Coronavirus, anarchici: “parlano” i muri del Matteotti e del retrostazione

SARONNO – I muri di Saronno, ed in particolare del retrostazione e del vicino quartiere Matteotti, “parlano” con le due grandi scritte, su crisi e sanità, comparse fra via Giuliani e via Cervi, su altrettante recinzioni; mentre sempre al Matteotti ma pure nella zona retrostante lo scalo ferroviario di “Saronno centro”, fra via Ferrari e dintorni, sono comparsi anche i manifestiti a tema “anarchico”, pure loro legati all’attuale emergenza coronavirus. Nei giorni scorsi ne sono apparsi, poi rimossi, anche sull’ufficio postale di via Varese.
Sono gli stessi volontari, sempre a tema emergenza economica e sanitaria, che erano comparsi in precedenza anche in altre zone della città ed in alcune località del circondario e non solo, “polemici” con i politici e le misure adottate dal Governo per affrontare la crisi nelle sue molteplici sfaccettature.
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(foto: le due scritte comparse sulle recinzioni al rione Matteotti, ed i volantini nel retrostazione e sulle Poste)
06052020
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Commenti
Bah, questi qui quando c’era da aiutare dove diavolo erano? c’erano solo volontari e alpini
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infatti, volontari e alpini, non inutili reietti come questi.
Ripetere fino alla nausea questi slogan di critica evasiva con imbrattamento dannoso di muri privati e pubblici manifesta l’ottusità di chi li propaga, in quanto non propone nulla quando scrive sul muro di cinta “aiutiamoci lo Stato non lo farà’”. L’Autorità cittadina quando si deciderà ad intervenire? Gli strumenti tecnologici acquistati con i fondi pubblici e collocati sul territorio della città sono operativi con efficacia o sono stati impiantati per il loro aspetto estetico?
Scrivono “SVENDONO LA SANITA’, FINANZIANO LA GUERRA” però loro vivono in posti che occupano abusivamente, e ogni volta che fanno le loro inutili manifestazioni per saronno, lasciano danni come se ci fosse stata una guerra. In poche parole con i loro messaggi, sembrano il bue che dice cornuto all’asino.