Raccolta firme ospedale, Gilli replica a Ciceroni: “Strumentalizzazione palese e prova di alterigia autoreferenziale”

SARONNO – “La candidata Ciceroni ha reazioni esagerate e stizzite nei confronti della mancata condivisione della raccolta di firme promossa dalla sua lista a favore dell’Ospedale di Saronno. Prima di dare giudizi con tanta sicumera e veemenza ed invitare altri a vergognarsi, dovrebbe studiare con maggiore attenzione la problematica, sia normativamente, sia storicamente”.
Inizia così la replica dell’ex sindaco Pierluigi Gilli, ora candidato per le prossime amministrative con la lista civica Con Saronno, Italia Viva, Azione! e Più Europa, alla dura nota di Novella Ciceroni in merito alla scelta delle forze politiche di non aderire alla raccolta firme della civica che la sostiene per l’ospedale.
“La candidata Ciceroni non sa che, per quanto mi riguarda, nei miei mandati amministrativi l’ospedale fu al centro dell’attenzione della giunta e del consiglio comunale, al punto che nominai un consigliere delegato ad hoc e che preparammo un complesso progetto per la trasformazione dell’ospedale in una fondazione, oggetto di confronto con la Regione. Purtroppo, per diverse ragioni, la fondazione non nacque, ma rappresentò un segno fortissimo dell’interesse di tutte le forze politiche per la sanità ospedaliera locale. Invero, il comune di Saronno e altri comuni costituirono una rete di difesa collettiva dell’ospedale: pur sapendo che i comuni sono privi di competenze riguardo i nosocomi, sindaci, consigli comunali ed altre istituzioni e formazioni aggregative del territorio si unirono e si dovrebbero unire ancora oggi per affrontare il problema con la Regione, forti del peso rappresentativo istituzionale che incarnano.
Una autorevolezza istituzionale che supera in ogni caso approssimative raccolte di firme.
Con la Regione negoziano le istituzioni, non improbabili portavoce di firmatari, senza alcun potere di rappresentanza. Così si fa in ogni ordinamento democratico, dove firme messe insieme plebiscitariamente non possono né competere in autorevolezza, né sostituirsi alle istituzioni rappresentative. Capisco che una lista neonata cerchi di rendersi nota e di accattivarsi simpatie ricorrendo ad argomenti sensibili e popolari come l’Ospedale, ci può anche stare.
Ma quando da una strumentalizzazione palese si alza il tiro per accusare tutti – dico tutti – i competitori elettorali, si dà prova, ahimè, di inutile superbia, d’incapacità relazionale e di alterigia autoreferenziale. La lista civica “Con Saronno”, che insieme ad Italia Viva, Azione e +Europa (questa la compagine dei miei sostenitori, che la candidata Ciceroni nemmeno conosce) si impegna a supportare l’ospedale in ogni modo e con ogni mezzo, a partire dalle istituzioni: non abbiamo bisogno di firmare alcunché, il nostro obiettivo è una buona sanità in un ottimo ospedale, non cadere nelle trappole ingenue di chi ha bisogno di provare di esistere.
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Commenti
Sono perfettamente d’accordo con Lorella. Non mi stupisce ma mi indigna il tono saccente di molti commenti che sottintendono -ma non troppo- l’ignoranza degli altri interlocutori. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione….o non più?
Non finirà mai questa diatriba pubblico/privato; anche il Covid è stato piegato a questa logica, al punto che pur di enfatizzare questo concetto di attacca una regione la cui sanità (sicuramente con pecche) rappresenta un’eccellenza in Italia. Roba da non credere. Per il resto non si può,ne si deve, parlare di sanità e ospedale senza una corretta lettura storica da aggiornare e ovviamente contestualizzare. Grazie per lo spazio, Luciano Cairati
Francesco dovrebbe essere più attento a come si esprime. La “raccolta firme da condominio” come lei afferma è UN INSULTO AI CITTADINI che aderiscono. La raccolta firme è uno strumento di espressione più che legittimo e molto importante perché svolge una funzione sociale fondamentale in un periodo difficile come questo in quanto UNISCE LE PERSONE VERSO UN OBIETTIVO CONDIVISO.
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Ma la smetta, è un evidente raccolta firme strumentale. Le firme non servono a nulla se non a voi per farvi pubblicità!
Sottoscrivo in pieno quanto scritto da chi mi ha preceduto – la ricetta del candidato sindaco Gilli per l’H (fondazione) è l’esempio di quanto accaduto in Lombardia con il COVID – assolutamente da evitare. Meno interessi privati, in questo caso più interesse per la collettività e cerchiamo di riprendere e migliorare l’Ospedale che fino a qualche anno fa era il fiore all’occhiello della nostra zona. Onore alla candidata Sindaco Ciceroni per la quale mi auguro che possa vincere le prossime elezioni.
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Signor Andrea, Lei ignora il lavoro di Sindaci, Giunte e Consigli Comunali di Saronno e del Saronnese nel 2005. Legga la mia precisazione sopra, così eviterà di ingannare se stesso e i concittadini: nessuno, allora, con la fondazione ospedale, intendeva privatizzare alcunché, anzi si esaltava la funzione PUBBLICA della sanità, a cui si voleva dare una forte partecipazione locale. Che cosa c’entri poi un progetto del 2005 – inattuato! – con il Covid del 2020 rimane un mistero. Prima di scagliare pietre, ci si informi e si studi l’argomento, altrimenti si corre il rischio di incresciosi scivoloni.
Ottima risposta di Gilli per far abbassare un po’ i toni a quei pivelli
Ineccepibile.
Se i seguaci saronnesi di Gallera e Fontana non spingono per promuovere l’Ospedale di Saronno ne convalidato la chiusura. Non servono firme da “condominio” per chiedere alla regione di non chiudere l’Ospedale! Servono persone capaci(i futuri sindaci) che all’ interno del proprio partito diano buoni motivi affinché le direttive regionali cambino rotta!
Quanta arroganza
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Di chi?
La ricetta del sundaco Gilli x salvare l’H era fare una fondazione, in pratica far entrare il privato nella struttura e farla diventare una macchina da soldi x gli interessi privati nella sanità, quello che abbiamo visto quest’anno con il servizio sanitario lombardo in difficoltà proprio xchè x decenni, privatizzando, sono stati tolti posti letto, infermieri e dottori in nome dell’eccellenza ….. bravo Gilli rivendica pure ….
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Signor Beppe, Lei parla a vanvera. La fondazione, ovviamente, sarebbe stata PUBBLICA e PUBBLICA sarebbe stata la gestione, affidata ai 20 Comuni dell’ex Ussl n. 9 e alla Regione per congrua quota parte. La mozione contenente il progetto di fondazione pubblica fu votata dai 20 Consigli Comunali dei 20 Comuni dell’ex Ussl n. 9 (6 in prov. di Varese, 9 in prov. di Como, 4 in prov. di Monza e Brianza, 1 in prov. di Milano). Il progetto, nonostante ciò, non ebbe seguito per la conclamata ed inspiegabile ostilità preconcetta dell’allora nuovo assessore regionale alla sanità, un certo Cè, della Lega, che bloccò il lavoro svolto da Saronno e dalla Direzione Generale della Sanità della Regione. Indubbiamente, una fondazione pubblica intercomunale-regionale, che aumentava l’influenza delle comunità locali a discapito di quella regionale, non era gradita centralmente, anche perché avrebbe rappresentato un precedente clamoroso. Il centralismo regionale non è da meno rispetto a quello statale…
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Signor Beppe, Lei parla a vanvera. La Fondazione sarebbe stata ovviamente PUBBLICA e PUBBLICA sarebbe stata la gestione, con l’apporto dei 20 Comuni dell’ex Ussl n. 9 e con la quota parte della Regione. Tutti i Consigli Comunali dei 20 Comuni dell’ex Ussl n. 9 (6 prov. di Varese, 9 prov. di Como, 4 prov. di Monza e Brianza, 1 prov. di Milano) votarono una mozione a sostegno della fondazione, che non partì a causa della conclamata ed inspiegabile ostilità dell’allora nuovo assessore regionale alla sanità, un certo Cè, della Lega, che rinnegò tutto il lavoro preparatorio svolto precedentemente da Saronno e dagli uffici regionali della Direzione Generale della Sanità. In effetti, la fondazione avrebbe accentuato la “località” della gestione, a livello delle comunità locali, a discapito dei poteri regionali…
Caro Gilli,
lo capisce anche un bambino che quanto fatto finora non ha migliorato la situazione…
Autorevolezza istituzionale che negli ultimi 5 anni ha portato ulteriore declino…
Sentiamo… quali altri mezzi democratici e civili ci sono? Sotto con le idee!!!
Poi, se voi non volete partecipare all’iniziativa ci perdete voi, ci perde l’ospedale, ci perde la città… che tanto dite di voler riportare alla normalità.
Ossequi.
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“Sentamo”.
Studiare, invece?