Coronavirus, Astuti: “Non c’è fase 2 senza contenimento del virus”

VARESE – “Il 4 maggio è alle porte e abbiamo tutti voglia di ripartire. Per poterlo fare, però, abbiamo bisogno che tutte le forze politiche e le istituzioni collaborino per poter definire come farlo in sicurezza”. Lo dice Samuele Astuti, consigliere regionale ed esponente varesino del Pd.
Il primo passo è fare in modo che il nostro sistema sanitario regionale funzioni nel migliore dei modi anche imparando dagli errori fatti fino ad ora. In questi due mesi di emergenza abbiamo potuto toccare con mano i suoi limiti: se da un lato è vero che le strutture ospedaliere giocano un ruolo importante nella lotta al virus dall’altro, per debellarlo, è necessario attuare delle politiche efficaci di medicina territoriale.
Nello specifico, le criticità più importanti sono:
– Tamponi: è necessario che Regione Lombardia aumenti il numero giornaliero e per far sì che ciò accada c’è bisogno che venga aumentato il numero delle strutture sanitarie che possono processarli. Ancora oggi ci sono laboratori che non sono stati ingaggiati in questa importante sfida e non ce lo possiamo permettere.
– Usca: un mese fa sono state create le Unità speciali di continuità assistenziali (Usca) per contrastare il coronavirus partendo dal territorio. Il loro compito è quello di prestare assistenza a domicilio a pazienti sospetti o accertati Covid-19 che presentano sintomi respiratori lievi- e che quindi possono stare a casa- o a pazienti che sono stati dimessi da una struttura ospedaliera.
Da Decreto dovrebbe essere istituita una Usca ogni 50 mila abitanti e quindi nella provincia di Varese dovrebbero essere 17, ma al momento ce ne sono solo 4, lasciando scoperte intere zone, come per esempio il nord del nostro territorio. Abbiamo bisogno che vengano istituite tutte le USCA previste per la nostra provincia e che siano rese operative e efficienti per contenere l’epidemia nel più breve tempo possibile. Senza il contenimento del virus sui territori è prematuro parlare di “Fase 2”.
– Test sierologici: questi esami accertano la presenza degli anticorpi che si sono sviluppati nell’organismo della persona infetta. Possono, quindi, dirci se quella persona è stata contagiata o no, ma non sono in grado di dirci con certezza se oggi quella persona sia positiva o negativa. Quindi possono darci un’indicazione su chi è stato infettato dal virus, in modo da poter calcolare il tasso complessivo di persone affette da Covid-19. Ma con questi esami non possiamo ottenere altre conclusioni, primo perché i test disponibili hanno un margine di variabilità, secondo perché abbiamo ancora una comprensione incompleta dell’immunità che l’infezione fornisce. Per questo motivo questi i test sono utili ma vanno affiancati al tampone.
– App “Immuni”: va introdotta nel rispetto dei dati sensibili degli utilizzatori e al momento è in beta test, ma credo che possa essere uno strumento utilissimo per la tracciatura dei contagi.
Altri aspetti che vanno affrontati in modo imprescindibile prima di avviarci alla “Fase due” sono 1) la riorganizzazione del trasporto pubblico alla luce delle nuove regole di distanziamento, 2) la garanzia della dotazione obbligatoria di dispositivi individuali di protezione per tutte le persone che torneranno al lavoro e 3) l’aiuto alle famiglie per la gestione dei figli quando entrambi i genitori dovranno recarsi sul posto di lavoro.
Alla luce di questi fatti Regione Lombardia deve essere disposta a collaborare con il Governo e con il consiglio regionale tutto e al fine di accompagnare tutti i cittadini, in sicurezza, verso la ripartenza economica e verso la “nuova normalità”. Come detto più volte, da parte del Gruppo Pd Lombardia c’è tutta la disponibilità a lavorare in un’ottica di collaborazione per fronteggiare insieme sia l’emergenza sanitaria, che quella economica e sociale. Io sono già in prima linea!
24042020
Lascia un commento
Commenti
Dopo aver votato a favore del MES avete ancora il coraggio di parlare!
-
Ma loro son bravi… Non sono come fontana…. Da loro il virus lo contengono… Mica lavorano come in Lombardia