Visto da Varese: Dopovirus, vacanze tra le Prealpi da raccontare come un giro del mondo

di EZIO MOTTERLE
Una camminata fra i colli dell’Alto Varesotto raccontata con l’entusiasmo di un trekking sull’Himalaya. L’immagine di un prato fiorito delle Prealpi diffusa trionfalmente sui social come lo scorcio di una prateria americana. Uno spettacolare tramonto sul lago coccolato quasi fosse un sogno paradisiaco in stile polinesiano. Effetti di un lockdown psicologico da dopovirus che ancora pesa su molte attività legate appunto a un turismo rassegnato al “chilometro zero”, o quasi, da vivere comunque come un giro del mondo. L’appello a fare vacanze non lontano da casa pare sostanzialmente accolto, non soltanto dalle nostre parti. Anche all’estero in questi giorni ci si rende conto dell’effetto covid-19 anzitutto sulle attività legate al turismo: meno gente in giro, ridottissima presenza di stranieri, pochi gli italiani che hanno già varcato la frontiera per viaggiare. Dinanzi ai problemi legati all’uso del mezzo pubblico rinasce intanto la voglia di muoversi con quello privato, auto o camper in testa. Ma pesa su questi spostamenti l’ormai scarsa propensione alla guida per lunghi tratti, messa in soffitta col boom dei viaggi aerei a basso costo. Senonchè adesso una comoda monovolume pronta a lasciarsi condurre (con conducente altrettanto pronto ovviamente) per qualche migliaio di chilometri, riducendo contatti a rischio nel trasporto, sta riconquistando attualità per chi ama la vacanza “chilometro mille”. Comunque luglio è iniziato e schiarite per ora non se ne vedono, nubi anzi continuano a mettere in guardia sulla possibilità ripresa della pandemia, peraltro mai cessata in tante parti del mondo. Oltre il chilometro zero c’è in ogni caso una vacanza condizionata da tante chiusure e cessazioni di attività, controlli sui movimenti, clima pensoso a tratti cupo, voglia di ripresa e allegria ostentata con qualche difficoltà. Tanto che la serenità residua di questa strana estate 2020 pare ormai proprio quella di chi sa gioire di un luogo suggestivo a portata di mano, riscoprendo il profilo pittoresco di una collina o la morbida luce di un tramonto lacustre. Le occasioni a Varese non mancano e con l’aria che tira c’è l’impressione che verranno sfruttate a fondo, facendo rinascere davvero il gusto per una gita sotto casa. Le mete esotiche da cartolina sembrano sempre più confinate sul freddo schermo di computer e smartphone, corrono invece sui social con commenti estasiati le immagini credute superate delle vacanze mordi e fuggi in un piccolo grande mondo rimasto dietro l’angolo. Finora.