Muro dei frati abbattuto per sbaglio, Banfi: “Adesso chi paga?”

SARONNO – Parco De Rocchi, per il consigliere comunale indipendente Francesco Banfi “è stato compiuto un pasticcio”.
Banfi riepiloga la vicenda: “Un privato cittadino mette sul piatto 20 mila euro per aprire una finestra nella cinta del parco, l’Amministrazione del sindaco Alessandro Fagioli concorda. Ma c’è altro. il manufatto oggetto di abbattimento è a suo modo storico per età, tecnica di costruzione, cultura architettonica, perciò stavolta si mette le mani avanti e si chiede un parere alla Soprintendenza delle Belle arti che da un parere positivo: nel muro si potrà aprire una finestra che andrà chiusa con una cinta a rete in ferro battuto. Partono i lavori e si fermano: il cantiere resta bloccato. Salta infatti fuori l’ennesimo pasticcio: è stato abbattuto più muro del preventivato e consentito. Fantozziano. Potremmo chiederci il motivo di tutta questa leggerezza. Al di là dell’ovvio “no” da parte della Soprintendenza a quel che è stato fatto, mi chiedo perchè l’Amministrazione non abbia richiesto immediato ripristino imputandone i costi a chi ha effettuato l’errore. Chi pagherà ora il ripristino?”
10022020
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Commenti
Il Saronno è politicizzato, VERGOGNA
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de che dai spiega? secondo te non deve pubblicare il punto di vista di chi non ti è gradito? Se l’assessore voleva spiegare come siamo giunti a “questo errorino” sarebbe stato sicuramente pubblicato.
Credo che il suo silenzio derivi più dall’imbarazzo che dal fatto che la testata lo censuri!
Uno che ha fatto l’assessore per due anni ed e’ stato sostituito ( non posso usare un altro termine più colorito ma ci siamo capiti )dal suo segretario senza battere ciglio ancora parla… silenzio che è meglio
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Piuttosto è l’anonimo (Banfi nel Sac) che deve tacere! Anonimo che non ha il coraggio di presentarsi …”non posso usare altro termine più colorito ma ci siamo capiti” (ho mutuato le parole dell’anonimo, anche se, prima del “ma”, avrei messo una virgola).
La verità, espressa pacatamente e da qualsiasi parte provenga, sia la benvenuta!
Vengo al dunque. Credo che l’appaltante sia il Comune, nella qualità di proprietario dell’area e del muro. Comunque, da parte del Comune, come minimo, a mio avviso, si deve registrare una “culpa in vigilando”.
Ribadisco che sono contrario all’abbattimento dello storico muro… è quasi come chiedere alla Chiesa di abbattere parte di una parete del nostro Santuario (sostituendola con un vetro) per poter ammirare dall’esterno le opere di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.-
sempre una grandissima baggianata hanno fatto.
speriamo che in un prossimo lavoro non ci tirino giu’ San Francesco per errore.
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è stato sostituito per gioco di poltrone per far posto a strano. se ci fosse stato il fondatore di sac certamente strano non sarebbe mai entrato in giunta. e se sac ha avuto tutti quei voti alle elezioni lo deve solo a banfi che è stato votato da tutti gli oratoriani
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lo stesso silenzio che dovrebbero rigorosamente osservare per primi i leghisti, capaci solo di promettere falsamente sicurezza e rivelatisi totalmente incapaci di amministrare
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Del muro demolito nessuno della maggioranza parla. Sono evidenti i motivi: innanzitutto, è come se un privato incaricasse una impresa di aprire una finestra e la stessa, nella assenza dei controlli del proprietario, demolisse l’intera casa.
In secondo luogo, è probabile che ci sia un contenzioso, visto il protrarsi della interruzione dei lavori. Due “finestre” nel muro erano già esistenti (i due cancelli carrai del parco su Via Campi) e per pedoni che passano il parco era già visibile. Abito in zona dalla nascita e posso dire che i pedoni che percorrono la via sono soprattutto genitori e nonni che accompagnano i bimbi al parco.
Gli automobilisti che transitano, nell’idea del “benefattore” e di chi ha accettato la donazione, dovrebbero repentinamente girare la testa …per guardare nella nuova finestra?
A mio avviso, non si doveva aprire nessuna finestra in un muro di valore storico…per una bizzarra idea!
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Una senza fare un casino non l`azzeccano ?
Pagalo tu caro Banfi senza fare filantropiche polemiche pur di apparire! O forse come più scontato che sia, la ditta che ha sbagliato effettuerà il ripristino! Non certo pagheranno i cittadini saronnesi.
Saluti.
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Ma se paga la ditta per quale ragione l’amministrazione ha chiesto alla soprintendenza se andavano bene i dieci metri in più?
Qualcosa è ovvio che non torna -
ma siete poi cosi’ sicuri che la ditta appaltatrice non abbia eseguito
gli ordini del Comune?
l’appalto sarà pure stato firmato da qualcuno o no!!!! -
illuso, la ditta appaltatrice dirà che gli è stato ordinato di fare così e quindi pagheranno i soliti pantaloni di cittadini, non certo lonardoni e fagioli