, sito internet istituzionale e pagina Facebook del Comune. Quanto alle strategie e tempistiche di utilizzo dei fondi residui, come ampiamente riferito sia in sede consiliare (non ricordo se foste presenti nell’occasione), essi saranno utilizzati man mano che se ne presenterà la necessità, sulla base delle richieste provenienti dai cittadini e con le modalità che la situazione pandemica consentiranno, esattamente come è stato fatto in precedenza.
(foto di Edio Bison)
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Commenti
35000/300 fa € 116 a famiglia. Questo è lo stato che pensa alla famiglia
Io direi la peggior gestione di tutta l’Italia!!
Quei soldi servivano x i bisogni urgenti dei saronnesi, non x la prossima pandemia!!
La peggior gestione degli aiuti alimentari forse di tutta la lombardia!
A volte una foto dice molto più delle parole!
Grande Edio
Paolo Enrico Colombo
Un mito: la Protezione civile stanzia fondi con urgenza per i fabbisogni dei più deboli e lui decide che li spende con calma. Fenomeno.