Falò di Sant’Antonio annullati nel Milanese. “E in città?” chiede Ambiente Saronno

SARONNO – “Con l’inquinamento alle stelle, è proprio il caso che a Saronno vada in scena il falò di Sant’Antonio?” A chiederselo sono gli esponenti di Ambiente Saronno, il circolo locale di Legambiente. Che pensano alle iniziative che sono state prese nel vicino milanese come a Segrate, dove invece sono stati annullati i tradizionali falò, scelta in linea con le misure antismog decise da Regione Lombardia che stabiliscono il divieto di fuochi, falò, pure di accendere il barbecue. Il tutto in un periodo nel quale l’aria di questa parte della Lombardia appare in pessima salute, con continui superamenti della soglia di allarme per quanto riguarda il Pm 10, le polveri sottili.
“Sono scattate le prime misure antismog della regione Lombardia. E Saronno?” si chiede Ambiente Saronno. Il falò saronnese di Sant’Antonio è previsto nei pressi della chiesetta di via D’Annunzio venerdì sera dopo il concerto della banda cittadina delle 20.30, ultimo atto della Sagra dedicata al santo.
16012020
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Commenti
Speriamo in un blocco totale delle auto nel weekend
Basta con questi riti tribali ed inquinanti dei falo’
Andava annullato, non “vietato”, ma presa una decisione saggia in virtù dell’emergenza di questi giorni. Eh sì, perch siamo in piena emergenza, il che ci farebbe pensare che qualsiasi cosa possa peggiorare la situazione, ovviamente venga fermata.
Purtroppo basta leggere i commenti su Facebook per capire quanta ignoranza esiste sull’argomento, ma a pagarne le spese poi siamo tutti quanti. Peccato. Occasione persa.
Ennesima dimostrazione che finché non inizieremo a cadere come mosche per strada, per qualcuno l’inquinamento atmosferico non è nulla e non esiste. Si può fare tutto, perché c’è sempre chi fa di peggio.
Informarsi è essenziale. Il buon senso deve avere la meglio. Siamo nel 2020, non nel medioevo. Un falò in meno non sminuisce certamente la manifestazione o la tradizione.
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Tradizione che a Saronno nn è mai esistita.
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“Un falò in meno non sminuisce certamente la manifestazione o la tradizione.” Bravo, esattamente così.
sai cosa importa l’ambiente ai signori promotori della sagra? meno di niente, prima la loro visibilità. è il fagioli che deve bloccare l’iniziativa
E le pizzerie con forno a legna? … queste non inquinano? .. e chi per risparmiare utilizza i pellet? … questi non inquinano? Poi ci si scaglia sul falò di s. Antonio, come unica causa dell’inquinamento. Siamo al ridicolo.
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Mi spiace ma commette un errore, che vedo fanno in molti anche su FB.
Nessuno si scaglia contro la saga, bella manifestazione e bella sfilata.
Si chiede solo di seguire direttive ufficiali in una situazione di emergenza, una richiesta di buon senso, che non sminuisce né contrasta con la saga. Non riesco a capire perché si continua a credere che tale proposta sia contro la saga.
Per quanto riguarda le pizzerie, i dati diffusi da un solo falò equivalgono a molte pizzerie insieme, che comunque devono avere camini a norma di legge e sono attività produttive. Per quanto riguarda i pellet, anche qui caldaie a norma di legge. Nessuno dice che sia l’unica fonte di inquinamento, chi l’ha mai sostenuto? Ma in una situazione di super emergenza come quella di questi giorni è ovvio che bisogna evitare l’aggravarsi della stessa, quindi evitare qualsiasi azione facilmente evitabile per inquinare ulteriormente. Un concetto piuttosto elementare e di buon senso.-
Bravo Turk
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il buon senso non alberga nella mente di taluni faziosi
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