Via Don Bellavita, 4 palazzine di 5 piani lungo il torrente Lura: rendering e progetto

SARONNO – “E’ un’occasione per creare bellezza intorno al torrente Lura: una fabbrica dismessa che è una bruttura per la città sarà abbattuta. Non solo. Sarà bonificato il suolo con una riqualificazione degli argini”. E’ il fulcro della presentazione dell’assessore all’Urbanistica Lucia Castelli del nuovo piano attuativo in variante al Pgt per l’area tra via Volta e via Don Bellavita approvato ieri sera dalla maggioranza (Lega e Fi) con l’astensione di tutta l’opposizione.
Ieri sera nel primo consiglio comunale in videoconferenza l’esponente della Giunta del sindaco Alessandro Fagioli ha presentato il progetto ed alcuni rendering che prevedono la realizzazione di 4 palazzine tra i 5 e i 7 piani “l’operatore ha deciso di evitare un’edificio troppo alto che avrebbe reso poco appetibile il progetto” con una pista ciclopedonale che correrà, come gli edifici, lungo il torrente Lura collegando via Volta e via Bellavita. “Saranno posizionate alberature e sarà riqualificato parcheggio sterrato e gli orti amici” completa l’assessore spiegando cosa otterrà l’Amministrazione dell’operazione.
Tante le obiezioni delle minoranze: dalla necessità di valutare “quali saranno le necessità e le esigenze di vita e di spazio dopo l’emergenza Covid che ancora interessa la nostra quotidianità” (Paolo Riva, Ui) all'”abitudine della maggioranza a fare varianti al Pgt che spesso, come in questo caso, non hanno un ritorno adeguato per la collettività (Davide Vanzulli, M5s). Non sono mancate obiezioni di metodo di Nicola Gilardoni a quelle sulle scelte per la ciclabile di Franco Casali (tu@Saronno).
Senza risposta la richiesta del consigliere indipendente Francesco Banfi: “Causa Covid non ho potuto effettuare un sopralluogo, recarmi sul posto perché distante da casa mia, ma a memoria ricordo la presenza in quella zona di uno sfioratore del Lura. Per le leggi regionali dovrebbe essere dotato di una vasca di prima pioggia: come si concilierebbe con la presenza della pista ciclabile?”
Se il capogruppo della Lega Angelo Veronesi ha sottolineato come “il progetto sia migliorativo rispetto a quello del Pgt del 2013” il sindaco Fagioli ha rimarcato: “Siamo qui a far partire la rinascita di un’area dismessa privata che sarà riqualificata dando nuova vita alla città. Non possiamo pensare che sia il Comune a determinare dettagli come materiali o colori… è un’area privata. Come per la pista ciclabile: o la si fa lì o non la si fa”.
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Commenti
Buongiorno.
Dall’articolo non risulta chiaro se gli orti saranno ancora a disposizione di chi ad oggi li sta coltivando…
È possibile avere questo chiarimento dalla redazione? Grazie
Francesco
Ma a Saronno c’è ancora bisogno di costruire case???
Tanti palazzi nuovi hanno abitazioni ancora invendute o comunque non abitate.
Parlano di palazzine non tanto alte per non deturpare e fanno dei Palazzi di 5 e 7 piani???
Altro cemento, altri palazzi, pochi servizi e non parlate del contentino pista ciclabile: avete un concetto di bellezza alquanto distorto!
Oscenità!!!!!
La vera bellezza non è costruita dall’uomo ma da una natura disciplinata. Fermate questo scempio!!
“dando nuova vita alla città?” Costruendo ancora case?
Ma ci siamo resi conto di quanto cemento abbiamo distribuito? Stiamo preparando il terreno per qualcuno ?
Mi sembra un gran bel progetto che và a completare un’altra area DISMESSA cittadina, l’insieme del progetto è gradevole anche ambientalmente parlando.Okk avanti così..Saronno in crescita…..(Raffaello).
Sono davvero orribili, ennesimi palazzoni (5-7 piani!!!) ammassati uno accanto all’altro: terrificanti
Molto bene, visto il periodo speriamo sia l’occasione per dare lavoro alle aziende ed ai professionisti del territorio!
aspettiamo altre interessanti informazioni!
……che ci fosse tutta questa fretta magari dice già qualcosa
Paolo Enrico Colombo
Ma smetterla di fare palazzi, no? Per lo meno si recupera un’area dismessa, ma andiamo.
Il pragmatismo della Lega contro le utopie degli altri che fanno solo sempre tante chiacchiere e pochi fatti. Tutte le aree dismesse stanno per essere riqualificate, dopo anni di giunte inconcludenti donando alla citta’ una nuova vita.
In quella “fabbrica dismessa che è una bruttura” si è svolta la vita di centinaia di persone, c’è stato il pane per le loro famiglie e magari anche la dignità di un lavoro competente. Un pezzo della grande storia industriale del saronnese. Chissà se un giorno a fare gli assessori verrà messo chi conosce la storia e sa quali parole usare.
Come può altro cemento sfitto creare bellezza è un mistero del capogruppo della lega…