Visto da Varese: Emergenza virus, verso vacanze a chilometro zero

di EZIO MOTTERLE
Vacanze a chilometro zero, dunque? In attesa che si chiariscano (forse) tempi e termini della possibile riapertura delle frontiere, regionali prima ancora che nazionali, con le regole ahimè severe cui saranno soggetti gli aspiranti viaggiatori, molti varesini pensano a organizzarsi periodi di svago e relax non lontano dalla porta di casa, rimasta a lungo quasi impossibile persino da varcare (verso l’esterno). D’altra parte che la vacanza alla riscoperta del proprio territorio rischi di essere, volenti o nolenti, la gran moda di quest’estate segnata dal coronavirus, lo evidenzia anche una iniziativa avviata poco oltre confine, con l’obiettivo di riscoprire le bellezze e valorizzare i prodotti locali. “Vivi il tuo Ticino” è il nome del progetto, destinato ai residenti nel cantone svizzero che dal 22 giugno al 30 settembre potranno contare anche su sconti per i pernottamenti negli hotel e le cene nei ristoranti. L’emergenza legata alla pandemia potrebbe dunque favorire come non mai la vacanza sotto casa, generando per quanto ci riguarda un invito a “soggiornare” nel Varesotto per tutti coloro che già ci abitano. Un salto indietro di mezzo secolo, amarcord di quegli anni Sessanta quando per tante famiglie impegnate nella non facile scalata al boom economico le ferie da sogno erano anche due settimane in un appartamento o una baita tra le verdi vallate a nord della provincia, camera e cucina, scorta di cibo stipato sulla moto o nella Cinquecento, tanta voglia di aria aperta e passeggiate tra boschi vista laghi. I giovani di allora sono i vecchi di oggi, che in questo caos da pandemia invitano a riscoprire quelle vacanze godute in piena libertà, senza mascherine e distanziamenti. Riscoprire il Varesotto, ribattezzato non a caso “land of tourism”, offre occasioni aggiornate nella qualità e nel fascino. Alberghi e residenze all’altezza di un turismo moderno non mancano, la ricca dotazione enogastronomica propone soluzioni più appaganti di quell’abbondante spaghettata consumata tra i prati mezzo secolo fa. E poi ci sono le tante opportunità di riscoprire paesaggi e monumenti, luoghi splendidi sacrificati per decenni a quella voglia di esotico destinata ormai a riparare nei cassetti che traboccano di cartoline. Il momento per decidere d’altra parte è arrivato. Tra poco più di un mese inizia l’estate ma cominciano anche ad accorciarsi le giornate: abbiamo davanti, fino al 20 giugno, il tempo più luminoso dell’anno, seguirà quello più caldo. Col virus ancora in agguato c’è chi preferisce evitare azzardi: le Prealpi stavolta possono davvero valere la Polinesia…