Consiglio comunale ancora in videoconferenza: anche Casali stigmatizza la scelta
SARONNO – “Anche i consigli comunali del 30 giugno e 1 luglio si terranno, per precisa scelta del presidente Raffaele Fagioli, in videoconferenza. Non sono servite le argomentazioni dei capigruppo dell’opposizione favorevoli ad un ritorno alla quasi “normalità” del consiglio, mantenendo ovviamente distanze e i presidi sanitari previsti”.
Inizia così la nota di Franco Casali capogruppo di Tu@Saronno che dopo il consigliere indipendente Francesco Banfi e il capogruppo Pd Francesco Licata stigmatizza la scelta dell’Amministrazione comunale.
“Quando eravamo in piena emergenza Covid la Lega voleva tenere il consiglio in Sala Vanelli, contrarie le opposizioni che avevano chiesto un rinvio o una diversa modalità di gestione, a tutela della salute di consiglieri, giunta, dipendenti dell’amministrazione e pubblico. Ora che si é tornati ad una situazione più gestibile, con la riapertura di moltissime attività incluse quelle parlamentari, riteniamo opportuno che il dibattito ritorni nella sede deputata, con eventuale collegamento in videoconferenza per chi non si sentisse di partecipare fisicamente. Il Governo ha stabilito che é possibile fare i consigli in remoto, non anche che si devono fare con questa modalità. Forse che la Lega si sia accorta che é più facile silenziare le opposizioni schiacciando un bottone, piuttosto che procedere con i richiami verbali di rito e l’eventuale allontanamento fisico come successo anche nell’ultima Commissione Urbanistica?”.
21062020
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Commenti
La videoconferenza è una modalità. Il click è un modo sbagliato di gestirla.
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il click esiste anche nella vita reale e ne hanno beneficiato diversi consiglieri
Però anche in Europa si stanno ancora tenendo riunioni , consigli delle istituzioni europee in vidoconferenze e non sono certamente scelte fatte dalla Lega Italiana ed allora perchè non criticate anche queste scelte ???????
Ogni minimo espediente serve a questa amministrazione per ribadire il mondo in cui la lega vorrebbe portare la città di Saronno: governarla con un click senza confronto e dialogo con i cittadini. Un mondo piatto e asfittico, vicino al nulla.