Vincolo del Ministero su ex asilo, Gilli: “Svendere beni pubblici, di valore storico e di memoria, è un errore fatale”
SARONNO – “Sono stato presidente dell’allora Ente Morale Vittorio Emanuele II, gestore delle scuole dell’infanzia, tra il 1991 e il 1999, la cui direzione era in questo edificio storico”.
Inizia così il commento dell’ex sindaco, ora candidato alla fascia tricolore saronnese, Pierluigi Gilli sull’arrivo, grazie all’opera del comitato, del vincolo sull’ex asilo di via Manzoni.
“L’Ente ne era il proprietario. Già allora vi erano pressioni perché venisse venduto: era un bel boccone, visti posizione e dimensioni. Si resistette, sicché la proprietà passò poi al Comune quando l’Ente si trasformò in Istituzione”.
Tornando al presente l’opinione di Gilli è chiara: “Ho subito aderito tramite Fb al Comitato sorto per la difesa dello storico edificio ed ho fornito qualche informazione. Mi complimento con i promotori, che hanno saputo evidenziare il problema e sono giunti ad un risultato – il vincolo – di grande importanza. Se l’area non sarà ottusamente venduta, essa potrà essere inclusa in un subquartiere da Palazzo Visconti a Villa Gianetti, tutto di proprietà pubblica dei Saronnesi, a cui si potrà mettere mano per un coerente risanamento. Svendere beni pubblici, soprattutto di valore storico e di memoria, è un errore fatale, che nessun amministratore dovrebbe permettersi. Mi rallegro quindi con il Comitato, che ha dato corpo ad una comune sensibilità e sembra essere riuscito a tutelare il “vecchio asilo”.
27062020
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Villa Gianetti, il palazzo del Seminario con Sala Consiliare, università e parco, l’Auditorium Aldo Moro, la sede della Protezione Civile, la palestra Dozio inclusa la pista indoor, la piscina coperta e scoperta, il Centro diversamente abili Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, il nuovo Liceo Classico (al 50% con la Provincia), ristrutturazioni per 1 miliardo di lire ciascuno di Municipio e Scuola Toti (le ultime, dopo più nulla), il viale del Santuario, la piazza del Santuario, acquisiti gratis 6 appartamenti nuovi in via B. Luigi Monti, una palazzina di 12 appartamenti nuovi in via Bergamo, il progetto di quartiere al Matteotti, la passerella Luini, Corso Italia secondo tratto, piazza san Francesco, piazza Conciliazione, 3 nuove campate di sepolcri al cimitero maggiore, parco di Via Porta rifatto, bocciodromo, il sistema di rotatorie che ha eliminato i semafori, la caserma dei Vigili del Fuoco (a carico del Provveditorato alle OO. PP.), 5 sedi di Vigili di quartiere, comprati decine di migliaia di mq di terreni pervil parco del Lura, il ponte strollato sul Lura, chilometri di fognature e strade. Elenco incompleto delle opere realizzate durante le mie 2 Amministrazioni. Ecco: ciò significa non avere “ristrutturato opere pubbliche”. Il distratto concittadino non se ne è accorto. Mi domando chi tra noi due, faccia chiacchiere…
Concittadino Marco Lattuada, attenda, per favore, la presentazione del programma e vedrà come i progetti – pochi – avranno le loro fonti di finanziamento. Non mi attribuisca la funzione di promettitore, men che meno preventivamente insensato (aggettivo invero più da invettiva, che da garbato confronto): da anni ribadisco che è già un grande risultato mantenere decoroso il livello dei servizi comunali. Se rileggesse i miei programmi del 2005 e del 2010, vedrà che io non ho mai esposto un decalogo di grandi progetti, mai realizzati e rimasti forse nei sogni, né la totale liberazione della città dalla paura percepita dell’insicurezza (oggi peggiore di 5 anni fa). Conosco troppo bene la struttura del bilancio comunale, che non farei mai dipendere da un esorbitante flusso di multe, p. es. Quindi, prima di criticare, abbia cortesemente la pazienza di conoscere. Altrimenti, si tratta solo di unilaterale e volutamente ostile presa di posizione. Legittima sicuramente, ma fondata su un indimostrato pregiudizio.
Perché avete censurato il mio commento che non aveva nessun tipo di volgarità? Sembra quasi che i commenti contro il sindaco siano prontamente pubblicati e quelli posti verso altri canditi no…strano!
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Non sembra, è sempre così!!!
Qualsiasi commento che non piace alla redazione non s’ha da pubblicare!!!
Anche se insisti più volte nel ripostarlo… niente e poi niente!!!
Almeno che venga censurato nel contenuto lasciando traccia del commento inserito… e invece no…. proprio il nulla!!!P.S.: anche strano che non si possa continuare a commentare sulle risposte date ai commenti in seconda e terza battuta e guarda caso sono stranamente solo determinati commenti…. e qui vi è un esempio >>> Pierluigi Gilli 30/06/2020 At 5:27 pm
Spero pubblichiate. Grazie!!!
Le parole di Gilli mostrano la differenza che passa tra politica nutrita di cultura e quella nutrita dagli apericena.
Le risorse finanziarie che i comuni e gli altri enti pubblici hanno a disposizione sono poche, bisogna valorizzare e investire sulle strutture utili. Ci sono già altri edifici pubblici da ristrutturare, una forza politica seria effettuata delle scelte, non fa promesse insensate e irrealizzabili per ottenere qualche voto in più dai comitati che spuntano come funghi a pochi mesi dalle elezioni. Avvocato Gilli, ci illustri un piano d’investimento, dove vengano illustrati i costi per la ristrutturazione ma soprattutto le spese ordinarie, che un complesso così esteso, dovrà pagare il comune annualmente sottraendoli da altri servizi.
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Una preliminare e spontanea risposta: al momento della individuazione delle spese di un bilancio comunale (come in una qualsiasi famiglia) devono essere stabilite le priorità delle spese stesse. In un Comune, come Saronno, in cui sono stati “trovati i soldi” per spese voluttuarie, come un costoso staff, una costosa area feste, diverse competizioni ciclistiche…, si troveranno sicuramente le risorse per salvaguardare un bene di valore e significativo per chi ama la propria città.
Un detto saronnese dice (dovrei dirlo in dialetto): “i soldi risparmiati sono i primi guadagnati”. Ecco i primi soldi trovati, la cancellazione delle spese… inutili. -
Una forza politica seria fa scelte nell’interesse della comunità. Si vuole vendere il palazzo? Bene, lo si faccia imponendo una ristrutturazione conservativa, ad esempio, se il palazzo ha certo interesse. Purtroppo le forze politiche fanno spesso interessi diversi a quelli dell’intera comunità e non è difficile capire che c’era sicuramente chi aveva già fatto progetti su quell’area. Quindi dove va l’interesse pubblico? Venderla probabilmente anche a basso costo o magari, se propro si decide di venderla, fare sì che il pubblico ottenga anche qualcosa in cambio? Parte dell’area, dei locali, una struttura,eccetera. Una forza politica seria, comunque, quando fa le scelte le deve fare condividendole con l’intera popolazione, con la massima trasparenza e prontezza, NON A COSE FATTE E DECISE. Si potrà essere poi d’accordo o no, ovvio, non tutti possono essere “accontentati”, ma è essenziale la TRASPARENZA e la comunicazone e il dialogo con la popolazione, che rappresenta la vera proprietaria dei beni pubblici. Questo, molti amministratori lo dimenticano troppo spesso.
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Non potrà mostrare nulla, sono solo chiacchiere elettorali…abbiamo visto nei suoi mandati come NON ha ristrutturato edifici pubblici ma guardacaso sono spuntate tantissime palazzine!
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Villa Gianetti, il palazzo del Seminario con Sala Consiliare, università e parco, l’Auditorium Aldo Moro, la sede della Protezione Civile, la palestra Dozio inclusa la pista indoor, la piscina coperta e scoperta, il Centro diversamente abili Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, il nuovo Liceo Classico (al 50% con la Provincia), ristrutturazioni per 1 miliardo di lire ciascuno di Municipio e Scuola Toti (le ultime, dopo più nulla), il viale del Santuario, la piazza del Santuario, acquisiti gratis 6 appartamenti nuovi in via B. Luigi Monti, una palazzina di 12 appartamenti nuovi in via Bergamo, il progetto di quartiere al Matteotti, la passerella Luini, Corso Italia secondo tratto, piazza san Francesco, piazza Conciliazione, 3 nuove campate di sepolcri al cimitero maggiore, parco di Via Porta rifatto, bocciodromo, il sistema di rotatorie che ha eliminato i semafori, la caserma dei Vigili del Fuoco (a carico del Provveditorato alle OO. PP.), 5 sedi di Vigili di quartiere, comprati decine di migliaia di mq di terreni pervil parco del Lura, il ponte strollato sul Lura, chilometri di fognature e strade. Elenco incompleto delle opere realizzate durante le mie 2 Amministrazioni. Ecco: ciò significa non avere “ristrutturato opere pubbliche”. Il distratto concittadino non se ne è accorto. Mi domando chi, tra noi due, faccia chiacchiere…
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Gentile Gilli lei ha governato in un periodo di “vacche grasse”, i tempi sono cambiati…
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certamente. e infatti vedrà con quanto realismo e prudenza redigeremo il programma. Tornare alla normalità sarà già un grande successo!
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Finalmente, dopo tante tenebre, un razionale progetto di sistemazione dell’ ex asilo di Via Roma: abbinare la sua sistemazione a Villa Gianetti e a Palazzo Visconti! Questi sono gli argomenti seri su cui confrontarsi, non su una insignificante e paesana area feste …con cotechini e salamelle!
La “mitica” ruspa, simbolo della distruzione, grazie alla sensibilità di un comitato di saronnesi, è stata fermata!
Da Saronnese e Italiano ho provato emozione, quando nell’introduzione all’intervento di Gilli, l’ottima Sara ha scritto dello stesso: “ora candidato alla fascia tricolore saronnese”. È la parola “TRICOLORE” che mi ha particolarmente emozionato. Il Tricolore, che è mancato a Saronno nell’ultimo quinquennio, sia il bentornato!
Un rudere di mattoni ottocentesco, abbattetelo e costruiteci su una nuova moschea, edificio molto più utile. Saluti