Fase 2, Fontana e Gallera: premi sino a 1250 euro per infermieri e operatori sanitari

MILANO – “Accordo raggiunto. Infermieri e operatori sanitari riceveranno nella busta paga di giugno un premio una tantum fino a 1250 euro, in base all’impegno di servizio nei reparti Covid degli ospedali lombardi”. Lo affermano, in una nota, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, a seguito dell’intesa raggiunta con i rappresentanti sindacali del personale del Comparto.
“Le risorse – spiegano Fontana e Gallera – vengono distribuite in base al livello di coinvolgimento del personale nella lotta al coronavirus, come previsto dalla Legge 9 varata nelle scorse settimane da Regione Lombardia”. Il presidente Fontana e l’assessore Gallera ricordano che Regione Lombardia ha messo a disposizione 223 milioni di euro di incentivi per il personale sanitario della Lombardia (Comparto e dirigenza medica). Di queste risorse, 100 milioni si riferiscono alle risorse aggiuntive regionali, 123 milioni ai riconoscimenti speciali una tantum destinati ai lavoratori dei reparti Covid. In queste ore la direzione generale Welfare di Regione Lombardia sta incontrando in videoconferenza i rappresentanti della dirigenza medica per valutare un’analoga intesa.
(foto: a destra l’assessore regionale Giulio Gallera)
27052020
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Commenti
Meno male che il riconoscimento viene direttamente dalla Regione Lombardia. Dal governicchio di Roma agli infermieri è arrivato in busta paga 1 (e dico 1) Euro in più al giorno senza neanche il riconoscimento degli straordinari….
Come al sito commenti strumentali come se il virus avesse ucciso solo medici e infermieri lombardi per sola colpa della regione Lombardia….. Dimenticandosi che le direttive sulla pandemia o influenza (chiamata così da qualcuno tipo zingaretti e sala) devono essere diramate dallo stato centrale…. Quello stato che il 31 gennaio dichiarava emergenza nazionale ma non attuava alcun piano e non informata adeguatamente le strutture ospedaliere….. Quello stato che solo dopo che a febbraio scoppio ecatombe in Lombardia si preoccupo di mandare mascherine modello straccio per la polvere solo a marzo….. Se il virus non avesse colpito prima la Lombardia ma altre regioni non immagino cosa sarebbe successo…. Ma si sa lo sport nazionale del momento e prendersela con la regione Lombardia……
verso la sanità, quella che avete distrutto … non tutta chiaramente, solo quella pubblica
Come può essere configurato questo premio a questi eroi che hanno combattuto in prima linea mettendo a repentaglio la propria vita e a volte persa? Un riconoscimento per il sacrificio fatto, per l’impegno continuo profuso, per la deontologia osservata con responsabilità ed umanità. Certo. Sarebbe inverosimile ritrovare in questo gesto altri aspetti per appianare perplessità e dubbi, carenze e conflittualità.
“Le risorse – spiegano Fontana e Gallera – vengono distribuite in base al livello di coinvolgimento del personale nella lotta al coronavirus…”
….
Riconoscere che da parte degli infermieri e degli operatori sanitari è stato fatto non solo un lavoro ma qualcosa che definirei simile ad una missione è doveroso.
Ma un riconoscimento non ha alcun valore se poi non vengono in “condizioni normali” risolti tutti quei problemi che rendono difficile il lavoro degli infermieri e degli operatori sanitari:
-cattiva gestione delle strutture ospedaliere (vedi Saronno)
-dover rispondere in prima persona ai cittadini del malfunzionamento della “sanità lombarda”
-code liste d’attesa lunghe, strumenti e apparati guasti
-ospedali spesso inadeguati perchè non vengono fatti investimenti
-pronto soccorso abbandonato alla buona volontà degli operatori
……….
Infine una domanda ma invece di chi purtroppo questo premio non lo potrà riscuotere, perchè ha lavorato senza alcuna protezione … pur sapendo i rischi che correva
rimane solo il ricordo o neanche quello?
Paolo Enrico Colombo