Coronavirus, dalla Caritas alla mensa dei poveri, la solidarietà non si ferma (ma rispetta le regole anticontagio)

SARONNO – Le parrocchie di Saronno e le associazioni che ruotano attorno alla comunità cristiana della città stanno cercando, pur nelle difficoltà, di sostenere chi ha bisogno di un aiuto.
L’emergenza sanitaria in atto ha portato la Caritas cittadina a chiudere gli sportelli normalmente aperti al pubblico, per garantire la sicurezza sia dei volontari sia delle persone che settimanalmente vi accedono. Per garantire una presenza ci sono comunque alcuni servizi attivi.
Il centro di ascolto Caritas si può contattare al numero 328 6080058: i volontari cercheranno di capire coi singoli come poter sostenere le richieste. Occorre passare tramite questo numero anche per accedere ai servizi del CAV (centro aiuto alla vita).
Martedì dalle 12.15 alle 13.00 è possibile ritirare un pacco alimentare valido per tutta la settimana presso la Mensa di Betania, via Piave 66 (c/o Casa di Marta).
Casa di Marta in via Piave (02.962.01.87) ha dovuto chiudere sportelli e servizi come la raccolta vestiti. Tuttavia restano aperti su appuntamento telefonico lo sportello di Rete Rosa, ed Emporio della solidarietà. Prosegue il suo servizio la Croce d’Argento.
Emporio della solidarietà in via Piave (c/o Casa di Marta) di Caritas Ambrosiana: martedì e giovedì dalle 14.30 alle 17.30 e sabato dalle 9 alle 12. L’emporio è un piccolo negozio dove si trovano generi di prima necessità; si accede con tessera punti che le persone segnalate da Centri d’ascolto o servizi sociali di tutto il saronnese possono spendere. Viene permesso un accesso alla volta attenti alle misure di sicurezza.
Le associazioni e le parrocchie lavorano in stretta collaborazione con il Comune di Saronno, San Vincenzo, Banco Alimentare e altre associazioni. Caritas Ambrosiana di Milano aiuta a discernere le modalità migliori per continuare i servizi dando importanti linee guida.
“Cerchiamo – spiega Silvia Orlando di Caritas Saronno – di renderci disponibili alle emergenze e ci rendendiamo conto dello sforzo di molti di non pesare sui nostri servizi facendo sacrifici, attivando solidarietà tra vicini di casa e ingegnandosi per far fronte a questa emergenza. Sappiamo però che il ritorno alla normalità non sarà immediato e lascerà molti strascichi, soprattutto economici per chi in questo momento, più di prima, fatica a lavorare. Ci auguriamo che il bellissimo esempio di generosità e solidarietà che vediamo in questi giorni possa proseguire anche quando l’emergenza sarà finita, così che questa tremenda situazione ci insegni ad aprire gli occhi sulle difficoltà di chi vive nella nostra città. Speriamo che questi giorni non si appesantiscano di eccessiva solitudine, noi siamo sempre disponibile, anche solo per una chiacchierata”.
E’ importante anche continuare a sostenere i venditori di Scarp de’ tenis, che di solito si potevano e incontrare fuori dalle chiese. È possibile acquistare la rivista on line sul sito www.social-shop.it per aiutarli ma anche per informarsi e leggere interessanti servizi.
(foto archivio)
22032020
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Commenti
E certo, in tempi di crisi bisogna spendere soldi per un bene voluttuario non per un bene primario.
La Caritas musulmana invece come procede oltra al servizio di spesa per gli anziani?