Visto da Varese: La città futura decolla col nuovo look dell’area stazioni

di EZIO MOTTERLE
Alle soglie ormai del centenario da capoluogo di provincia (lo è dal gennaio 1927), Varese scommette sul suo rilancio alla guida del ricco territorio fra laghi e Prealpi avviando una trasformazione urbana in grado di sostenere concretamente questo rinnovato sviluppo. “Varese futuro, nasce la città del domani” è lo slogan coniato dal Comune per il primo progetto che persegue questo obiettivo, la riqualificazione dell’area stazioni, cuore dell’interscambio di trasporto pubblico per una città avviata anche ad un incremento della popolazione, dopo gli anni che le hanno fatto perdere il primato demografico a vantaggio di Busto Arsizio. L’intervento da 18 milioni di euro interessa 50mila metri quadrati di superficie, dopo i primi lavori si è ora entrati nel vivo. Il cantiere, ricorda il sindaco Davide Galimberti, “è un acceleratore perché consente di innescare non solo la rigenerazione urbana del comparto ma anche lo sviluppo economico e sociale del territorio”. Dopo gli anni della decrescita, nel 2018 Varese ha avuto un incremento di circa 500 abitanti, inversione di tendenza che lascia ben sperare. Cantieri aperti per i prossimi anni, dunque, previsti per il solo nuovo look dell’area stazioni 16mila metri quadrati di pavimentazione in pietra naturale e mezzo migliaio di nuovi alberi tra cui 200 magnolie. Ma sarà tutta la mobilità ad essere modificata, obiettivo un’area centrale più vivibile e sicura: i semafori regoleranno in modo intelligente lo scorrimento delle auto e consentiranno ai pedoni di muoversi in sicurezza, grazie anche a 50 nuove telecamere. Cambierà l’uso stesso dello spazio urbano, annunciano da Palazzo Estense, con la sottrazione di cemento e la creazione di nuove aree verdi, si riqualificherà un’intera zona della città-giardino, senza ulteriore consumo di suolo, restituendo agli utenti angoli di paesaggio perfettamente armonizzati con il territorio oggetto di riqualificazione. Da qui, e dagli altri grandi progetti che stanno per decollare con la stessa lunghezza d’onda, nascerà insomma la “Varese del futuro”, forte della centralità ritrovata in un’area a ridosso della frontiera, attraversata fra l’altro dal collegamento ferroviario diretto tra la Svizzera e l’aeroporto di Malpensa, un binario che da semplice capolinea di qua del confine l’ha trasformata in crocevia internazionale del sistema di trasporto su rotaia. Agganciando un treno fondamentale, insomma, per far battere più forte il cuore del Varesotto, mantenendolo sempre più in piena sintonia con quello dell’Europa.