Gilli risponde ad Ascom: “Ritengo compito assoluto di un’amministrazione il sostegno ai negozianti di prossimità”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del candidato sindaco Pierluigi Gilli in risposta alle domande del presidente di Confcommercio Ascom Saronno, Andrea Busnelli.
Durante la quarantena fatta di negozi chiusi, ovviamente eccetto pochi negozi alimentari, la città è parsa deserta. Tutti ci siamo accorti come il commercio di vicinato fornisca alla città buona parte della linfa vitale. Ritengo quindi compito assoluto di un’amministrazione il sostegno e la promozione dei negozianti di prossimità.
Risponderò ai punti indicati dal presidente di Ascom, Andrea Busnelli.
Vita e bellezza attraggono. Tutti nel nostro intimo sentiamo la necessità di avere una città viva , curata, in ordine. Le manutenzioni ordinarie devono essere puntuali: purtroppo non è ciò che vediamo.
Abbiamo visto che l’agire “a spizzichi e bocconi” non conduce a niente: prima con le politiche dei 30km/h, poi con variazioni al tema parcheggi (a pagamento ovunque, per residenti, in centro variando la ZTL (zona a traffico limitato)). Occorre uno studio dei punti di attrazione verso i quali converge il traffico e da lì trovare le soluzioni. Occorre una revisione dell’intera offerta di parcheggi andando a ripensare aree e modalità di accesso. Insomma, occorre serietà.
L’attuale PGT, voluto dalla giunta PD, ha rivisto varie aree della città anche in funzione commerciale. L’amministrazione Lega ha poi completato concedendo tutti i supermercati possibili. E’ ovvio che laddove si incentivano unicamente supermercati questi andranno a confliggere con quella parte del tessuto commerciale fatto di negozi di vicinato. Sorprende che sembra tutto ovvio, ma non lo è stato per chi ha governato negli ultimi dieci anni.
Nel 2008 la mia amministrazione ha dato avvio al Distretto urbano del commercio: non posso che essere a favore dello stesso. Inoltre in questi dodici anni la Regione ha plasmato i Duc come mezzi per promuovere una sintesi tra i diversi attori (amministrazione, privato sociale di settore, semplici negozianti, associazioni culturali, abitanti…) agenti nel Duc in modo da sfruttare risorse economiche (spesso europee) per cambiare la città. E’ un solco che va proseguito.
Essere in continuo contatto con i concittadini e con le loro esigenze costituirà l’approccio normale di una Amministrazione sensibile e pronta ad adattare e ad aggiornare la propria azione alle richieste ed ai suggerimenti di tutti. Naturalmente, quando si tratta di problematiche concernenti settori omogenei, come il commercio, sarà naturale un costante colloquio con tutte le loro qualificate rappresentanze associative..
Lascia un commento
Commenti
Gilli, te lo dico da addetto ai lavori, negozianti con affitto da pagare e giovani liberi prof sono i nuovi poveri
Possiamo ipotizzare per il commercio di vicinato una variante del Pgt? Pensiamo ad altre soluzioni ma Stop a nuovi market
Io non voto Gilli ma ne apprezzo la presa di posizione . I tempi sono cambiati e non tira bell’aria per il commercio locale . Chi dovremmo aiutare adesso ? I nostri piccoli negozi o gli squali della grande distribuzione ? Nessun dubbio: priorità al commercio di vicinato
Amazon vi seppellirà tutti
i giochi sono fatti, quello che dice il Sig. Gilli è solo propaganda
Vengono esposte delle ovvietà che comunque andrebbero analizzate tenendo conto che il commercio anche di prossimità si evolve nella sua globalizzazione e che richiede formazione specifica degli aspiranti operatori quando decidono di intraprendere questa attività. L’equilibrio tra costi e ricavi non è più sufficiente. Occorrono intraprendenza e inventiva italiana che determina qualità e attrazione. Il romantico ricordo dei negozietti fa parte del secolo scorso come le espressioni scontate di sostegno da parte dell’Ente Pubblico. Il problema non è da affrontare in campagna elettorale ma in modo serio e competente nel tempo utile che richiede il suo spazio necessario per individuare motivazioni idonee e concrete per risvegliare il comparto cittadino del commercio.
-
Purtroppo non sarà un’amministrazione a decidere il futuro economico del mondo.
Quindi di cosa stiamo parlando?
Gilli , stavolta la sinistra ti ha anticipato
Ma che fa copia quello che già hanno detto altri?
-
vietato avere opinioni simili tra candidati su singoli argomenti???
-
ma no era una battuta, ben venga non pensare che fare 10 supermercati sia una cosa furba. E mettiamoci anche i palazzi da 12 piani, che nulla hanno a che fare con Saronno, già in surplus di alloggi rispetto al numero degli abitanti
-
Gilli, è giusto dare sostegno ai piccoli negozi. Occorre impedire i grandi supermarket per aiutarli concretamente
Gilli , sull’argomento ti stai allineando con la sinistra
-
sei un leghista che vuole altri 6 supermercati?
Sembrano belle parole pre-elettorali, poi nel concreto potrebbero passare altri 5 anni e nulla è cambiato.
Finalmente concretezza! In attesa di leggere il programma
-
quale concretezza che posta foto dei gatti e fa venire Renzi e Calenda a vendere un libro a Saronno?
Cerchiamo però di andare oltre i luoghi comuni e le polemiche politiche fasulle e faziose.
Se quando si parla di supermercati si pensa a piccole strutture di quartiere di vendita alimentari e casalinghi (le “superette” francesi) bé io allora non mi aggrego al coro dei contrari. In una città si desidera una distribuzione moderna, dove l’offerta sia abbastanza ampia a prezzi non da impresa marginale (come può essere il negozietto), e ancora suscettibile di rapporti sociali.
Dico no solo alle strutture fuori taglia, tali da risultare invasivi per un quartiere, da richiedere parcheggi smisurati e ulteriori incentivi all’auto.
Quanto alle mega strutture, di queste ne abbiamo fin sopra i capelli, si vada a vedere in quel territorio compreso tra Gerenzano, Uboldo e Saronno. Dove erano le amministrazione precedenti (comprese le due di Gilli)? Dove erano i commercianti saronnesi e l’Ascom?
Se ricordo bene, solo un’ amministrazione uboldese seppe opporsi a un mega centro nella ex-Lazzaroni ( mi pare una ventina di anni fa), nel silenzio (se non nell’ostilità) di chi amministrava Saronno.
Quindi quanto ai centri commerciali invasivi, qui come diceva Platone (o Schopenhauer?), “il sindaco più pulito ha la rogna”.
-
In realtà la giunta Porro si oppose e impedì la nascita di un centro commerciale sull’ex Isotta Fraschini, non facciamo di tutte le erbe un fascio. A non opporsi furono Gilli prima e Fagioli ora
-
ma che cisa c’entra l’Isotta Fraschini, che non è anvira oggetto di alcun provvedimento? Di che cosa sta parlando??? Fa solo confusione
-
Benissimo, allora, prendo nota. Onore anche alla Giunta Porro. Di certo non riesco a ricordare un solo gesto delle giunte ante e post Porro di contrasto alle mega strutture commerciali (altra cosa, per me, sono i market di città, alla portata anche di qualche commerciante tradizionale, dai).
-
cosa ritiene Gilli???
già esattamente come nei suoi due mandati
ma mi faccia il piacere