Visto da Varese: Sulla nuova “via della seta” cresce l’import-export con la Cina

di EZIO MOTTERLE
Passa dalle Prealpi la nuova “via della seta”, una superstrada ampia e veloce a giudicare dai livelli di interscambio tra il Varesotto e la Cina, cresciuti nei primi sei mesi di quest’anno del 4,96% (l’export) e del 5,92% (l’import). Dati supportati anche da una serie di incontri bilaterali, l’ultimo dei quali ha accolto nella sede della Camera di commercio un gruppo di imprenditori cinesi, affiancati da due autorevoli senatori, ai vertici tra l’altro dell’associazione Italia-Cina, per fare il punto sulle prospettive dei rapporti commerciali con alcuni operatori e amministratori del territorio. Macchinari anzitutto, che totalizzano circa la metà del totale, ma anche mezzi di trasporto, prodotti chimici e tessili: sono questi i principali componenti del made in Varese diretto verso il mercato cinese, complessivamente un valore di oltre 160 milioni di euro esportato da gennaio a giugno (ultimo dato disponibile), con una crescita appunto vicina al 5 per cento. Di poco superiore, si diceva, l’incremento delle importazioni, che sfiorano nello stesso periodo i 339 milioni di euro, terzo valore assoluto dopo quelli della Germania e della Francia (di poco superiore). Durante l’incontro varesino la delegazione cinese ha mostrato interesse in particolare per la possibilità di investire sulla rivitalizzazione di alcune aree industriali dismesse presenti in provincia e di entrare in contatto con imprese innovative, leader nella produzione hi-tech. Sono emerse anche proposte operative destinate a rafforzare la vicinanza tra i territori nella prospettiva di un aumento della collaborazione sul fronte dell’interscambio commerciale. Tra esse la proposta di un gemellaggio tra Varese e Nantong, città quest’ultima in forte espansione “che sta a Shanghai come Varese sta a Milano” , come è stato precisato, ricordando che proprio Nantong (che si trova sul fiume Azzurro e conta oltre 7 milioni di abitanti) ospiterà in futuro quello che sarà il terzo aeroporto di Shanghai, la megalopoli che sorge sulla riva opposta proprio alla foce del fiume. Grande cordialità e decisa volontà di collaborazione, dunque, tra la Cina e un “sistema Varese” che mantiene forte attrattiva proprio grazie alla capacità innovativa della sua realtà imprenditoriale, supportata da istituzioni e associazioni di categoria impegnate a garantire nuove opportunità per una miriade di aziende che puntano su questo trend positivo destinato secondo le previsioni a consolidarsi nel consuntivo di fine anno. Un futuro di grande interesse insomma verso un paese che sta crescendo in maniera esponenziale, nel quadro di una rivoluzione tecnologica in grado di accogliere una “nuova seta”, quella prodotta dalla voglia di innovazione dell’impresa varesina. Pronta anche a questa nuova sfida.
29092019
Lascia un commento
Commenti
spiegatelo a chi vuole uscire dallìeuro che siamo un paese esportatore….