Da Saronno un nuovo pozzo d’acqua in Camerun

SARONNO – Lo scorso marzo, nel villaggio di Okombe nel centro-ovest del Camerun, è stato inaugurato ufficialmente il primo pozzo d’acqua che ha in sè qualcosa di molto saronnese. Ma qual è il legame tra Saronno e Okombe? Parte tutto circa dieci anni fa, quando nel 2010 Polycarpe Olama dal Camerun arriva a Torino per studiare al politecnico dove si laurea in ingegneria elettrica. Trovato lavoro in una società che realizza impianti fotovoltaici in giro nel mondo affronta le difficoltà delle frequenti trasferte e perciò nel 2018 decide di trasferirsi a Saronno. In città si inserisce pienamente nella comunità cristiana frequentando il coro della parrocchia di Regina Pacis che anima la messa delle 17:30 del sabato, viene eletto nel Consiglio pastorale cittadino e di recente, nella fase di riapertura post covid, è tra i volontari che accolgono i fedeli nella chiesa prepositurale di piazza Libertà.
Pur lontano, resta sempre con il cuore vicino al proprio villaggio natale e viene a sapere da parenti della necessità di un pozzo per dare accesso all’acqua a circa mille persone, costo di circa 4500 euro. Parlandone prima con gli amici del coro, viene poi spronato dal prevosto di Saronno, monsignor Armando Cattaneo, ad organizzare una cena di beneficenza.
Detto e fatto: il 21 dicembre, qualche giorno prima di Natale, cena all’oratorio di via Legnani con menù a base di piatti della tradizione camerunense.
La comunità risponde con entusiasmo, la cena registra il tutto esaurito e al ricavato si aggiunge l’offerta di una famiglia in ricordo di un caro.
Saltiamo a marzo: i fondi raccolti sono non solo giunti a destinazione, ma l’opera è stata realizzata ed inaugurata alla presenza anche della mamma e dello zio di Polycarpe, Anastasie e Lazare (presenti nella foto, accanto al cartello).
Gli abitanti di Okombe accanto al loro pozzo hanno posto un cartello per ringraziar Saronno, il parroco don Armando, i cori e la famiglia Caronni per l’offerta in ricordo di Piero Volontè.
Una curiosità: la recente emergenza sanitaria dovuta al coronavirus nel villaggio di Okombe è stata affrontata proprio grazie al pozzo nato dall’amore di Polycarpe per la propria terra e dalla generosità dei saronnesi. Infatti l’acqua ha permesso alle autorità locali di distribuire secchio e sapone come misura base per l’igienizzazione dei mille abitanti contribuendo fattivamente al contrasto della diffusione del coronavirus.
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20062020