Mauro Rotondi: “25 Aprile, una festa per spezzare ogni catena”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Mauro Rotondi membro del direttivo del Pd.
25 Aprile 1945. Corre oggi il 75° anniversario in cui l’Italia liberò se stessa. Purtroppo, in epoca di Coronavirus, con strade e piazze deserte, non festeggiamo come vorremmo ma festeggiamo in un modo insolito, volgendo lo sguardo anche alla Liberazione da questo periodo difficile da cui aspettiamo di uscire ricordandoci chi ha perso la vita e sta soffrendo, per ragioni di salute, umane ed economiche.
Ricordiamo il 25 Aprile volgendo lo sguardo a quei giorni in cui partigiani e alleati ci liberarono dalla tirannia. In questi giorni nelle nostre case possiamo soffermarci sulle testimonianze di chi ha vissuto in prima persona quei giorni e ha tramandato la memoria con le storie di tanti uomini e donne pronti a combattere per liberarci dal male e da oppressori malvagi. Quegli uomini la pensavano diversamente tra loro ma hanno combattuto insieme per l’Italia consegnandoci pace e democrazia. Sant’ Anna di Stazzena, Marzabotto, Roma, Milano, Napoli, Linea Gotica, le Alpi e tanti altri luoghi fanno parte della storia dell’Italia.
Purtroppo, ancor oggi, non tutti vivono questa ricorrenza di enorme importanza allo stesso modo. Per alcuni è una festa divisiva , di parte e col passare del tempo le divisioni non si attenuano. Ciò richiama l’importanza di insegnare meglio la storia della Resistenza nelle nostre scuole, capitolo poco studiato o niente affatto, un passo necessario affinché i nostri ragazzi comprendano che i diritti e la pace di cui godono sono sempre il frutto di lotte, come quella antifascista e antinazista, grazie a cui il nostro paese è stato liberato dalla malvagità.
Un invito a studiare la storia, perché le libertà, oggi come allora, e lo vediamo in nazioni non lontane da casa nostra, sono sempre in pericolo e sta a noi il dovere di impegnarci per difenderle e promuoverle. Tali valori sono talmente preziosi da consentire, anche a chi non è d’accordo, di esprimere opinioni bizzarre su questa festa.
Ricordare è un nostro dovere, per cui oggi, dalla nostra quarantena, in tutta Italia come nella nostra Saronno, festeggeremo il 25 Aprile, appendendo una bandiera tricolore ai balconi e scattandoci una foto. Il Partito democratico di Saronno ha creato la pagina facebook https://www.facebook.com/groups/25apriledisaronno/ dove tutti posso condividere insieme la festa inviando una foto o un contributo. Siete tutti invitati a partecipare!
Buon 25 Aprile a tutti
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Commenti
la storia a senso unico ?
no grazie !
ognuno ha un cervello per approfondire, cercare di capire senza dogmi politici, trarre conclusioni il più possibile obiettive, applicarle alla propria vita
la scuola non deve essere propaganda politica di qualsiasi parte
la sinistra italiana è obliterata dal passato e incapace di ragionare costruttivamente per il futuro
loro sono i veri nostalgici
Chi la pensava diversamente era complice di brutali criminali sconfitti dalla resistenza e dalla storia
Completamente d’accordo. La scuola dev’essere imparziale così come i libri di testo. Fa una gran tristezza vedere il 25 aprile snobbato da molti e guardato come festa dei comunisti
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È colpa di chi ha trasformato una festa laica in una festa contro ad un qualcosa che non esiste più invece di ricordare la liberazione si fanno comizi politici contro.
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i libri di testo, aimè, sono stati scritti da chi ha vinto la guerra. Certo che oramai il 25 Aprile è vista come la festa dei comunisti, nell’arco della storia i “compagnucci” sono sempre saltati sul carro del vincitore mentre chi la pensa/pensava diversamente da loro è brutto sporca e cattivo da eliminare.
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ah ho capito adesso la dittatura è stata belle…
i campi di concentramento Italiani
i gas in africa
le botte o l’omicidio per chi non era d’accordo
leggi raziali… ecc. ecc.
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E’ auspicabile l’atto di spezzare ogni catena. Ogni Italiano libero reagisce a qualsiasi incatenamento. Spesso però l’arroganza di ritenere i cittadini Italiani disattenti e svogliati inducendo loro a festeggiare la ricorrenza storica della propria libertà inserendo nel contesto motivazioni lecite che non rispecchiano il significato storico dell’evento, si compie un’azione irresponsabile e disdicevole, a prescindere da chi la propone.
ormai i rossi se ne sono impadroniti, se le dicono e cantano da soli.
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Sono frasi chexservono per nascondersi. Non è una festa dei rossi ma tra chi è contro il nazifascismo è quello che rappresenta e gli altri. In questi casi o si è contro o si è complici … senza se e senza ma. Spero sia il commento di un nostalgico e non di un ragazzo giovane
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Si ricordi che oggi lei può dire quello che vuole proprio perché c’è stato un 25 Aprile 1945